Nia Suardíaz: La Regina del Wingfoil Conquista Tarifa…
Nia Suardíaz, la prodigiosa campionessa mondiale di Wingfoil, ha di nuovo lasciato il segno nelle acque di Valdevaquero
13 Maggio 2024
21 Settembre 2018
Intervista alla campionessa italiana Francesca Bagnoli atleta del marchio DUOTONE Kiteboarding e portacolori nazionale dell’ASSOCIAZIONE KITESURF ITALIANA, in esclusva per il Portale Kitesurfing.it testo di Simone Timpano
Dopo una lunga esitazione il tour mondiale di kitesurf freestyle, organizzato dalla World Kiteboarding Championships, è cominciato.
La prima tappa si è svolta dal 4 al 9 settembre in Turchia, sullo splendido spot di Akyaka.
Ma cosa ne pensa la nostra campionessa, Francesca Bagnoli, del WKC visto che ha rischiato di non essere realizzato quest’anno?
“È una grande soddisfazione perché il freestyle anche in Italia è un po’ messo male, per esempio donne non ce ne sono proprio più e quindi sta un po’ morendo. Avere un circuito di livello mondiale ti permette quindi di non allenarti invano, ti sprona, ti fa continuare ad allenare e restare motivato“.
Alla competizione partecipano i 24 migliori rider maschili e le 12 migliori donne. L’Italia è rappresentata dalla coppia Bagnoli – Coccoluto.
Ma quali sono gli obiettivi degli italiani per questa competizione? Ecco cosa ne pensa Francesca:
“L’obiettivo era fare la miglior performance possibile perché sono stati mesi pieni e complicati. Abbiamo fatto un demo tour per la Duotone Kiteboarding di 30 giorni in 30 spot diversi, quindi praticamente allenamento zero. Andare in Turchia e fare podio è stata una grandissima soddisfazione. L’obiettivo per le due prossime tappe è riconfermare almeno il terzo posto“.
Come vi siete allenati e dove per ottenere questi risultati?
“Abbiamo passato l’estate in Sicilia anche se comunque i mesi estivi sono stati pieni di lavoro quindi non eravamo prontissimi per la Turchia. Però in generale viviamo in Sicilia, alla laguna dello Stangone dove c’è sempre vento e l’acqua è piatta come piace a noi freestyler“.
Cosa provi durante le heats?
“Durante una heat c’è una sensazione strana, positività e negatività che combattono insieme, adrenalina e paura, c’è un po’ di tutto“.
Ma veniamo alla competizione!
Entrambi sono partiti forte vincendo le loro rispettive heat. Francesca Bagnoli ha avuto la meglio contro la spagnola Claudia León e si è qualificata direttamente per le semifinali, mentre Gianmaria Coccoluto è riuscito a conquistare il primo posto in una dura battaglia contro lo spagnolo Cloetens et il francese Guillbert, godendo dunque del privilegio di un turno di riposo.
Nel terzo round però Gianmaria si è dovuto arrendere al brasiliano Teixeira ed all’austriaco Spiessberger che gli hanno soffiato la semifinale all’ultimo salto.
Migliore sorte per Francesca che, rischiando il tutto per tutto con un HM (Hiterberger mobe) prima del suono della trombetta ha avuto la meglio sulla francese Maureen Castelle strappando un biglietto per la finale.
Per entrambi gli atleti si è giocato tutto in pochi secondi, in un salto che ha provocato entusiasmo e felicità da una parte, ed un briciolo di amarezza dall’altra.
La finale femminile è stata di alto livello ed è stata dominata dal nuovo talento brasiliano Mikaili Sol che è riuscita a chiudere delle manovre mai viste prima in una competizione femminile.
Il secondo posto ha visto una dura battaglia tra le due “Duotone team mate” Francesca Bagnoli e Paula Novotná.
Entrambe hanno spinto i loro limiti al massimo. Al settimo ed ultimo trick Francesca godeva di una seconda posizione invidiabile e aveva la medaglia d’argento in tasca.
La sua amica-rivale è riuscita però a eseguire una delle sue migliori manovre costringendo Francesca a scendere sul terzo gradino del podio.
“Perdere una heat all’ultimo salto non è mai piacevole ma facendo le gare sai che tutto è possibile e non puoi dire niente finché la heat non è finita, finché non senti la trombetta“, ha affermato la campionessa italiana.
Cosa dovrai fare per non perdere il podio e poter aspirare al gradino più alto?
“Mi piacerebbe imparare il doppio passaggio di barra dietro la schiena, almeno uno nella vita lo vorrei chiudere“, mi ha confidato Francesca sorridendo.
Al di là del tuo risultato, cosa ne dell’evento?
“L’evento è stato un successo. Giudici qualificati, la presenza del live streaming ed una bellissima atmosfera tra tutti i riders. Il livello della competizione, sia per gli uomini che per le donne si alza sempre di più quindi bisogna allenarsi in continuazione per riuscire a rimanere in alto“.
Onore ai nostri campioni ed appuntamento a Dakhla il 3 novembre per confermarsi tali. Un ringraziamento particolare a Francesca Bagnoli per la sua disponibilità!
Intervista alla campionessa italiana Francesca Bagnoli atleta del marchio DUOTONE Kiteboarding e portacolori nazionale dell’ASSOCIAZIONE KITESURF ITALIANA, in esclusva per il Portale Kitesurfing.it testo di Simone Timpano
Dopo una lunga esitazione il tour mondiale di kitesurf freestyle, organizzato dalla World Kiteboarding Championships, è cominciato.
La prima tappa si è svolta dal 4 al 9 settembre in Turchia, sullo splendido spot di Akyaka.
Ma cosa ne pensa la nostra campionessa, Francesca Bagnoli, del WKC visto che ha rischiato di non essere realizzato quest’anno?
“È una grande soddisfazione perché il freestyle anche in Italia è un po’ messo male, per esempio donne non ce ne sono proprio più e quindi sta un po’ morendo. Avere un circuito di livello mondiale ti permette quindi di non allenarti invano, ti sprona, ti fa continuare ad allenare e restare motivato“.
Alla competizione partecipano i 24 migliori rider maschili e le 12 migliori donne. L’Italia è rappresentata dalla coppia Bagnoli – Coccoluto.
Ma quali sono gli obiettivi degli italiani per questa competizione? Ecco cosa ne pensa Francesca:
“L’obiettivo era fare la miglior performance possibile perché sono stati mesi pieni e complicati. Abbiamo fatto un demo tour per la Duotone Kiteboarding di 30 giorni in 30 spot diversi, quindi praticamente allenamento zero. Andare in Turchia e fare podio è stata una grandissima soddisfazione. L’obiettivo per le due prossime tappe è riconfermare almeno il terzo posto“.
Come vi siete allenati e dove per ottenere questi risultati?
“Abbiamo passato l’estate in Sicilia anche se comunque i mesi estivi sono stati pieni di lavoro quindi non eravamo prontissimi per la Turchia. Però in generale viviamo in Sicilia, alla laguna dello Stangone dove c’è sempre vento e l’acqua è piatta come piace a noi freestyler“.
Cosa provi durante le heats?
“Durante una heat c’è una sensazione strana, positività e negatività che combattono insieme, adrenalina e paura, c’è un po’ di tutto“.
Ma veniamo alla competizione!
Entrambi sono partiti forte vincendo le loro rispettive heat. Francesca Bagnoli ha avuto la meglio contro la spagnola Claudia León e si è qualificata direttamente per le semifinali, mentre Gianmaria Coccoluto è riuscito a conquistare il primo posto in una dura battaglia contro lo spagnolo Cloetens et il francese Guillbert, godendo dunque del privilegio di un turno di riposo.
Nel terzo round però Gianmaria si è dovuto arrendere al brasiliano Teixeira ed all’austriaco Spiessberger che gli hanno soffiato la semifinale all’ultimo salto.
Migliore sorte per Francesca che, rischiando il tutto per tutto con un HM (Hiterberger mobe) prima del suono della trombetta ha avuto la meglio sulla francese Maureen Castelle strappando un biglietto per la finale.
Per entrambi gli atleti si è giocato tutto in pochi secondi, in un salto che ha provocato entusiasmo e felicità da una parte, ed un briciolo di amarezza dall’altra.
La finale femminile è stata di alto livello ed è stata dominata dal nuovo talento brasiliano Mikaili Sol che è riuscita a chiudere delle manovre mai viste prima in una competizione femminile.
Il secondo posto ha visto una dura battaglia tra le due “Duotone team mate” Francesca Bagnoli e Paula Novotná.
Entrambe hanno spinto i loro limiti al massimo. Al settimo ed ultimo trick Francesca godeva di una seconda posizione invidiabile e aveva la medaglia d’argento in tasca.
La sua amica-rivale è riuscita però a eseguire una delle sue migliori manovre costringendo Francesca a scendere sul terzo gradino del podio.
“Perdere una heat all’ultimo salto non è mai piacevole ma facendo le gare sai che tutto è possibile e non puoi dire niente finché la heat non è finita, finché non senti la trombetta“, ha affermato la campionessa italiana.
Cosa dovrai fare per non perdere il podio e poter aspirare al gradino più alto?
“Mi piacerebbe imparare il doppio passaggio di barra dietro la schiena, almeno uno nella vita lo vorrei chiudere“, mi ha confidato Francesca sorridendo.
Al di là del tuo risultato, cosa ne dell’evento?
“L’evento è stato un successo. Giudici qualificati, la presenza del live streaming ed una bellissima atmosfera tra tutti i riders. Il livello della competizione, sia per gli uomini che per le donne si alza sempre di più quindi bisogna allenarsi in continuazione per riuscire a rimanere in alto“.
Onore ai nostri campioni ed appuntamento a Dakhla il 3 novembre per confermarsi tali. Un ringraziamento particolare a Francesca Bagnoli per la sua disponibilità!
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