16 Ottobre 2008

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Un sogno chiamato MAUI di Carlo Stefanini

di: Kitesurfing Editorial Team

Come di consueto i Fratelli Stefanini, veterano dei Windsurf e poi del Kitesurf, si sono spostati nelle ventose isole Hawaiiane per praticare kite e windsurf in condizioni come in nessuna parte del mondo, e dome ogni anno possiamo seguire in modo LIVE gli eventi dei nostri 2 amici tramite il Forum del Portale.

PREMESSA: UNA ESTATE MOLTO, MOLTO PARTICOLARE?.

A volte nella vita l?incedere vorticoso degli eventi rende necessario fermarsi un attimo per poi ripartire di slancio. Questa estate 2008 è appena archiviata ed è uno dei tanti libri più o meno piacevoli che ho riposto nello scaffale della mia esistenza. Parlando dello sport che noi tutti amiamo, il kiteboarding, la stagione per me è iniziata con il?..botto! Durante un kite down loop molto alto con oltre 30 nodi di vento ho impattato l?acqua come un meteorite proveniente dagli spazi siderali. Risultato: sterno rotto (processo tifoideo..). Eppure anche questa è stata una esperienza utile, oserei dire necessaria in quanto mi ha ulteriormente temprato. Poi, dopo la immancabile sosta per il recupero eccomi di nuovo in acqua con il kite, il windsurf e la SUP (stand up paddle) board. Fisicamente devo ammettere che la ripresa è stata favorita anche grazie ad un uso accurato della mountain bike (Cannondale Taurine). Allenarmi in montagna con il cardio frequenzimetro in tecnici sentieri mozzafiato mi ha letteralmente ricostruito il tono muscolare. Ricordo un giorno meraviglioso quando andai al mare proprio con la mountain ed ebbi la fortuna di uscire con il Contra 14 e la Fanatic Deleau. Al ritorno non ero neanche troppo stanco tanto che riuscii a fissare il mio personale record su quella tratta di 34 Km.. Poi è seguita la parte centrale dell?estate con la Capitaneria di porto, i Vigili del Fuoco, i volontari della provincia, la P.S., i Carabinieri (scusate se dimentico qualcuno?), i bagnini, i bagnanti (con ciambellone o senza) e tutto il variegato mondo di mummie cotte dal sole e stese sugli asciugamani come stoccafissi, che ci hanno letteralmente perseguitati. Alla fine dopo un incontro del terzo tipo con la C.P. ho desistito e mi sono dedicato al windsurf con il quale ho imparato due nuove manovre. Raramente nel mio home spot sono uscito in kite e quando l?ho fatto mi sono divertito come un matto! Intanto seguivo senza intervenire il forum e la nascita del nuovo sito. Due vacanze in Sardegna impreziosivano i mesi di Agosto e Settembre ed anche se il target era il windsurf (onde stupende a Cala Pischina) sono riuscito a dedicarmi al kite nella seconda.

ED ORA DA MAUI, PRIMO TEST QUIVER NEW STYLE CABRINHA CUSTOM 144 CABRINHA SWITCHBLADE 14!

Ora scrivo dal paradiso. Non sto scherzando, dico davvero! Mi trovo a Maui con il ruggito dell?Oceano Pacifico che non manca di farsi ascoltare e mentre scrivo si odono distintamente i fragori delle onde che a due Km. di distanza si abbattono sulle rocce di Peahi (Jaws). Ieri sono uscito in windsurf in condizioni di vento ed onde eccellenti tanto che ho terminato la session illuminato dal pallido plenilunio! Ieri il trade wind si è preso un ?day off? e cosa mi sono inventato? Un bel test di due gioiellini orientati al new style ma?..in condizioni light dead onshore wind a Kihei! Parlo della Cabrinha Custom 144 e del cabrinha Switchblade 14, tutti rigorosamente 2009! Lo spot si trova davanti ad uno splendido resort, il Maui Sunset, in pratica si arma su uno stupendo tappeto di erba tagliata all?inglese con palme altissime che rendono la visione del luogo davvero meravigliosa. Inutile dire che si tratta di un luogo riservato ad esperti, il vento estremamente rafficato, la presenza di queste palme e l?assenza di attrito dell?erba (non è la sabbia?) in caso di trazioni incontrollate rende l?ingresso in acqua davvero problematico. Quando poi, come oggi, il vento è dead onshore beh, ragazzi forse bisogna essere matti per scegliere il Maui Sunset come area di lancio! Ma veniamo alle attrezzature. La costruzione è top notch! Della tavola colpiscono soprattutto la generosa curva scoop roker ed i ?semibindings? assolutamente comodi. La ?pinnatura? non eccezionale e la predetta curva parlano chiaro non è una tavola dedicata espressamente al light wind ma per un peso leggero dotato di buona tecnica ed un?ala potente il limite inferiore dei 9/10 nodi può essere raggiunto. Lo Switch 14 2009 presenta quale innovazione maggiore l?adozione dell?Intelligent Depower System (IDS), in pratica è come avere la quinta linea?.senza averla. La barra è completamente ridisegnata ed i due terminali sono rivestiti completamente da una morbidissima EVA. Una volta alzata l?ala osservo le palme e?cavolo se va male e non muoio per le ferite mi uccide Pete, i materiali provengono dallo shop che si trova giusto sotto il suo ufficio! Entro in acqua, il vento subisce cali assurdi ed altrettanto assurdi incrementi, chi è pratico della kite beach di Porto Pollo può capirmi ma qui il vento è onshore e la partenza avviene con l?ala che sfiora le palme giusto poste accanto al bagnasciuga. Ok, potenzio l?ala e parto, da subito sono costretto a ?caramellare? (quanto è brutto questo termine!) anche se riesco a bolinare discretamente. Ma è il bordo di ritorno a pormi problemi, il vento ora è inferiore agli otto nodi e per sopravvivere devo muovere l?ala che peraltro, nonostante la misura (?un 14!), si dimostra estremamente reattiva. Scado di una trentina di metri ma poi il vento diventa sempre più costante nella base tanto che risalire diventa un gioco da ragazzi. Quanto alla tavola i Sync Bindings riescono nell?impresa di rendere morbida una tavola assolutamente orientata al new style, rigida e dal pop esagerato. Devo dire che una sensazione di assoluta connessione alla tavola l?avevo provata molti anni fa con i bindings integrali da wakeboard. Il risultato è non solo quello di un confort assoluto ma anche quello di avere la ?custom? letteralmente incollata ai piedi. Inutile dire che se si vuole provare qualche board off, beh?.ciò è semplicemente impensabile!

Il giorno dopo la mia determinazione viene premiata nuovamente. Questa volta esco ancora una volta da solo a pochi Km. di distanza da Maalea, sempre sulla Maui South Shore. Il vento è onshore ma con punte ben oltre i 20 nodi e così per la soprainvelatura tranne qualche railey mi sgancio raramente. L?ala, nonostante lavori nel limite superiore si dimostra ancora una volta stabilissima, morbida e dall?hang time esagerato. I kite loop risultano radicali ma la confidenza che ispira lo Switch è tale da suggerirmi di sciorinarne a ripetizione, compresi i down kite loop front inverted 180. Lo Switch durante l?esecuzione di manovre hooked reagisce in modo prevedibile e mai si ha la sensazione di trovarsi fuori controllo. La tavola mostra tutto il suo carattere aggressivo ed anche in questo caso sempre nel pieno controllo. Ho come l?impressione che la Custom renda comodi gli atterraggi più difficili e non posso non collegare tale aspetto con la presenza dei Sync bindings. Insomma per un rider alla ricerca di un quiver adatto al new style ed all?old style l?accoppiata Switch/Custom 2009 risulta davvero eccezionale. Provare per credere. Un saluto a tutti da Maui! Aloha and Godspeed.

Carlo Stefanini

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PREMESSA: UNA ESTATE MOLTO, MOLTO PARTICOLARE?.

A volte nella vita l?incedere vorticoso degli eventi rende necessario fermarsi un attimo per poi ripartire di slancio. Questa estate 2008 è appena archiviata ed è uno dei tanti libri più o meno piacevoli che ho riposto nello scaffale della mia esistenza. Parlando dello sport che noi tutti amiamo, il kiteboarding, la stagione per me è iniziata con il?..botto! Durante un kite down loop molto alto con oltre 30 nodi di vento ho impattato l?acqua come un meteorite proveniente dagli spazi siderali. Risultato: sterno rotto (processo tifoideo..). Eppure anche questa è stata una esperienza utile, oserei dire necessaria in quanto mi ha ulteriormente temprato. Poi, dopo la immancabile sosta per il recupero eccomi di nuovo in acqua con il kite, il windsurf e la SUP (stand up paddle) board. Fisicamente devo ammettere che la ripresa è stata favorita anche grazie ad un uso accurato della mountain bike (Cannondale Taurine). Allenarmi in montagna con il cardio frequenzimetro in tecnici sentieri mozzafiato mi ha letteralmente ricostruito il tono muscolare. Ricordo un giorno meraviglioso quando andai al mare proprio con la mountain ed ebbi la fortuna di uscire con il Contra 14 e la Fanatic Deleau. Al ritorno non ero neanche troppo stanco tanto che riuscii a fissare il mio personale record su quella tratta di 34 Km.. Poi è seguita la parte centrale dell?estate con la Capitaneria di porto, i Vigili del Fuoco, i volontari della provincia, la P.S., i Carabinieri (scusate se dimentico qualcuno?), i bagnini, i bagnanti (con ciambellone o senza) e tutto il variegato mondo di mummie cotte dal sole e stese sugli asciugamani come stoccafissi, che ci hanno letteralmente perseguitati. Alla fine dopo un incontro del terzo tipo con la C.P. ho desistito e mi sono dedicato al windsurf con il quale ho imparato due nuove manovre. Raramente nel mio home spot sono uscito in kite e quando l?ho fatto mi sono divertito come un matto! Intanto seguivo senza intervenire il forum e la nascita del nuovo sito. Due vacanze in Sardegna impreziosivano i mesi di Agosto e Settembre ed anche se il target era il windsurf (onde stupende a Cala Pischina) sono riuscito a dedicarmi al kite nella seconda.

ED ORA DA MAUI, PRIMO TEST QUIVER NEW STYLE CABRINHA CUSTOM 144 CABRINHA SWITCHBLADE 14!

Ora scrivo dal paradiso. Non sto scherzando, dico davvero! Mi trovo a Maui con il ruggito dell?Oceano Pacifico che non manca di farsi ascoltare e mentre scrivo si odono distintamente i fragori delle onde che a due Km. di distanza si abbattono sulle rocce di Peahi (Jaws). Ieri sono uscito in windsurf in condizioni di vento ed onde eccellenti tanto che ho terminato la session illuminato dal pallido plenilunio! Ieri il trade wind si è preso un ?day off? e cosa mi sono inventato? Un bel test di due gioiellini orientati al new style ma?..in condizioni light dead onshore wind a Kihei! Parlo della Cabrinha Custom 144 e del cabrinha Switchblade 14, tutti rigorosamente 2009! Lo spot si trova davanti ad uno splendido resort, il Maui Sunset, in pratica si arma su uno stupendo tappeto di erba tagliata all?inglese con palme altissime che rendono la visione del luogo davvero meravigliosa. Inutile dire che si tratta di un luogo riservato ad esperti, il vento estremamente rafficato, la presenza di queste palme e l?assenza di attrito dell?erba (non è la sabbia?) in caso di trazioni incontrollate rende l?ingresso in acqua davvero problematico. Quando poi, come oggi, il vento è dead onshore beh, ragazzi forse bisogna essere matti per scegliere il Maui Sunset come area di lancio! Ma veniamo alle attrezzature. La costruzione è top notch! Della tavola colpiscono soprattutto la generosa curva scoop roker ed i ?semibindings? assolutamente comodi. La ?pinnatura? non eccezionale e la predetta curva parlano chiaro non è una tavola dedicata espressamente al light wind ma per un peso leggero dotato di buona tecnica ed un?ala potente il limite inferiore dei 9/10 nodi può essere raggiunto. Lo Switch 14 2009 presenta quale innovazione maggiore l?adozione dell?Intelligent Depower System (IDS), in pratica è come avere la quinta linea?.senza averla. La barra è completamente ridisegnata ed i due terminali sono rivestiti completamente da una morbidissima EVA. Una volta alzata l?ala osservo le palme e?cavolo se va male e non muoio per le ferite mi uccide Pete, i materiali provengono dallo shop che si trova giusto sotto il suo ufficio! Entro in acqua, il vento subisce cali assurdi ed altrettanto assurdi incrementi, chi è pratico della kite beach di Porto Pollo può capirmi ma qui il vento è onshore e la partenza avviene con l?ala che sfiora le palme giusto poste accanto al bagnasciuga. Ok, potenzio l?ala e parto, da subito sono costretto a ?caramellare? (quanto è brutto questo termine!) anche se riesco a bolinare discretamente. Ma è il bordo di ritorno a pormi problemi, il vento ora è inferiore agli otto nodi e per sopravvivere devo muovere l?ala che peraltro, nonostante la misura (?un 14!), si dimostra estremamente reattiva. Scado di una trentina di metri ma poi il vento diventa sempre più costante nella base tanto che risalire diventa un gioco da ragazzi. Quanto alla tavola i Sync Bindings riescono nell?impresa di rendere morbida una tavola assolutamente orientata al new style, rigida e dal pop esagerato. Devo dire che una sensazione di assoluta connessione alla tavola l?avevo provata molti anni fa con i bindings integrali da wakeboard. Il risultato è non solo quello di un confort assoluto ma anche quello di avere la ?custom? letteralmente incollata ai piedi. Inutile dire che se si vuole provare qualche board off, beh?.ciò è semplicemente impensabile!

Il giorno dopo la mia determinazione viene premiata nuovamente. Questa volta esco ancora una volta da solo a pochi Km. di distanza da Maalea, sempre sulla Maui South Shore. Il vento è onshore ma con punte ben oltre i 20 nodi e così per la soprainvelatura tranne qualche railey mi sgancio raramente. L?ala, nonostante lavori nel limite superiore si dimostra ancora una volta stabilissima, morbida e dall?hang time esagerato. I kite loop risultano radicali ma la confidenza che ispira lo Switch è tale da suggerirmi di sciorinarne a ripetizione, compresi i down kite loop front inverted 180. Lo Switch durante l?esecuzione di manovre hooked reagisce in modo prevedibile e mai si ha la sensazione di trovarsi fuori controllo. La tavola mostra tutto il suo carattere aggressivo ed anche in questo caso sempre nel pieno controllo. Ho come l?impressione che la Custom renda comodi gli atterraggi più difficili e non posso non collegare tale aspetto con la presenza dei Sync bindings. Insomma per un rider alla ricerca di un quiver adatto al new style ed all?old style l?accoppiata Switch/Custom 2009 risulta davvero eccezionale. Provare per credere. Un saluto a tutti da Maui! Aloha and Godspeed.

Carlo Stefanini

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