Dove fare kitesurf sul Lago di Garda: 7…
Il kitesurf sul Lago di Garda è un mix esplosivo di vento costante, paesaggi alpini e centri specializzati. S
23 Aprile 2025
5 Giugno 2016
Imprese
Nuovo record sulla distanza strapless
Il campione capoverdiano della disciplina wave strapless ha concluso la circumnavigazione in solitario dell’arcipelago di Capo Verde: un percorso di 460 miglia attraverso l’oceano Atlantico sfidando la fatica, gli Alisei, gli squali e le rocce vulcaniche lungo la costa.
La grandezza di un campione sportivo si misura anche dalla sua voglia di mettersi sempre in discussione, di non accontentarsi mai, di non rimanere incollato agli allori conquistati in carriera. Può sembrare facile o scontato, ma non lo è. Cambiare, ricominciare, mettersi alla prova cercando nuove sfide dopo che si è raggiunto il tetto del mondo significa scendere, tornare sulla terra, sporcarsi con la sua polvere e vivere l’incognita di riuscire o meno a rivedere le stelle della vittoria. Non è da tutti e ci vuole coraggio.
Mitu, un pioniere del wave strapless riding
Ma a Mitu Monteiro (www.mitumonteiro.com), ragazzo capoverdiano abituato a surfare le onde giganti di Ponta Petra sull’isola di Sal, il coraggio di certo non manca. Mitu non è solo un campione mondiale di kitesurf. È un’icona di questo sport, un pioniere che ha letteralmente dato forma a una nuova disciplina, spettacolare e tra le migliori espressioni del kiteboarding: il wave riding strapless, ossia l’arte di surfare le onde trainati da un kite a bordo di una tavola senza strap. Mitu rappresenta il punto di congiunzione esatta tra il kiteboarding e il surf. Vedere tra le onde questo ragazzo dai capelli rasta bruciati dal sole e il sorriso stampato in faccia è una meraviglia, pura gioia e bellezza assoluta.
Nuova sfida: da solo in oceano no stop
A 33 anni Mitu, dopo avere vinto tutto il possibile del panorama agonistico mondiale, ha deciso di affrontare una nuova sfida al di fuori del clamore dei circuiti internazionali. Una prova sportiva naturalmente, ma soprattutto umana e di carattere. Lui, capoverdiano fino al midollo, nato a Santa Maria sull’isola di Sal e qui rimasto tutta la sua vita ad abitare e perfezionare la propria tecnica di riding, ha deciso di completare in solitario la circumnavigazione dell’arcipelago di Capo Verde. Un percorso di 460 miglia (851 km) attraverso l’oceano Atlantico toccando le 10 isole di carattere vulcanico che formano questo angolo di paradiso distante oltre 500 chilometri dalle coste del Senegal, Africa. Una prova di resistenza dunque, niente trik e aerial nei tubi questa volta, solo andare per chilometri e chilometri, stringere i denti e fare i conti con la fatica e una schiera di pericoli: squali tigre, rocce, colpi di vento o bonacce, crampi, mal di mare.
Ha battuto il record sulla distanza: 147 miglia
Per affrontare l’impresa, chiamata Cape Verdean Kite Crossing 2016, Mitu Monteiro non ha voluto rinunciare al surfino. “Avevo bisogno di nuove sfide – ha spiegato l’atleta capoverdiano prima di partire – e per me questa circumnavigazione lo è perché l’endurance non è la mia disciplina. Non so se ce la farò”.
Non solo Mitu ce l’ha fatta, ma ha anche fissato il nuovo record sulla lunga distanza per la disciplina strapless: 147 miglia dall’isola di Sal all’isola di Santo Antao (il primato precedente era fermo a 106 miglia). Queste le altre tappe del percorso concluso da Monteiro: Santo Antão-São Vincente (11 miglia), São Vincente-Santa Luzia-São Nicolau (36 miglia), São Nicolau-Boavista (104 miglia), Boavista-Maio (76 miglia), Maio-Santiago (21 miglia), Santiago-Fogo (43 miglia), Fogo-Brava (19 miglia).
Un surfer con l’indole da marinaio
“Sento di aver fatto qualcosa per il mio Paese – ha spiegato Mitu al termine dell’impresa – sono felice e penso che tutti lo siano”. Parole semplici come solo un capoverdiano come lui, anche se un campione, può esprimere. Un ragazzo che è un’icona del kitesurf e che oggi è diventato il primo marinaio a circumnavigare in solitario l’arcipelago di Capo Verde. Ma Mitu oltre all’amore per il mare e l’adrenalina, da isolano qual’è deve avere una sorta di fascino per la navigazione. A chi gli ha chiesto quale sia il suo sogno più grande un giorno ha risposto: costruirmi una barca.
Articolo redatto da:
DAVID INGIOSI
Giornalista e Videoreporter
ufficiostampa@kitesurfing.it
Guarda il video dell’impresa:
http://www.redbull.tv/video/AP-1MV742JTD1W11/cape-verdean-kite-crossing
Imprese
Nuovo record sulla distanza strapless
Il campione capoverdiano della disciplina wave strapless ha concluso la circumnavigazione in solitario dell’arcipelago di Capo Verde: un percorso di 460 miglia attraverso l’oceano Atlantico sfidando la fatica, gli Alisei, gli squali e le rocce vulcaniche lungo la costa.
La grandezza di un campione sportivo si misura anche dalla sua voglia di mettersi sempre in discussione, di non accontentarsi mai, di non rimanere incollato agli allori conquistati in carriera. Può sembrare facile o scontato, ma non lo è. Cambiare, ricominciare, mettersi alla prova cercando nuove sfide dopo che si è raggiunto il tetto del mondo significa scendere, tornare sulla terra, sporcarsi con la sua polvere e vivere l’incognita di riuscire o meno a rivedere le stelle della vittoria. Non è da tutti e ci vuole coraggio.
Mitu, un pioniere del wave strapless riding
Ma a Mitu Monteiro (www.mitumonteiro.com), ragazzo capoverdiano abituato a surfare le onde giganti di Ponta Petra sull’isola di Sal, il coraggio di certo non manca. Mitu non è solo un campione mondiale di kitesurf. È un’icona di questo sport, un pioniere che ha letteralmente dato forma a una nuova disciplina, spettacolare e tra le migliori espressioni del kiteboarding: il wave riding strapless, ossia l’arte di surfare le onde trainati da un kite a bordo di una tavola senza strap. Mitu rappresenta il punto di congiunzione esatta tra il kiteboarding e il surf. Vedere tra le onde questo ragazzo dai capelli rasta bruciati dal sole e il sorriso stampato in faccia è una meraviglia, pura gioia e bellezza assoluta.
Nuova sfida: da solo in oceano no stop
A 33 anni Mitu, dopo avere vinto tutto il possibile del panorama agonistico mondiale, ha deciso di affrontare una nuova sfida al di fuori del clamore dei circuiti internazionali. Una prova sportiva naturalmente, ma soprattutto umana e di carattere. Lui, capoverdiano fino al midollo, nato a Santa Maria sull’isola di Sal e qui rimasto tutta la sua vita ad abitare e perfezionare la propria tecnica di riding, ha deciso di completare in solitario la circumnavigazione dell’arcipelago di Capo Verde. Un percorso di 460 miglia (851 km) attraverso l’oceano Atlantico toccando le 10 isole di carattere vulcanico che formano questo angolo di paradiso distante oltre 500 chilometri dalle coste del Senegal, Africa. Una prova di resistenza dunque, niente trik e aerial nei tubi questa volta, solo andare per chilometri e chilometri, stringere i denti e fare i conti con la fatica e una schiera di pericoli: squali tigre, rocce, colpi di vento o bonacce, crampi, mal di mare.
Ha battuto il record sulla distanza: 147 miglia
Per affrontare l’impresa, chiamata Cape Verdean Kite Crossing 2016, Mitu Monteiro non ha voluto rinunciare al surfino. “Avevo bisogno di nuove sfide – ha spiegato l’atleta capoverdiano prima di partire – e per me questa circumnavigazione lo è perché l’endurance non è la mia disciplina. Non so se ce la farò”.
Non solo Mitu ce l’ha fatta, ma ha anche fissato il nuovo record sulla lunga distanza per la disciplina strapless: 147 miglia dall’isola di Sal all’isola di Santo Antao (il primato precedente era fermo a 106 miglia). Queste le altre tappe del percorso concluso da Monteiro: Santo Antão-São Vincente (11 miglia), São Vincente-Santa Luzia-São Nicolau (36 miglia), São Nicolau-Boavista (104 miglia), Boavista-Maio (76 miglia), Maio-Santiago (21 miglia), Santiago-Fogo (43 miglia), Fogo-Brava (19 miglia).
Un surfer con l’indole da marinaio
“Sento di aver fatto qualcosa per il mio Paese – ha spiegato Mitu al termine dell’impresa – sono felice e penso che tutti lo siano”. Parole semplici come solo un capoverdiano come lui, anche se un campione, può esprimere. Un ragazzo che è un’icona del kitesurf e che oggi è diventato il primo marinaio a circumnavigare in solitario l’arcipelago di Capo Verde. Ma Mitu oltre all’amore per il mare e l’adrenalina, da isolano qual’è deve avere una sorta di fascino per la navigazione. A chi gli ha chiesto quale sia il suo sogno più grande un giorno ha risposto: costruirmi una barca.
Articolo redatto da:
DAVID INGIOSI
Giornalista e Videoreporter
ufficiostampa@kitesurfing.it
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