5 Aprile 2011

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Francisco Porcella ITVW

di: Redazione Kitesurfing

Due giorni fa, Francisco si preparava a una giornata qualunque nella sua vita quotidiana a Maui, quando ha saputo di essere entrato nelle nomination del Billabong XXL, diventando così il primo surfista italiano ad essere accettato a un contest così prestigioso. Non era un pesce d’aprile!

Francisco è stato scelto tra decine di big wave riders che quest’inverno si sono consumati sulle onde di Jaws. Questa volta si parla di bombe vere e noi di Surfcorner.it abbiamo subito contattato Francisco per sapere come ha accolto la notizia.

Quando siamo riusciti a metterci in contatto con lui, era appena rientrato da una session con Clay Marzo in un secret di Maui dove una sinistra tubolare e incazzosa rompe davanti a delle rocce…. Non ci ha voluto dire altro, se non rispondere alle domande qui sotto.

Già qualche mese fa avevamo accolto la notizia che le tue foto erano state accettate per essere vagliate dalla giuria dell’XXL, ma la nomination è qualcosa che va ben oltre ed è motivo d’orgoglio non solo per noi ma soprattutto per te. Come hai accolto la notizia?

E’ stato un momento bellissimo! Stavo portando il cane e la mia ragazza in una cascata nella giungla, quando tutto ad un tratto mi chiama il fotografo Mike Neal e mi dice “congratulazioni sei dentro le nomination!” Io contentissimo salgo la cascata e mi tuffo. Esser il primo Italiano nelle nomination e l’unico scelto dalle mareggiate di Jaws di quest’inverno.. e’ un onore! Conferma che se vuoi veramente qualcosa nella vita e dai il tuo massimo, prima o poi i tuoi sogni  si avverano.

Essere entrato in nomination era un obiettivo che ti eri prefissato o è successo tutto in modo casuale? Nel senso, è qualcosa per cui ti sei sempre allenato nel corso di questi anni oppure surfare onde così grosse è qualcosa che fa parte della quotidianità di ogni surfista che vive alle Hawaii?

Ho sempre voluto surfare onde grosse, da quando eravamo piccolini era un nostro sogno cavalcare l’onda di Jaws e sentire l’adrenalina che solo posti di questo calibro ti possono offrire. Oramai sono 5 anni che mi alleno e mi preparo per ogni mareggiata grossa. Da 3 anni uso la mia moto d’acqua col mio tow-partner Kai Katchadourian, ed è stato questo ultimo inverno dove mi son sentito pronto a fare il “Paddle in” a Jaws con il mio 9’6” gun, che e’ piccolo confronto ai 10’5” che usano Shane Dorian, Greg Long, Danilo (Couto, ndr) e Mark Healey.
Certo, vivendo alle Hawaii prima o poi finisci per misurarti su onde di una certa taglia. Sicuramente non e’ da tutti surfare su onde grosse come Jaws, ci sono tanti outer reef piu’ tranquilli, e infatti lo vedi subito quando qualcuno surfa un’onda a Jaws, chi sa surfare e chi non dovrebbe neanche esser la fuori.


Ti alleni in modo specifico per surfare questo tipo di onde?

Prima di tutto, come ogni sport piu’ tempo hai sulla tavola su onde grosse, piu’ ti senti in controllo nelle diverse situazioni… (anche lo snowboard aiuta). Ovviamente l’apnea subacquea e’ un grosso allenamento, non solo il tempo sott’acqua ma anche sotto sforzo come rock running (corsa con roccia).
Poi facciamo anche apnea negativa, fatta solo in piscina con un amico che ti segue (dove rilasci tutto il fiato e nuoti un paio di vasche), questo allenamento ti prepara alla situazione di pochissimo ossigeno nel corpo e ti allena la mente a rimanere piu’ o meno  in controllo. Tutte situazioni che possono succedere sulle grandi frullate su onde grosse.
Anche l’allenamento in palestra e’ importantissimo vuoi esser al massimo della tua forza in ogni punto del tuo corpo.

Ultimamente si è notato un incremento di surfisti molto giovani sulle onde grosse, è una tendenza di dove sta andando il surf?

Tanti di questi giovani son figli di grandi surfisti, per esempio Taylor Larronde figlio del big wave surfer Michelle Larronde, Chaz Kinoshita figlio di Matt Kinoshita shaper. Hanno tutti iniziato a surfare da molto piccoli, la passione delle onde grosse scorre nel sangue.

Di solito siamo abituati a vedere il surfista sull’onda, e da quella foto ci facciamo un’idea. Ma la foto ci racconta solo una parte del tutto… Per chi non ha mai assistito dal vivo a una session a Jaws puoi dirci cos’è che non vediamo attraverso le foto?

Il rumore dell’onda quando frange vicino a te e’ speciale, così forte che sembra un tuono mischiato con una grande cascata.
Ci son giorni quando rompe, che il posto diventa un circo, tanti dei famosi Big Wave rider sono in acqua allo stesso tempo, ci sono due o tre elicotteri, aereoplanini che sorvolano dall’alto, cinque sei barche appostate con videografi e fotografi, migliaia di spettatori sulla collina e 30 moto d’acqua che battagliano per le onde… tutti vogliono cavalcare le onde piu’ grandi della loro vita, ma a volte Jaws punisce e ti butta sulle roccie con la moto d’acqua da buttare

 L’hanno scorso ha vinto un surfista tedesco…. se quest’anno fosse il turno dell’Italia, cosa cambierebbe nella tua vita? Ritieni che si aprirebbero nuove prospettive per la tua carriera surfistica?

Spero proprio di si! Se non quest’anno c’e’ sempre l’anno prossimo. Voglio continuare a fare paddle in su onde grandi, voglio girare il mondo seguendo le perturbazioni e beccando i tubi piu’ grandi di questo pianeta. Voglio rappresentare l’Italia e marchiare il mio nome nel mondo del Big Wave Surfing! Magari pian piano entrare a far parte del Big Wave World Tour. Sento che questo e’ il mio momento, amo anche le onde normali e sono molto competitivo, vorrei poter rappresentare l’Italia anche agli ISA games. Diciamo che ho bisogno di trovare degli sponsor grossi che mi supportino adeguatamente, perche’ potrei fare molto di piu’!

Come ti prepari alla premiazione del 29 aprile?

Arrivo a San Francisco la mattina presto del 29 e scendero’ giu’ col mio amico Kai, pronti per una grande serata in camicino! Non vedo l’ora di rappresentare l’Italia per la prima volta nella storia del Billabong XXL BIG WAVE AWARDS!!!

C’è qualcuno che vuoi ringraziare e a cui sei grato per il supporto che ti ha dato finora?

Ringrazio la mia famiglia che ha creduto in me sin dall’inizio, il mio amico e tow-partner Kai Katchadourian. Un grosso ringraziamento va ai miei sponsor che mi hanno dato la possibilita’ di girare il mondo tutti questi anni, cominciando da Cesare e Gianni di 99 Custom boards, Tomas di Simmer Style, Gabriele di Surfactivity, Dakine e Vans. Voglio anche ringraziare la palestra Upcountry Fitness che mi ha aiutato moltissimo, e tutti i miei amici che mi supportano da Maui alla Sardegna e in giro per il mondo.

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Francisco è stato scelto tra decine di big wave riders che quest’inverno si sono consumati sulle onde di Jaws. Questa volta si parla di bombe vere e noi di Surfcorner.it abbiamo subito contattato Francisco per sapere come ha accolto la notizia.

Quando siamo riusciti a metterci in contatto con lui, era appena rientrato da una session con Clay Marzo in un secret di Maui dove una sinistra tubolare e incazzosa rompe davanti a delle rocce…. Non ci ha voluto dire altro, se non rispondere alle domande qui sotto.

Già qualche mese fa avevamo accolto la notizia che le tue foto erano state accettate per essere vagliate dalla giuria dell’XXL, ma la nomination è qualcosa che va ben oltre ed è motivo d’orgoglio non solo per noi ma soprattutto per te. Come hai accolto la notizia?

E’ stato un momento bellissimo! Stavo portando il cane e la mia ragazza in una cascata nella giungla, quando tutto ad un tratto mi chiama il fotografo Mike Neal e mi dice “congratulazioni sei dentro le nomination!” Io contentissimo salgo la cascata e mi tuffo. Esser il primo Italiano nelle nomination e l’unico scelto dalle mareggiate di Jaws di quest’inverno.. e’ un onore! Conferma che se vuoi veramente qualcosa nella vita e dai il tuo massimo, prima o poi i tuoi sogni  si avverano.

Essere entrato in nomination era un obiettivo che ti eri prefissato o è successo tutto in modo casuale? Nel senso, è qualcosa per cui ti sei sempre allenato nel corso di questi anni oppure surfare onde così grosse è qualcosa che fa parte della quotidianità di ogni surfista che vive alle Hawaii?

Ho sempre voluto surfare onde grosse, da quando eravamo piccolini era un nostro sogno cavalcare l’onda di Jaws e sentire l’adrenalina che solo posti di questo calibro ti possono offrire. Oramai sono 5 anni che mi alleno e mi preparo per ogni mareggiata grossa. Da 3 anni uso la mia moto d’acqua col mio tow-partner Kai Katchadourian, ed è stato questo ultimo inverno dove mi son sentito pronto a fare il “Paddle in” a Jaws con il mio 9’6” gun, che e’ piccolo confronto ai 10’5” che usano Shane Dorian, Greg Long, Danilo (Couto, ndr) e Mark Healey.
Certo, vivendo alle Hawaii prima o poi finisci per misurarti su onde di una certa taglia. Sicuramente non e’ da tutti surfare su onde grosse come Jaws, ci sono tanti outer reef piu’ tranquilli, e infatti lo vedi subito quando qualcuno surfa un’onda a Jaws, chi sa surfare e chi non dovrebbe neanche esser la fuori.


Ti alleni in modo specifico per surfare questo tipo di onde?

Prima di tutto, come ogni sport piu’ tempo hai sulla tavola su onde grosse, piu’ ti senti in controllo nelle diverse situazioni… (anche lo snowboard aiuta). Ovviamente l’apnea subacquea e’ un grosso allenamento, non solo il tempo sott’acqua ma anche sotto sforzo come rock running (corsa con roccia).
Poi facciamo anche apnea negativa, fatta solo in piscina con un amico che ti segue (dove rilasci tutto il fiato e nuoti un paio di vasche), questo allenamento ti prepara alla situazione di pochissimo ossigeno nel corpo e ti allena la mente a rimanere piu’ o meno  in controllo. Tutte situazioni che possono succedere sulle grandi frullate su onde grosse.
Anche l’allenamento in palestra e’ importantissimo vuoi esser al massimo della tua forza in ogni punto del tuo corpo.

Ultimamente si è notato un incremento di surfisti molto giovani sulle onde grosse, è una tendenza di dove sta andando il surf?

Tanti di questi giovani son figli di grandi surfisti, per esempio Taylor Larronde figlio del big wave surfer Michelle Larronde, Chaz Kinoshita figlio di Matt Kinoshita shaper. Hanno tutti iniziato a surfare da molto piccoli, la passione delle onde grosse scorre nel sangue.

Di solito siamo abituati a vedere il surfista sull’onda, e da quella foto ci facciamo un’idea. Ma la foto ci racconta solo una parte del tutto… Per chi non ha mai assistito dal vivo a una session a Jaws puoi dirci cos’è che non vediamo attraverso le foto?

Il rumore dell’onda quando frange vicino a te e’ speciale, così forte che sembra un tuono mischiato con una grande cascata.
Ci son giorni quando rompe, che il posto diventa un circo, tanti dei famosi Big Wave rider sono in acqua allo stesso tempo, ci sono due o tre elicotteri, aereoplanini che sorvolano dall’alto, cinque sei barche appostate con videografi e fotografi, migliaia di spettatori sulla collina e 30 moto d’acqua che battagliano per le onde… tutti vogliono cavalcare le onde piu’ grandi della loro vita, ma a volte Jaws punisce e ti butta sulle roccie con la moto d’acqua da buttare

 L’hanno scorso ha vinto un surfista tedesco…. se quest’anno fosse il turno dell’Italia, cosa cambierebbe nella tua vita? Ritieni che si aprirebbero nuove prospettive per la tua carriera surfistica?

Spero proprio di si! Se non quest’anno c’e’ sempre l’anno prossimo. Voglio continuare a fare paddle in su onde grandi, voglio girare il mondo seguendo le perturbazioni e beccando i tubi piu’ grandi di questo pianeta. Voglio rappresentare l’Italia e marchiare il mio nome nel mondo del Big Wave Surfing! Magari pian piano entrare a far parte del Big Wave World Tour. Sento che questo e’ il mio momento, amo anche le onde normali e sono molto competitivo, vorrei poter rappresentare l’Italia anche agli ISA games. Diciamo che ho bisogno di trovare degli sponsor grossi che mi supportino adeguatamente, perche’ potrei fare molto di piu’!

Come ti prepari alla premiazione del 29 aprile?

Arrivo a San Francisco la mattina presto del 29 e scendero’ giu’ col mio amico Kai, pronti per una grande serata in camicino! Non vedo l’ora di rappresentare l’Italia per la prima volta nella storia del Billabong XXL BIG WAVE AWARDS!!!

C’è qualcuno che vuoi ringraziare e a cui sei grato per il supporto che ti ha dato finora?

Ringrazio la mia famiglia che ha creduto in me sin dall’inizio, il mio amico e tow-partner Kai Katchadourian. Un grosso ringraziamento va ai miei sponsor che mi hanno dato la possibilita’ di girare il mondo tutti questi anni, cominciando da Cesare e Gianni di 99 Custom boards, Tomas di Simmer Style, Gabriele di Surfactivity, Dakine e Vans. Voglio anche ringraziare la palestra Upcountry Fitness che mi ha aiutato moltissimo, e tutti i miei amici che mi supportano da Maui alla Sardegna e in giro per il mondo.

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