9 Ottobre 2012

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IL LIBRO: Kitesurf volare sulle onde

di: Redazione Kitesurfing

l nuovo libro di Lucilla Aglioti “Kitesurf. VOLARE SULLE ONDE”


Volare a pelo d’acqua trainati da un aquilone è questa la sensazione unica a cui l’autrice Lucilla Aglioti si è ispirata per trasmettere ai lettori le incredibili emozioni che questo sport regala e incuriosire chi desidera avvicinarsi in totale sicurezza.


“Volare sulle onde” è allo stesso tempo il più completo manuale di kitesurf pubblicato in italiano ed una guida divertente verso le dieci destinazioni più ambite e ricercate da ogni kiter. E’ un testo ricco di foto ma soprattutto un libro di facile fruibilità perché tratteggiato da illustrazioni, disegni e spiegazioni; partendo dall’origine storica sul volo degli aquiloni nell’antichità usati per comunicare con le divinità, in “Volare sulle onde” troverete cenni su meteorologia, cambi di maree, conoscenza dello stato del cielo e del mare, descrizione di pericoli e insidie da evitare quando si arriva in una nuova spiaggia, l’evoluzione dell’attrezzatura negli ultimi anni e le norme di sicurezza per divertirsi senza incorrere in spiacevoli incidenti.
Se la prima parte è dedicata alla conquista dei primi bordi di bolina fino all’ebbrezza dei primi salti, la seconda invece è incentrata sui viaggi attraverso il globo alla ricerca di nuovi spot ventosi.
Tutto questo perché chi ama il kitesurf vuole praticarlo tutto l’anno e quando da noi le temperature diventano rigide nei mesi invernali sono in tanti a scegliere di viaggiare in zone più calde a latitudini più basse, battute da venti costanti.
E allora torna la voglia di inseguire i due elementi che più di tutti caratterizzano la filosofia di un kiter, il vento e le onde. Sono proprio l’aria e l’acqua, che rappresentano la vera dimensione di un surfista e fanno di un “kiter una persona in grado di restare sospesa tra cielo e mare, di volare sull’acqua”.
L’autrice descrive con dovizia di particolari le connotazioni delle diverse destinazioni dalle più vicine ideali per imparare come l’alto Salento in Puglia o il nord della Sardegna, passando per destinazioni a medio raggio come la laguna di Dakhla a sud del Marocco nel Western Sahara o Lanzarote, l’isola delle Canarie in oceano Atlantico, o l’Egitto, fino alla scoperta di secret spot più lontani e avventurosi come il Senegal, il Venezuela la Nuova Zelanda, il Kenya. Nella stesura dell’opera quindi si percepisce il gusto del vagabondare ma allo stesso tempo si ricevono informazioni indispensabili sulla quantità e qualità del vento incontrata in ogni spot, così come gli imprevisti che spesso capitano proprio quando ci si trova nel punto più lontano da casa; e ancora suggerimenti su come e dove risolvere i problemi nell’emergenza senza rovinarsi la vacanza. “Kitesurf. Volare sulle onde” rappresenta per l’autrice l’epilogo di un percorso iniziato nel 2002 quando in seguito ad un brutto incidente nel 2004 fu costretta a fermarsi per oltre due anni per poi tornare vincente sulle onde, sia come atleta sia come istruttrice.

A partire da questo nuovo quadriennio olimpico il nostro sport è stato inglobato nella Federazione Italiana Vela e questo ha fatto di noi una nuova realtà. Riconosciuto come nuova classe olimpica il kiteboarding farà infatti il suo esordio ai prossimi Giochi di Rio de Janeiro nel 2016 nella specialità del course race.
Infine Lucilla Aglioti nella sua opera descrive cosa vuol dire secondo lei oggi essere un kiter, qual è lo stile di vita che questo sport stimola nei giovani e meno giovani. “Pur essendo uno sport individuale – dice Lucilla – ci ritroviamo infatti soli con il vento, la tavola ed un aquilone da trazione in mezzo al mare – credo che il nostro sport come o più di altri, rafforza tantissimo il senso della comunità e di appartenenza, ogni volta che mi son trovata in difficoltà ho sempre avuto qualcuno vicino pronto ad aiutarmi”.
L’importanza di essere sempre in compagnia al largo o in spiaggia e di sfrecciare e saltare sull’acqua fa di questo sport un inno all’unione e alla forza.
“Essere un kiter oggi per me e’ – continua l’autrice – è diventata una religione, una ragione di vita da diffondere e divulgare ai neofiti, è il modo migliore per stringere amicizie e rafforzare quella solidarietà che solo chi vive il mare sa trasmettere.
Ma ancora, essere un kiter vuol dire innanzitutto seguire costantemente l’evoluzione meteo, a meno che non si ha la fortuna di vivere vicino alla spiaggia e di saggiare personalmente l’arrivo e la qualità del vento o lo stato del mare, un buon kiter è sempre aggiornato dai siti web sull’arrivo di vento termico o di una perturbazione. Questo libro vuole essere quindi anche lo spunto per migliorare e capire qual è l’atteggiamento da tenere nell’home spot o quali insidie o pericoli può nascondere un secret spot.
“Raggiungere e surfare tutti gli spot del mondo è impossibile – afferma l’Aglioti – ma l’idea di girare il pianeta con chi ha la stessa passione, sapere di poter contare sempre su qualcuno in caso di imprevisto, resta il miglior segreto per conservare intatto quel sapore di libertà che in fondo un po’ tutti, anche senza essere surfisti, si augurano di poter vivere almeno una volta nella vita”.
“Volare sulle onde” ha infine l’ambizione di esplorare le tre specialità del kiteboarding con la relativa attrezzatura, dalle gare di Free style, salti ed evoluzioni acrobatiche, al Wave, praticato con tavole simili a quelle del surf da onda per solcare onde di grandi dimensioni, fino al Racing la disciplina più simile al mondo delle barche a vela che si svolge su un campo di regata delimitato da boe.
Divertirsi in sicurezza è questa la prima raccomandazione della scrittrice: “quando si ha a che fare con forze naturali più forti di noi non dobbiamo mai improvvisarci, non esistono kiter autodidatti o fai da te, è importante affidarsi sempre a scuole riconosciute e istruttori qualificati e soprattutto non avere fretta di imparare e partire”.
Il resto è solo pura armonia con il mare, Buon vento a tutti!

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Volare a pelo d’acqua trainati da un aquilone è questa la sensazione unica a cui l’autrice Lucilla Aglioti si è ispirata per trasmettere ai lettori le incredibili emozioni che questo sport regala e incuriosire chi desidera avvicinarsi in totale sicurezza.


“Volare sulle onde” è allo stesso tempo il più completo manuale di kitesurf pubblicato in italiano ed una guida divertente verso le dieci destinazioni più ambite e ricercate da ogni kiter. E’ un testo ricco di foto ma soprattutto un libro di facile fruibilità perché tratteggiato da illustrazioni, disegni e spiegazioni; partendo dall’origine storica sul volo degli aquiloni nell’antichità usati per comunicare con le divinità, in “Volare sulle onde” troverete cenni su meteorologia, cambi di maree, conoscenza dello stato del cielo e del mare, descrizione di pericoli e insidie da evitare quando si arriva in una nuova spiaggia, l’evoluzione dell’attrezzatura negli ultimi anni e le norme di sicurezza per divertirsi senza incorrere in spiacevoli incidenti.
Se la prima parte è dedicata alla conquista dei primi bordi di bolina fino all’ebbrezza dei primi salti, la seconda invece è incentrata sui viaggi attraverso il globo alla ricerca di nuovi spot ventosi.
Tutto questo perché chi ama il kitesurf vuole praticarlo tutto l’anno e quando da noi le temperature diventano rigide nei mesi invernali sono in tanti a scegliere di viaggiare in zone più calde a latitudini più basse, battute da venti costanti.
E allora torna la voglia di inseguire i due elementi che più di tutti caratterizzano la filosofia di un kiter, il vento e le onde. Sono proprio l’aria e l’acqua, che rappresentano la vera dimensione di un surfista e fanno di un “kiter una persona in grado di restare sospesa tra cielo e mare, di volare sull’acqua”.
L’autrice descrive con dovizia di particolari le connotazioni delle diverse destinazioni dalle più vicine ideali per imparare come l’alto Salento in Puglia o il nord della Sardegna, passando per destinazioni a medio raggio come la laguna di Dakhla a sud del Marocco nel Western Sahara o Lanzarote, l’isola delle Canarie in oceano Atlantico, o l’Egitto, fino alla scoperta di secret spot più lontani e avventurosi come il Senegal, il Venezuela la Nuova Zelanda, il Kenya. Nella stesura dell’opera quindi si percepisce il gusto del vagabondare ma allo stesso tempo si ricevono informazioni indispensabili sulla quantità e qualità del vento incontrata in ogni spot, così come gli imprevisti che spesso capitano proprio quando ci si trova nel punto più lontano da casa; e ancora suggerimenti su come e dove risolvere i problemi nell’emergenza senza rovinarsi la vacanza. “Kitesurf. Volare sulle onde” rappresenta per l’autrice l’epilogo di un percorso iniziato nel 2002 quando in seguito ad un brutto incidente nel 2004 fu costretta a fermarsi per oltre due anni per poi tornare vincente sulle onde, sia come atleta sia come istruttrice.

A partire da questo nuovo quadriennio olimpico il nostro sport è stato inglobato nella Federazione Italiana Vela e questo ha fatto di noi una nuova realtà. Riconosciuto come nuova classe olimpica il kiteboarding farà infatti il suo esordio ai prossimi Giochi di Rio de Janeiro nel 2016 nella specialità del course race.
Infine Lucilla Aglioti nella sua opera descrive cosa vuol dire secondo lei oggi essere un kiter, qual è lo stile di vita che questo sport stimola nei giovani e meno giovani. “Pur essendo uno sport individuale – dice Lucilla – ci ritroviamo infatti soli con il vento, la tavola ed un aquilone da trazione in mezzo al mare – credo che il nostro sport come o più di altri, rafforza tantissimo il senso della comunità e di appartenenza, ogni volta che mi son trovata in difficoltà ho sempre avuto qualcuno vicino pronto ad aiutarmi”.
L’importanza di essere sempre in compagnia al largo o in spiaggia e di sfrecciare e saltare sull’acqua fa di questo sport un inno all’unione e alla forza.
“Essere un kiter oggi per me e’ – continua l’autrice – è diventata una religione, una ragione di vita da diffondere e divulgare ai neofiti, è il modo migliore per stringere amicizie e rafforzare quella solidarietà che solo chi vive il mare sa trasmettere.
Ma ancora, essere un kiter vuol dire innanzitutto seguire costantemente l’evoluzione meteo, a meno che non si ha la fortuna di vivere vicino alla spiaggia e di saggiare personalmente l’arrivo e la qualità del vento o lo stato del mare, un buon kiter è sempre aggiornato dai siti web sull’arrivo di vento termico o di una perturbazione. Questo libro vuole essere quindi anche lo spunto per migliorare e capire qual è l’atteggiamento da tenere nell’home spot o quali insidie o pericoli può nascondere un secret spot.
“Raggiungere e surfare tutti gli spot del mondo è impossibile – afferma l’Aglioti – ma l’idea di girare il pianeta con chi ha la stessa passione, sapere di poter contare sempre su qualcuno in caso di imprevisto, resta il miglior segreto per conservare intatto quel sapore di libertà che in fondo un po’ tutti, anche senza essere surfisti, si augurano di poter vivere almeno una volta nella vita”.
“Volare sulle onde” ha infine l’ambizione di esplorare le tre specialità del kiteboarding con la relativa attrezzatura, dalle gare di Free style, salti ed evoluzioni acrobatiche, al Wave, praticato con tavole simili a quelle del surf da onda per solcare onde di grandi dimensioni, fino al Racing la disciplina più simile al mondo delle barche a vela che si svolge su un campo di regata delimitato da boe.
Divertirsi in sicurezza è questa la prima raccomandazione della scrittrice: “quando si ha a che fare con forze naturali più forti di noi non dobbiamo mai improvvisarci, non esistono kiter autodidatti o fai da te, è importante affidarsi sempre a scuole riconosciute e istruttori qualificati e soprattutto non avere fretta di imparare e partire”.
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