Nia Suardíaz: La Regina del Wingfoil Conquista Tarifa…
Nia Suardíaz, la prodigiosa campionessa mondiale di Wingfoil, ha di nuovo lasciato il segno nelle acque di Valdevaquero
13 Maggio 2024
8 Marzo 2023
Il 3 ottobre del 2018 un kitesurfer a Ladispoli, è stato risucchiato da un elicottero. Secondo l’ammiraglio della Marina Militare pare sia stata colpa del vento.
Nonostante gli anni passati, le autorità continuano a impegnarsi per fare chiarezza riguardo l’incidente che ha coinvolto il kitesurfer Alessandro Ognibene sulla spiaggia di Torreflavia a Ladispoli. In questo momento l’ammiraglio della Marina Militare Massimiliano Rossi – che era a capo dell’esercitazione “Notte Scura 2018” nel corso della quale l’atleta rimase ferito gravemente a seguito del passaggio di uno dei tanti elicotteri in azione sulla spiaggia di Torre Flavia – è imputato per lesioni colpose. Inoltre alla prossima udienza ci sarà anche Alessandro Grando.
Come riportato dal Messaggero, questo è ciò che l’uomo ha detto davanti al giudice di pace riguardo la vicenda che lo ha visto protagonista: “Dal mio punto di vista l’incidente non c’è stato e l’ha stabilito anche un’inchiesta interna”.
L’ammiraglio, imputato assieme ai due piloti di lesioni colpose, è stato chiamato a testimoniare in aula rispondendo alle domande sia del giudice che della pubblica accusa e pure a quelle della parte civile e della difesa. Ciò che è stato messo in evidenza è stata la presenza di un “colpo di vento” che ha lanciato in aria il kiter per una decina di metri per poi farlo precipitare sulla sabbia, e non il risucchio dell’elicottero stesso.
Inoltre, a detta dell’ammiraglio, nel momento dell’incidente non si trovava sul posto ma nell’osservatorio della Caserma di Cerveteri. “Nessuno tra gli elicotteri si era disallineato alla rotta. I piloti avevano tutti rispettato i compiti che gli erano stati assegnati volando ad un’altezza di 500 piedi in base alle regole del volo”.
Nonostante ciò, non sono del tutto chiari alcuni aspetti dell’incidente di Ognibene, che ha riportato lesioni su tutto il corpo per oltre 90 giorni: se l’area di Torre Flavia, come ammesso dallo stesso ammiraglio, era solo di transito, come è stato possibile allora investire l’atleta?
In aggiunta, secondo alcuni testimoni presenti sulla spiaggia e alcune immagini della Capitaneria di Porto, i piloti del velivolo coinvolto sarebbero tornati indietro dopo il ferimento dello sportivo. Ciò non si spiegherebbe se nessuno si era accorto di quanto accaduto.
Inoltre un’altra anomalia la si può vedere riguardo la formazione dei tre mezzi in volo: in particolare quello che avrebbe aspirato il kiter non avrebbe avuto a bordo la scatola nera, mentre sull’altro veicolo che lo affiancava nel corso dell’addestramento non è stato possibile stabilire in maniera precisa a che altezza fossero rispetto alla spiaggia a causa di una sovra-scrizione di dati. Il terzo elicottero invece aveva lasciato la penisola nelle ore successive.
“Molte sono le perplessità e le anomalie” commenta Antonio Gaudini Presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana aggiungendo. “speriamo che la giustizia riesca a risanare le perplessità che sono nate in questo spiacevole avvenimento sopratutto per la sicurezza sia per i kiters che per i militari“
Il 3 ottobre del 2018 un kitesurfer a Ladispoli, è stato risucchiato da un elicottero. Secondo l’ammiraglio della Marina Militare pare sia stata colpa del vento.
Nonostante gli anni passati, le autorità continuano a impegnarsi per fare chiarezza riguardo l’incidente che ha coinvolto il kitesurfer Alessandro Ognibene sulla spiaggia di Torreflavia a Ladispoli. In questo momento l’ammiraglio della Marina Militare Massimiliano Rossi – che era a capo dell’esercitazione “Notte Scura 2018” nel corso della quale l’atleta rimase ferito gravemente a seguito del passaggio di uno dei tanti elicotteri in azione sulla spiaggia di Torre Flavia – è imputato per lesioni colpose. Inoltre alla prossima udienza ci sarà anche Alessandro Grando.
Come riportato dal Messaggero, questo è ciò che l’uomo ha detto davanti al giudice di pace riguardo la vicenda che lo ha visto protagonista: “Dal mio punto di vista l’incidente non c’è stato e l’ha stabilito anche un’inchiesta interna”.
L’ammiraglio, imputato assieme ai due piloti di lesioni colpose, è stato chiamato a testimoniare in aula rispondendo alle domande sia del giudice che della pubblica accusa e pure a quelle della parte civile e della difesa. Ciò che è stato messo in evidenza è stata la presenza di un “colpo di vento” che ha lanciato in aria il kiter per una decina di metri per poi farlo precipitare sulla sabbia, e non il risucchio dell’elicottero stesso.
Inoltre, a detta dell’ammiraglio, nel momento dell’incidente non si trovava sul posto ma nell’osservatorio della Caserma di Cerveteri. “Nessuno tra gli elicotteri si era disallineato alla rotta. I piloti avevano tutti rispettato i compiti che gli erano stati assegnati volando ad un’altezza di 500 piedi in base alle regole del volo”.
Nonostante ciò, non sono del tutto chiari alcuni aspetti dell’incidente di Ognibene, che ha riportato lesioni su tutto il corpo per oltre 90 giorni: se l’area di Torre Flavia, come ammesso dallo stesso ammiraglio, era solo di transito, come è stato possibile allora investire l’atleta?
In aggiunta, secondo alcuni testimoni presenti sulla spiaggia e alcune immagini della Capitaneria di Porto, i piloti del velivolo coinvolto sarebbero tornati indietro dopo il ferimento dello sportivo. Ciò non si spiegherebbe se nessuno si era accorto di quanto accaduto.
Inoltre un’altra anomalia la si può vedere riguardo la formazione dei tre mezzi in volo: in particolare quello che avrebbe aspirato il kiter non avrebbe avuto a bordo la scatola nera, mentre sull’altro veicolo che lo affiancava nel corso dell’addestramento non è stato possibile stabilire in maniera precisa a che altezza fossero rispetto alla spiaggia a causa di una sovra-scrizione di dati. Il terzo elicottero invece aveva lasciato la penisola nelle ore successive.
“Molte sono le perplessità e le anomalie” commenta Antonio Gaudini Presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana aggiungendo. “speriamo che la giustizia riesca a risanare le perplessità che sono nate in questo spiacevole avvenimento sopratutto per la sicurezza sia per i kiters che per i militari“
13 Maggio 2024
Nia Suardíaz: La Regina del Wingfoil Conquista Tarifa di…
10 Maggio 2024
Conto alla rovescia per i Campionati del Mondo di…
10 Maggio 2024
Rodrigues International Kitesurf Festival 2024: Oswald Smith sarà il…
9 Maggio 2024
Focus sull’Engie Youth Academie, con Antoine Weiss e la…
8 Maggio 2024
VIDEO: ELEVEIGHT – Poetry in Flight
7 Maggio 2024
La Emozionante Copa Calima Pescao II Regata in Colombia
29 Novembre 2023
Malore in mare, muore tenente colonello della Gdf
20 Novembre 2023
Venerdì 17, drammatica giornata per un kiter a Lecco
31 Ottobre 2023
Muore Maximiliano Vinchesi: una comunità kitesurfista devastata
31 Ottobre 2023
Tragico incidente a Torvajanica
5 Settembre 2023
Incidente nel Kitesurf alle Saline di Stintino: Turista Ferita…
2 Febbraio 2021
Federico Compagnoni scomparso per un malore in Vietnam
Kitecamp Brasile 2024 | Brasile
Kitecamp Stagnone Marzo 2024 | Italia
Boa Vista 2024 | Capo Verde
CROCIERA KITE EGITTO PONTE DEL DUE GIUGNO | Hurghada e Mar Rosso - Egitto
Kitecamp Brasile 2023 | Cearà
Kitecamp Mar Rosso Aprile 2023 | Egitto
8 Marzo 2023
Come scegliere l’attrezzatura da kitesurf?
8 Marzo 2023
Ecco il report del primissimo campionato di WingFoil asiatico!
8 Marzo 2015
High jump in a Storm
8 Marzo 2011
Introducing Naish Kiteboarding TV
8 Marzo 2011
Kitesurfing Trip in Venezuela
8 Marzo 2009
Katango, un nuovo magazine sfogliabile on line
8 Marzo 2009
New Edition Brasilian Magazine on-line
8 Marzo 2009
Evento di kitesurf in Sardegna, 24-25-26 aprile
8 Marzo 2009
Il nuovo sito doi Youri Zoon on line
8 Marzo 2009
KiteSpain Magazine N°2 Free On line