13 Luglio 2015

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Il kitesurf tra le dune bianche di Porto Pino

di: Antonio Gaudini

Kitesurf Sardegna: l’esperienza e la passione di Alessandro Ferro

Nel Sud della Sardegna a circa 90 chilometri a Sud Ovest di Cagliari una spiaggia di rara bellezza circondata da una natura maestosa e incontaminata accoglie una scuola dedicata al kitesurf e gestita da Alessandro Ferro che propone corsi certificati Iko per tutti i livelli e avventurosi kite camp lungo costa.

Chi pratica il kitesurf è un cacciatore di vento, quindi un nomade. Sono pochi (e fortunati) infatti quei rider che trovano le condizioni ideali nello spot sotto casa. Gli altri, piuttosto che accontentarsi di venti termici, spiagge affollate e spesso off limit, soprattutto in alta stagione, hanno sempre la valigia pronta e come possono salgono in auto pronti a macinare chilometri per raggiungere località più congeniali a questo sport, quelle rinomate, che tutti conoscono e che tutti inevitabilmente contribuiscono a massificare. C’è anche chi sempre più spesso invece che sull’auto salta su un aereo e in poche ore si ritrova in uno degli spot esotici più gettonati: Canarie, Capoverde, Egitto, Marocco. Paesi affascinanti e tutti un po’ simili tra loro, soprattutto nelle aree dedicate al kite: spazi isolati e desolati, quasi tutti desertici di cui si vive sempre e solo l’avamposto sportivo, di solito a gestione europea, quindi tutt’altro che genuino.

Ci sono invece dei posti meno conosciuti alla tribù dei kiter, luoghi che ancora sfuggono ai cataloghi dei tour operatori mantenendo intatta, almeno per il momento, la loro anima più vera. Spot che vanno conquistati con la curiosità di chi esplora le coste e non si accontenta delle foto taggate su Facebook o delle istruzioni dalla voce automatica del gps. Ma soprattutto angoli di mondo uguali solo a sé stessi: gli altri posti a confronto sono un altro pianeta.

Pinete profumate, lagune e stagni di fenicotteri rosa

Uno di questi secret spot si chiama Porto Pino, nel Sud Ovest della Sardegna (comuni di Sant’Anna Arresi e Teulada), una fetta d’Italia autentica e incontaminata, lontana  dalle folle, dalla pubblicità e dai villaggi turistici. La bellezza di Porto Pino è pericolosa perché ti afferra il cuore e non te lo ridà più. Chiunque raggiunge questa spiaggia rimane quasi stordito prima ancora che dai colori del mare e dalla sabbia bianchissima, dal profumo di pino, il pino di Aleppo appunto, pianta rarissima  e pregiata (con cui i Fenici costruivano le loro barche) che cresce solo qui, rigogliosa, formando una maestosa pineta a ridosso della costa che sa di Mediterraneo. La stessa pineta è puntellata da stagni e lagune saline abitate da stormi di uccelli stanziali, come i bellissimi fenicotteri rosa e i martin pescatori.

Quel Maestrale che soffia tra le dune giganti

Poi c’è la spiaggia: un cordone di sabbia sottilissima lungo circa 4 chilometri e diviso in tre baie, l’ultima delle quali è chiamata zona delle sabbie bianche (Is arenas biancas) per via delle dune gigantesche color bianco ghiaccio che fanno parte del perimetro del poligono militare di Capo Teulada e che creano sullo sfondo blu del mare uno scenario unico, quasi irreale. Capite che il vento di fronte a questo spettacolo naturale anche per un kiter viene dopo. Ma viene ed è il meraviglioso Maestrale tipico della Sardegna che incanta anche lui tutti gli appassionati di vela e di sport acquatici che arrivano in questa zona.

Imparare il kite in paradiso non è un sogno

Per quanto nota ai sardi e non solo, Porto Pino ha conosciuto il kitesurf solo di recente grazie ad Alessandro Ferro, un ex ingegnere informatico che sopraffatto dalla passione per il mare e gli sport acquatici ha mollato il suo lavoro e dopo avere lavorato all’estero e avere realizzato la prima area kite a Porto Botte ha aperto proprio qui nel 2014 una scuola, la Kitesurf Sardegna (www.kitesurfsardegna.it). Il centro lavora in collaborazione con il Lido Oasi Azzurra diLoris Bacchis presso e può contare su una kitezone dedicata e un rispettivo corridoio di lancio autorizzati dal Comune di Teulada e dalla Guardia Costiera. Una manna per tutti i rider che non tutte le scuole di kite, anche nelle zone circostanti, possono vantare. La kitezone sarà aperta dal primo giugno alla fine di settembre. Lo spot di Porto Pino lavora in modo ottimale con il Maestrale (cross shore mure a dritta) e il Libeccio, mentre il Ponente risulta on-shore e lo Scirocco è un po’ rafficato. L’accesso alla kitezone è riservato solo agli ospiti della scuola e ai clienti del lido. In alta stagione data la grande affluenza di bagnanti l’accesso al mare senza il supporto di un istruttore è permesso solo ai rider esperti. Porto Pino è un bellissimo spot anche per le onde: dopo 2-3 giorni di Maestrale infatti è facile trovare una bella onda da 1-1.5 metri.

Metodi didattici e standard di sicurezza internazionali

Da quando è stata aperta la Kitesurf Sardegna ha formato circa duemila aspiranti kiter, numeri consistenti dietro ai quali c’è la grande passione per questo sport di Alessandro, ma soprattutto la sua professionalità e tecniche di insegnamento sempre in linea con gli standard di sicurezza internazionali. Dal 2010 infatti Alessandro è entrato a far parte dell’Iko (International Kiteboarding Organization), un ente da sempre promotore di una metodologia didattica attenta alla prevenzione dei rischi e di tecniche formative in continuo aggiornamento basate sui feedback di allievi e istruttori.

Corsi per tutti: dal beginner all’aspirante freestyler

Una scuola professionale e aggiornata (premiata tra l’altro dal certificato di eccellenza TripAdvisor nel 2014 e 2015)dunque che oltre al servizio di noleggio di ali e tavole offre un’ampia gamma di corsi per tutti i livelli: si va da quello Easy che in 3 ore permette ai più scettici di scoprire se il kitesurf è davvero così divertente e alla loro portata, al Beginner Basic modulato su 6 ore che permette avere un’ottima padronanza dell’ala, conoscere le procedure di sicurezza e provare le prime partenze. Per chi ha più tempo e vuole progredire in maniera più veloce la Kitesurf Sardegna propone anche il corso Beginner Superman in 12 ore porta il principiante a navigare, cambiare direzione risalire il vento di bolina. Spazio anche a chi è già esperto ma vuole cimentarsi con le prime manovre acrobatiche, salti, rotazioni e wave riding, o per chi  vuole approfondire le tecniche di sicurezza come il decollo e il lancio da soli dell’ala e soprattutto il self rescue.

Certificazione Iko, radio caschi e video clinic

Tutti i corsi sono certificati Iko, possono essere individuali o semi-individuali (due allievi, un istruttore, a un prezzo ridotto) e si svolgono con l’ausilio del radio casco che permette di essere sempre in contatto con l’istruttore e ottimizzare i tempi di apprendimento. Inoltre grazie al Video Clinic System ogni lezione dalla water start in poi viene ripresa da una telecamera per rivedere progressi ed errori insieme agli istruttori, correggere il tiro e migliorare più velocemente. Inoltre la scuola applica la promozione Kite4Girls per cui offre il 10 per cento di sconto alle ragazze sui corsi con lezione privata e sul noleggio attrezzatura, promozione estesa anche per i ragazzi Under 18.

Alla fine delle lezioni o delle session di navigazione ci si può rilassare presso le strutture del lido che oltre a disporre di ombrelloni e lettini offre anche un bar e un ristorante dove mangiare insalatone o grigliate di pesce fresco.  Il lido Oasi Azzurra e la rispettiva kitezone sono aperte dal 15 giugno al 15 settembre.

Una full immersion di beach life con i kitecamp lungo costa

Durante il periodo estivo Alessandro e il suo team di istruttori organizzano secondo le condizioni di vento anche delle uscite in altri spot, come per esempio Is Solinas che si trova nella parte meridionale della baia di Porto Botte: una spiaggia circondata da una pineta di ginepri, fondali bassi per i primi 80 metri ed esposta a venti di Tramontana e Maestrale. O ancora la splendida Chia, uno degli spot più rinomati di tutta la Sardegna o ancora Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, che in certe condizioni regala ottime sessioni per il waveriding (mesi migliori aprile e maggio).

Per coloro che alla vacanza stanziale preferiscono l’avventura infine la Kitesurf Sardegna organizza da aprile a settembre dei kite camp della durata di una settimana che prevedono lezioni per tutti i livelli, dal corso Basic allo ZeroTuHero al FullPower, ogni giorno in uno spot diverso e alloggio in appartamento nel paese di sant’Antioco. Un’esperienza questa intensa e a stretto contatto con la natura che permette di vivere appieno la beach life, incontrare nuovi amici e condividere la passione per il mare e il kitesurf.Il kite camp è una vera e propria esperienza di viaggio, non è un semplice corso con una convenzione speciale per alloggio e trasporto: spesso si incontrano allievi da tutta Europa, ci si conosce, si condividono le proprie esperienze di vita e la scuola fa da collante per dar vita a una bella e indimenticabile vacanza. Nelle giornate in cui il vento fa i capricci il centro organizza anche escursioni alla scoperta delle bellezze di Sant’Antioco e dintorni, piccole gite con il tender, uscite in mare per fare un po’ di apnea e naturalmente non mancano le cene e le serate in compagnia.

Insomma la bellezza di Porto Pino e la Kitesurf Sardegna di Alessandro Ferro sono un binomio perfetto per una vacanza all’insegna del kite, adatta sia a chi vuole imparare in tutta sicurezza sia ai rider più esperti a caccia di vento e spot incontaminati dove migliorare la propria tecnica. Poi c’è la natura e la speciale atmosfera sarda tutta da vivere e tipica di una terra che lo scrittore britannico David Herbert Richards Lawrence diceva non assomigliare ad alcun altro luogo. E aveva ragione da vendere.

Articolo redatto da
DAVID INGIOSI 
Giornalista e Videoreporter
ufficiostampa@kitesurfing.it

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di: Antonio Gaudini

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Chi pratica il kitesurf è un cacciatore di vento, quindi un nomade. Sono pochi (e fortunati) infatti quei rider che trovano le condizioni ideali nello spot sotto casa. Gli altri, piuttosto che accontentarsi di venti termici, spiagge affollate e spesso off limit, soprattutto in alta stagione, hanno sempre la valigia pronta e come possono salgono in auto pronti a macinare chilometri per raggiungere località più congeniali a questo sport, quelle rinomate, che tutti conoscono e che tutti inevitabilmente contribuiscono a massificare. C’è anche chi sempre più spesso invece che sull’auto salta su un aereo e in poche ore si ritrova in uno degli spot esotici più gettonati: Canarie, Capoverde, Egitto, Marocco. Paesi affascinanti e tutti un po’ simili tra loro, soprattutto nelle aree dedicate al kite: spazi isolati e desolati, quasi tutti desertici di cui si vive sempre e solo l’avamposto sportivo, di solito a gestione europea, quindi tutt’altro che genuino.

Ci sono invece dei posti meno conosciuti alla tribù dei kiter, luoghi che ancora sfuggono ai cataloghi dei tour operatori mantenendo intatta, almeno per il momento, la loro anima più vera. Spot che vanno conquistati con la curiosità di chi esplora le coste e non si accontenta delle foto taggate su Facebook o delle istruzioni dalla voce automatica del gps. Ma soprattutto angoli di mondo uguali solo a sé stessi: gli altri posti a confronto sono un altro pianeta.

Pinete profumate, lagune e stagni di fenicotteri rosa

Uno di questi secret spot si chiama Porto Pino, nel Sud Ovest della Sardegna (comuni di Sant’Anna Arresi e Teulada), una fetta d’Italia autentica e incontaminata, lontana  dalle folle, dalla pubblicità e dai villaggi turistici. La bellezza di Porto Pino è pericolosa perché ti afferra il cuore e non te lo ridà più. Chiunque raggiunge questa spiaggia rimane quasi stordito prima ancora che dai colori del mare e dalla sabbia bianchissima, dal profumo di pino, il pino di Aleppo appunto, pianta rarissima  e pregiata (con cui i Fenici costruivano le loro barche) che cresce solo qui, rigogliosa, formando una maestosa pineta a ridosso della costa che sa di Mediterraneo. La stessa pineta è puntellata da stagni e lagune saline abitate da stormi di uccelli stanziali, come i bellissimi fenicotteri rosa e i martin pescatori.

Quel Maestrale che soffia tra le dune giganti

Poi c’è la spiaggia: un cordone di sabbia sottilissima lungo circa 4 chilometri e diviso in tre baie, l’ultima delle quali è chiamata zona delle sabbie bianche (Is arenas biancas) per via delle dune gigantesche color bianco ghiaccio che fanno parte del perimetro del poligono militare di Capo Teulada e che creano sullo sfondo blu del mare uno scenario unico, quasi irreale. Capite che il vento di fronte a questo spettacolo naturale anche per un kiter viene dopo. Ma viene ed è il meraviglioso Maestrale tipico della Sardegna che incanta anche lui tutti gli appassionati di vela e di sport acquatici che arrivano in questa zona.

Imparare il kite in paradiso non è un sogno

Per quanto nota ai sardi e non solo, Porto Pino ha conosciuto il kitesurf solo di recente grazie ad Alessandro Ferro, un ex ingegnere informatico che sopraffatto dalla passione per il mare e gli sport acquatici ha mollato il suo lavoro e dopo avere lavorato all’estero e avere realizzato la prima area kite a Porto Botte ha aperto proprio qui nel 2014 una scuola, la Kitesurf Sardegna (www.kitesurfsardegna.it). Il centro lavora in collaborazione con il Lido Oasi Azzurra diLoris Bacchis presso e può contare su una kitezone dedicata e un rispettivo corridoio di lancio autorizzati dal Comune di Teulada e dalla Guardia Costiera. Una manna per tutti i rider che non tutte le scuole di kite, anche nelle zone circostanti, possono vantare. La kitezone sarà aperta dal primo giugno alla fine di settembre. Lo spot di Porto Pino lavora in modo ottimale con il Maestrale (cross shore mure a dritta) e il Libeccio, mentre il Ponente risulta on-shore e lo Scirocco è un po’ rafficato. L’accesso alla kitezone è riservato solo agli ospiti della scuola e ai clienti del lido. In alta stagione data la grande affluenza di bagnanti l’accesso al mare senza il supporto di un istruttore è permesso solo ai rider esperti. Porto Pino è un bellissimo spot anche per le onde: dopo 2-3 giorni di Maestrale infatti è facile trovare una bella onda da 1-1.5 metri.

Metodi didattici e standard di sicurezza internazionali

Da quando è stata aperta la Kitesurf Sardegna ha formato circa duemila aspiranti kiter, numeri consistenti dietro ai quali c’è la grande passione per questo sport di Alessandro, ma soprattutto la sua professionalità e tecniche di insegnamento sempre in linea con gli standard di sicurezza internazionali. Dal 2010 infatti Alessandro è entrato a far parte dell’Iko (International Kiteboarding Organization), un ente da sempre promotore di una metodologia didattica attenta alla prevenzione dei rischi e di tecniche formative in continuo aggiornamento basate sui feedback di allievi e istruttori.

Corsi per tutti: dal beginner all’aspirante freestyler

Una scuola professionale e aggiornata (premiata tra l’altro dal certificato di eccellenza TripAdvisor nel 2014 e 2015)dunque che oltre al servizio di noleggio di ali e tavole offre un’ampia gamma di corsi per tutti i livelli: si va da quello Easy che in 3 ore permette ai più scettici di scoprire se il kitesurf è davvero così divertente e alla loro portata, al Beginner Basic modulato su 6 ore che permette avere un’ottima padronanza dell’ala, conoscere le procedure di sicurezza e provare le prime partenze. Per chi ha più tempo e vuole progredire in maniera più veloce la Kitesurf Sardegna propone anche il corso Beginner Superman in 12 ore porta il principiante a navigare, cambiare direzione risalire il vento di bolina. Spazio anche a chi è già esperto ma vuole cimentarsi con le prime manovre acrobatiche, salti, rotazioni e wave riding, o per chi  vuole approfondire le tecniche di sicurezza come il decollo e il lancio da soli dell’ala e soprattutto il self rescue.

Certificazione Iko, radio caschi e video clinic

Tutti i corsi sono certificati Iko, possono essere individuali o semi-individuali (due allievi, un istruttore, a un prezzo ridotto) e si svolgono con l’ausilio del radio casco che permette di essere sempre in contatto con l’istruttore e ottimizzare i tempi di apprendimento. Inoltre grazie al Video Clinic System ogni lezione dalla water start in poi viene ripresa da una telecamera per rivedere progressi ed errori insieme agli istruttori, correggere il tiro e migliorare più velocemente. Inoltre la scuola applica la promozione Kite4Girls per cui offre il 10 per cento di sconto alle ragazze sui corsi con lezione privata e sul noleggio attrezzatura, promozione estesa anche per i ragazzi Under 18.

Alla fine delle lezioni o delle session di navigazione ci si può rilassare presso le strutture del lido che oltre a disporre di ombrelloni e lettini offre anche un bar e un ristorante dove mangiare insalatone o grigliate di pesce fresco.  Il lido Oasi Azzurra e la rispettiva kitezone sono aperte dal 15 giugno al 15 settembre.

Una full immersion di beach life con i kitecamp lungo costa

Durante il periodo estivo Alessandro e il suo team di istruttori organizzano secondo le condizioni di vento anche delle uscite in altri spot, come per esempio Is Solinas che si trova nella parte meridionale della baia di Porto Botte: una spiaggia circondata da una pineta di ginepri, fondali bassi per i primi 80 metri ed esposta a venti di Tramontana e Maestrale. O ancora la splendida Chia, uno degli spot più rinomati di tutta la Sardegna o ancora Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, che in certe condizioni regala ottime sessioni per il waveriding (mesi migliori aprile e maggio).

Per coloro che alla vacanza stanziale preferiscono l’avventura infine la Kitesurf Sardegna organizza da aprile a settembre dei kite camp della durata di una settimana che prevedono lezioni per tutti i livelli, dal corso Basic allo ZeroTuHero al FullPower, ogni giorno in uno spot diverso e alloggio in appartamento nel paese di sant’Antioco. Un’esperienza questa intensa e a stretto contatto con la natura che permette di vivere appieno la beach life, incontrare nuovi amici e condividere la passione per il mare e il kitesurf.Il kite camp è una vera e propria esperienza di viaggio, non è un semplice corso con una convenzione speciale per alloggio e trasporto: spesso si incontrano allievi da tutta Europa, ci si conosce, si condividono le proprie esperienze di vita e la scuola fa da collante per dar vita a una bella e indimenticabile vacanza. Nelle giornate in cui il vento fa i capricci il centro organizza anche escursioni alla scoperta delle bellezze di Sant’Antioco e dintorni, piccole gite con il tender, uscite in mare per fare un po’ di apnea e naturalmente non mancano le cene e le serate in compagnia.

Insomma la bellezza di Porto Pino e la Kitesurf Sardegna di Alessandro Ferro sono un binomio perfetto per una vacanza all’insegna del kite, adatta sia a chi vuole imparare in tutta sicurezza sia ai rider più esperti a caccia di vento e spot incontaminati dove migliorare la propria tecnica. Poi c’è la natura e la speciale atmosfera sarda tutta da vivere e tipica di una terra che lo scrittore britannico David Herbert Richards Lawrence diceva non assomigliare ad alcun altro luogo. E aveva ragione da vendere.

Articolo redatto da
DAVID INGIOSI 
Giornalista e Videoreporter
ufficiostampa@kitesurfing.it

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