Storia del Red Bull King of the Air:…
Il Red Bull King of the Air è la competizione di kitesurf Big Air più prestigiosa al mondo, nata nel 2000 e rilanciata
1 Marzo 2025
28 Aprile 2018
Molto spesso si sente dire che il Kitesurf genera una sorta di dipendenza.
Ebbene si! a quanti di voi è capitato che durante una riunione importante, la coda dell’occhio va a finire fuori ed improvvisamente iniziamo ad essere irrequieti quando notiamo che c’è vento? Infatti il Kitesurf, genera dipendenza, diventando dei veri e propri VENTODIPENDENTI.
Ecco quello che succede a livello neurologico una volta che iniziamo ad intraprendere questa disciplina.
Il Kitesurf genera dipendenza perchè si basa su un sistema di ricompensa inaspettata, questa sorta di adrenalina e felicità che si crea in modo inaspettato fin dalla prima planata; un mix di Serotonina, Dopamina ed Adrenalina prodotte dal nostro corpo durante l’attività ci fa diventare letteralmente malati per questo sport.
Oltre 50 anni fa, i ricercatori hanno scoperto che quando i ratti venivano premiati in maniera inaspettata, iniziavano ad avere comportamenti ossessivi.
Lo psicologo Skinner all’epoca condusse uno studio dando ai ratti dei premi a caso.
Nel lasso di tempo in cui aspettavano i premi, i ratti continuavano a cliccare una barra nelle loro gabbiette, sperando di ricevere il premio.
Quello che succede con il kitesurf e che non possiamo decidere di uscire ogni volta che vogliamo, ma sopratutto la particolarità di questo sport che ogni uscita è sempre differente da quella precedente, vuoi per l’intensità del vento, vuoi per il clima, vuoi per le condizioni del mare, ogni volta è un’esperienza diversa.
La causa della malattia mentale che affligge quasi tutti i Kiter è l’effetto positivo che generano Serotonina, Dopamina ed Adrenalina prodotte dal nostro corpo durante l’attività fisica e particolarmente durante il Kitesurf; il tutto condito dal condizionamento operante con rafforzamento imprevedibile che subisce la nostra psiche.
Apparte il problema di trovare le condizioni meteo adatte, la maggior parte di noi a a che fare con trovare escamotage quando si è al lavoro, discutere con il proprio patner, avere l’attrezzatura pronta all’uso, tutto questo crea cmq difficoltà nel praticare kitesurf in modo costante e quotidiano.
A differenza per esempio del Tennis, è uno sport che si può programmare sempre ed in qualsisi momento, un malato di questa disciplina può comunque trovare il modo di sfogarsi.
Appena veniamo a conoscenza della possibilità di fare kitesurf, il cervello rilascia dopamina la quale genera dipendenza, causando il pensiero ossessivo.
Una volta rientarti dalla session, dopo l’inattesa ricompensa, ci sentiamo appagati, felici, rilassati, e sicuramente più amichevoli.
Le endorfine, l’adrenalina, e la serotonina che produciamo a livello chimico non solo ci fanno stare bene, ma ci fanno desiderare di averne ancora di più.
Quindi rilassatevi, non siete pazzi, siete semplicemente e Felicemente KITE DIPENDENTI
Molto spesso si sente dire che il Kitesurf genera una sorta di dipendenza.
Ebbene si! a quanti di voi è capitato che durante una riunione importante, la coda dell’occhio va a finire fuori ed improvvisamente iniziamo ad essere irrequieti quando notiamo che c’è vento? Infatti il Kitesurf, genera dipendenza, diventando dei veri e propri VENTODIPENDENTI.
Ecco quello che succede a livello neurologico una volta che iniziamo ad intraprendere questa disciplina.
Il Kitesurf genera dipendenza perchè si basa su un sistema di ricompensa inaspettata, questa sorta di adrenalina e felicità che si crea in modo inaspettato fin dalla prima planata; un mix di Serotonina, Dopamina ed Adrenalina prodotte dal nostro corpo durante l’attività ci fa diventare letteralmente malati per questo sport.
Oltre 50 anni fa, i ricercatori hanno scoperto che quando i ratti venivano premiati in maniera inaspettata, iniziavano ad avere comportamenti ossessivi.
Lo psicologo Skinner all’epoca condusse uno studio dando ai ratti dei premi a caso.
Nel lasso di tempo in cui aspettavano i premi, i ratti continuavano a cliccare una barra nelle loro gabbiette, sperando di ricevere il premio.
Quello che succede con il kitesurf e che non possiamo decidere di uscire ogni volta che vogliamo, ma sopratutto la particolarità di questo sport che ogni uscita è sempre differente da quella precedente, vuoi per l’intensità del vento, vuoi per il clima, vuoi per le condizioni del mare, ogni volta è un’esperienza diversa.
La causa della malattia mentale che affligge quasi tutti i Kiter è l’effetto positivo che generano Serotonina, Dopamina ed Adrenalina prodotte dal nostro corpo durante l’attività fisica e particolarmente durante il Kitesurf; il tutto condito dal condizionamento operante con rafforzamento imprevedibile che subisce la nostra psiche.
Apparte il problema di trovare le condizioni meteo adatte, la maggior parte di noi a a che fare con trovare escamotage quando si è al lavoro, discutere con il proprio patner, avere l’attrezzatura pronta all’uso, tutto questo crea cmq difficoltà nel praticare kitesurf in modo costante e quotidiano.
A differenza per esempio del Tennis, è uno sport che si può programmare sempre ed in qualsisi momento, un malato di questa disciplina può comunque trovare il modo di sfogarsi.
Appena veniamo a conoscenza della possibilità di fare kitesurf, il cervello rilascia dopamina la quale genera dipendenza, causando il pensiero ossessivo.
Una volta rientarti dalla session, dopo l’inattesa ricompensa, ci sentiamo appagati, felici, rilassati, e sicuramente più amichevoli.
Le endorfine, l’adrenalina, e la serotonina che produciamo a livello chimico non solo ci fanno stare bene, ma ci fanno desiderare di averne ancora di più.
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