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Il kitesurf sul Lago di Garda è un mix esplosivo di vento costante, paesaggi alpini e centri specializzati. S
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Latina, sin dalle origini della disciplina, è stata uno dei punti di riferimento nazionali per il kitesurf, ma ora i suoi litoriali hanno subito una devoluzione riportandola indietro di almeno 20 anni.
Il Comune di Latina ha annunciato l’attivazione di due corridoi dedicati al lancio e all’atterraggio per le attività di surf e kitesurf lungo il tratto B del litorale, compreso tra Capoportiere e Rio Martino. Questi corridoi saranno accessibili attraverso le passerelle numeri 12 e 16 e saranno disponibili per tutta la stagione balneare, a partire dai prossimi giorni.
L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la sezione della Guardia Costiera di Rio Martino. Si tratta di una sperimentazione per questa stagione, che prevede l’autorizzazione e l’installazione dei due corridoi lungo il tratto di litorale specificato. Saranno inoltre delimitate aree di rispetto, segnalate da apposita segnaletica.
Gianluca Di Cocco, assessore alla Marina, ha dichiarato che questa iniziativa pubblica consentirà agli appassionati di sport velici, in particolare ai praticanti di kitesurf che frequentano il litorale da tempo, di praticare in sicurezza e nel rispetto delle regole balneari. Questa iniziativa rientra nell’ambito delle competenze del Comune conferite dalla Regione in materia di disciplina e gestione del Demanio marittimo, e negli usi civili del mare affidati alla Guardia Costiera.
L’assessore allo sport, Andrea Chiarato, ha aggiunto che la realizzazione di questi due corridoi è il risultato di una collaborazione istituzionale tra il Comune e la sezione della Guardia Costiera.
“Sgomento e tristezza per il lungomare con delle grossissime potenzialità in quanto con questa ordinanza in verità è tornato a 20 anni fa quando il kitesurf lo praticavano poche decine di persone. Sono deluso e amareggiato in quanto questa notizia non è altro che la conferma che chi gestisce il territorio non prende in considerazione i professionisti del settore.” Sono queste le parole del presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana Gaudini Antonio.
Dopo il primo e unico incontro effettuato negli uffici del comune, Gaudini Antonio ha più volte espresso l’opinione che questo cambiamento sia in realtà deleterio e fonte di disagio sia tra coloro che praticano la disciplina che al territorio in generale.
Dopo numerosi anni in cui i cittadini e i praticanti di kitesurf, anche provenienti da altre regioni, si erano abituati a utilizzare una zona specifica per la pratica di questo sport, l’introduzione di questa nuova ordinanza ha creato difficoltà. In particolare, i parametri secondo cui è stata emessa questa ordinanza appaiono del tutto insensati, poiché non assicurano alcuna garanzia in termini di sicurezza. Diverse volte sono state inviate mail PEC con richieste di sopralluoghi e delucidazioni in tal merito, ma senza alcun riscontro. Adesso arrivati al 15 luglio ancora non si è in grado di dare una possibilità di praticare il kitesurf a Latina. Oltre a ciò, dopo moltissimi anni, ci si è visti costretti a interrompere anche tutte le discipline per l’avviamento a questo sport incluse le attività rivolte agli studenti della scuola secondaria e soprattutto i diversamente abili.
“Dopo questo cambiamento abbiamo dovuto chiudere il centro kitesurf.” ha concluso Gaudini Antonio.
Latina, sin dalle origini della disciplina, è stata uno dei punti di riferimento nazionali per il kitesurf, ma ora i suoi litoriali hanno subito una devoluzione riportandola indietro di almeno 20 anni.
Il Comune di Latina ha annunciato l’attivazione di due corridoi dedicati al lancio e all’atterraggio per le attività di surf e kitesurf lungo il tratto B del litorale, compreso tra Capoportiere e Rio Martino. Questi corridoi saranno accessibili attraverso le passerelle numeri 12 e 16 e saranno disponibili per tutta la stagione balneare, a partire dai prossimi giorni.
L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la sezione della Guardia Costiera di Rio Martino. Si tratta di una sperimentazione per questa stagione, che prevede l’autorizzazione e l’installazione dei due corridoi lungo il tratto di litorale specificato. Saranno inoltre delimitate aree di rispetto, segnalate da apposita segnaletica.
Gianluca Di Cocco, assessore alla Marina, ha dichiarato che questa iniziativa pubblica consentirà agli appassionati di sport velici, in particolare ai praticanti di kitesurf che frequentano il litorale da tempo, di praticare in sicurezza e nel rispetto delle regole balneari. Questa iniziativa rientra nell’ambito delle competenze del Comune conferite dalla Regione in materia di disciplina e gestione del Demanio marittimo, e negli usi civili del mare affidati alla Guardia Costiera.
L’assessore allo sport, Andrea Chiarato, ha aggiunto che la realizzazione di questi due corridoi è il risultato di una collaborazione istituzionale tra il Comune e la sezione della Guardia Costiera.
“Sgomento e tristezza per il lungomare con delle grossissime potenzialità in quanto con questa ordinanza in verità è tornato a 20 anni fa quando il kitesurf lo praticavano poche decine di persone. Sono deluso e amareggiato in quanto questa notizia non è altro che la conferma che chi gestisce il territorio non prende in considerazione i professionisti del settore.” Sono queste le parole del presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana Gaudini Antonio.
Dopo il primo e unico incontro effettuato negli uffici del comune, Gaudini Antonio ha più volte espresso l’opinione che questo cambiamento sia in realtà deleterio e fonte di disagio sia tra coloro che praticano la disciplina che al territorio in generale.
Dopo numerosi anni in cui i cittadini e i praticanti di kitesurf, anche provenienti da altre regioni, si erano abituati a utilizzare una zona specifica per la pratica di questo sport, l’introduzione di questa nuova ordinanza ha creato difficoltà. In particolare, i parametri secondo cui è stata emessa questa ordinanza appaiono del tutto insensati, poiché non assicurano alcuna garanzia in termini di sicurezza. Diverse volte sono state inviate mail PEC con richieste di sopralluoghi e delucidazioni in tal merito, ma senza alcun riscontro. Adesso arrivati al 15 luglio ancora non si è in grado di dare una possibilità di praticare il kitesurf a Latina. Oltre a ciò, dopo moltissimi anni, ci si è visti costretti a interrompere anche tutte le discipline per l’avviamento a questo sport incluse le attività rivolte agli studenti della scuola secondaria e soprattutto i diversamente abili.
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