16 Dicembre 2020

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Cos’è il Kitesurf?

di: Redazione Kitesurfing

Il kitesurf è una variante naturale del surf, al quale è stata aggiunta un’ ala (anche se “Kite” letteralmente significa “aquilone”)  che  collegata  con  delle  linee a circa 25 metri d’altezza,  sfruttando la forza del vento genera una notevole trazione.?Il kitesurf nel mondo è anche chiamato kite board o come si usa moltissomo in Francia fly surf, ricordando il rapporto di questo sport con il volo.

Il Kite surf nell’arco del tempo si è divisa in molte discipline come il Free style dove si effettuano evoluzioni; Wave dove si naviga surfando le onde; Long Distance dove si effettua una vera regata sullo stile della vela; Speed dove si cerca di superare il record del mondo di velocità, che è  attualmente di circa 48 nodi.

Il kite surf è composto dall’ala,  chiamata anche  “vela” o “kite”, con delle dimensioni standard che vanno dai 14 agli 8 mq di grandezza. La scelta di un’ ala grande o piccola è in funzione della velocità del vento: le grandi ali sono adatte per venti di intensità minore, le piccole ali si utilizzano quando il vento è più sostenuto.

L’ala è composta da una struttura gonfiabile, chiamata Leading Edge, che con la pressione dell’aria pompata al suo interno diviene semirigida e dona una forma di mezza luna alla vela, e dai Bladder, elementi secondari in posizione verticale rispetto alla leading edge, anch’essi gonfiabili, necessari a dare profondità alla vela.

Queste strutture gonfiabili fanno sì che il kite, una volta in acqua, non affondi, permettendone il galleggiamento e facilitandone la ripartenza dall’acqua.

La vela viene governata tramite una barra con una larghezza di circa 50 cm e dei cavi lunghi circa 25 metri.

La barra, chiamata anche “boma”, solitamente è composta di carbonio, e le linee sono fatte di una fibra sintetica  (Gel Spun Polyethylene) chiamata “Dyneema”.

Le tavole da kite si dividono in bidirezionali e monodirezionali: Le tavole bidirezionali sono molto pratiche sia nel trasporto che nella facilità di apprendimento e utilizzano molto il bordo (simile allo snowboard) per la navigazione, a differeza delle tavole monodirezionali con le quali per cambiare direzione si ha l’obbligo di navigare sempre con la prua in avanti, caratteristica che le rende  più specifiche per l’utilizzo in presenza di onde .?

Il kite surf è uno sport di facile apprendimento, con pochissime lezioni si riesce da subito a manovrare la vela e a planare sulla superficie dell’acqua. Non richiede assolutamente forza fisica in quanto si sfrutta moltissimo la forza cinetica.

Tuttavia, con condizioni metereologiche particolari ovvero in presenza di mare mosso e vento forte, la prestanza fisica, l’allenamento ma soprattutto l’esperienza è essenziale per non incorrere in rischi sia per l’incolumità propria che per quella  altrui.

Il kitesurf in tutte le spiagge d’Italia è praticabile tutto l’anno, ma nel periodo della stagione balneare bisogna osservare i relativi divieti disposti dalle autorità locali, utilizzando le apposite “Kitebeach” autorizzate e date in concessione ai praticanti. E’ buona regola inoltre sottoscrivere un’assicurazione sugli infortuni e per le RC, quando addirittura la sottoscrizione non sia obbligatoria perché dettata dalle norme vigenti nel comune in cui si pratica l’ attività sportiva.

Per sapere di più sul kitesurf utilizza le varie sezioni segnalate al lato dello schermo, inoltre per cercare le scuole di kitesurf della tua zona, o per cercare le kitebeach autorizzate, utilizza le varie sezioni del portale.

Buon divertimento

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di: Redazione Kitesurfing

Il kitesurf è una variante naturale del surf, al quale è stata aggiunta un’ ala (anche se “Kite” letteralmente significa “aquilone”)  che  collegata  con  delle  linee a circa 25 metri d’altezza,  sfruttando la forza del vento genera una notevole trazione.?Il kitesurf nel mondo è anche chiamato kite board o come si usa moltissomo in Francia fly surf, ricordando il rapporto di questo sport con il volo.

Il Kite surf nell’arco del tempo si è divisa in molte discipline come il Free style dove si effettuano evoluzioni; Wave dove si naviga surfando le onde; Long Distance dove si effettua una vera regata sullo stile della vela; Speed dove si cerca di superare il record del mondo di velocità, che è  attualmente di circa 48 nodi.

Il kite surf è composto dall’ala,  chiamata anche  “vela” o “kite”, con delle dimensioni standard che vanno dai 14 agli 8 mq di grandezza. La scelta di un’ ala grande o piccola è in funzione della velocità del vento: le grandi ali sono adatte per venti di intensità minore, le piccole ali si utilizzano quando il vento è più sostenuto.

L’ala è composta da una struttura gonfiabile, chiamata Leading Edge, che con la pressione dell’aria pompata al suo interno diviene semirigida e dona una forma di mezza luna alla vela, e dai Bladder, elementi secondari in posizione verticale rispetto alla leading edge, anch’essi gonfiabili, necessari a dare profondità alla vela.

Queste strutture gonfiabili fanno sì che il kite, una volta in acqua, non affondi, permettendone il galleggiamento e facilitandone la ripartenza dall’acqua.

La vela viene governata tramite una barra con una larghezza di circa 50 cm e dei cavi lunghi circa 25 metri.

La barra, chiamata anche “boma”, solitamente è composta di carbonio, e le linee sono fatte di una fibra sintetica  (Gel Spun Polyethylene) chiamata “Dyneema”.

Le tavole da kite si dividono in bidirezionali e monodirezionali: Le tavole bidirezionali sono molto pratiche sia nel trasporto che nella facilità di apprendimento e utilizzano molto il bordo (simile allo snowboard) per la navigazione, a differeza delle tavole monodirezionali con le quali per cambiare direzione si ha l’obbligo di navigare sempre con la prua in avanti, caratteristica che le rende  più specifiche per l’utilizzo in presenza di onde .?

Il kite surf è uno sport di facile apprendimento, con pochissime lezioni si riesce da subito a manovrare la vela e a planare sulla superficie dell’acqua. Non richiede assolutamente forza fisica in quanto si sfrutta moltissimo la forza cinetica.

Tuttavia, con condizioni metereologiche particolari ovvero in presenza di mare mosso e vento forte, la prestanza fisica, l’allenamento ma soprattutto l’esperienza è essenziale per non incorrere in rischi sia per l’incolumità propria che per quella  altrui.

Il kitesurf in tutte le spiagge d’Italia è praticabile tutto l’anno, ma nel periodo della stagione balneare bisogna osservare i relativi divieti disposti dalle autorità locali, utilizzando le apposite “Kitebeach” autorizzate e date in concessione ai praticanti. E’ buona regola inoltre sottoscrivere un’assicurazione sugli infortuni e per le RC, quando addirittura la sottoscrizione non sia obbligatoria perché dettata dalle norme vigenti nel comune in cui si pratica l’ attività sportiva.

Per sapere di più sul kitesurf utilizza le varie sezioni segnalate al lato dello schermo, inoltre per cercare le scuole di kitesurf della tua zona, o per cercare le kitebeach autorizzate, utilizza le varie sezioni del portale.

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