We Need To Talk: la salute mentale nello…
Il noto canale youtube di Dirty Habits che si dedica prevalentemente allo sport estremo rilascerà oggi 24 marzo 2023 al
24 Marzo 2023
10 Ottobre 2009
Testo scritto ed effettuato da Carlo Stefanini
Ciao a tutti. E così dopo oltre due anni il Flysurfer Speed 2 è stato sostituito dal nuovo modello, lo Speed 3. Sono ormai mesi che nei vari forums si parla di questo prodotto e la ragione di tale interesse è semplice: lo Speed 2, in particolare il 19 nelle versioni Silberpfeil e De Luxe Edition ha realmente ridefinito i limiti della pratica del kiteboarding nel vento leggero portandoli a livelli ritenuti prima impensabili. L’enorme successo di queste ali ha fatto sì che la casa tedesca, senza bruciare le tappe, abbia impostato un serio programma di upgrade teso al miglioramento di alcune caratteristiche quali la reattività e la capacità di reggere maggiormente la soprainvelatura. In tale ambito l?ala freestyle della Flysurfer, lo Psycho 4 ha anticipato alcune caratteristiche che oggi ritroviamo nello Speed 3. Il timore dei praticanti sparsi in tutto il mondo, me compreso, era: come è possibile migliorare le capacità nei limiti superiori senza peggiorare in modo significativo il low end. In effetti se ci pensate bene si tratta di due qualità inversamente proporzionali, ci sono ali che detto in termini grossolani sventano moltissimo ma che nei limiti inferiori lavorano male e viceversa. Vedremo nel test se rispetto allo Speed 2 19 il low end è peggiorato. Ma esaminiamo meglio l?ala. Innanzi tutto partiamo dalla borsa. Il colore è nero con le scritte color bronzo. La versione De Luxe non vuole passare inosservata neanche con l?ala a riposo. La barra condivisa con la brand pump Core è la Infinity. Al momento l?untwist delle linee risulta quanto di più efficace sperimentato in un decennio. Dopo una rotazione basta tirare a sé il boma e?voilà, il gioco è fatto. Anche l?accessibilità del chicken loop per chi come me non possiede braccia lunghissime è piuttosto agevole. Lo Speed 3 a differenza del fratellino freestyle Psycho 4 ha la quinta linea cieca. Tirando lo sgancio la barra scorre lungo una terza front line, non connessa alla canopy, depotenziando totalmente l?ala. Nello Psycho 4 invece questa linea raggiunge l?ala al centro. Assolutamente obbligatorio montare sul 19 le estensioni da sei metri che in aggiunta ai ventuno metri di linee ordinarie portano il totale a ventisette. In condizioni ULW (ultra light wind) queste estensioni fanno realmente la differenza senza penalizzare in misura significativa la manovrabilità. Passiamo ad esaminare l?ala. In una sola parola splendida. La brand tedesca ha conferito alla De Luxe Edition una accattivante colorazione fatta di bronzo, nero e bianco con il bellissimo logo Flysurfer bene in evidenza. E un ala vanitosa? e non fa nulla per nasconderlo. Personalmente ritengo sia la più bella in circolazione. L Aspect Ratio, rispetto allo Speed 2 è più elevato e di conseguenza l allungamento maggiore. La chiusura sul bordo superiore per la fuoriuscita dell aria è ora stata sostituita da due bocchette di velcro poste simmetricamente al centro sul bordo di uscita. Quindi non esiste più il pericolo che la sabbia molto fine e l?ossido rovini la chiusura od il cursore come nello Speed 2. Le briglie sono più corte e con linee di diametro maggiore anche per evitare fenomeni di twist. In effetti la preparazione dell’ala per il lancio è molto più rapida che nello Speed 2 19. Ricordo che la versione DLX si caratterizza per un tessuto leggerissimo, il meglio che offre il mercato, questo accresce notevolmente le capacità di sopravvivenza nel vento debole. In effetti ad occhio e croce il 19 DLX pesa come un pump 12, non solo, occupa lo stesso spazio quando è piegato! Prima di passare al test preciso che lo Speed 3 è un cassoni a celle chiuse capace di ripartire (normalmente od in reverse) dall?acqua anche con poca aria. L?importante è studiare attentamente il manuale di uso e manutenzione. Condizioni dei vari test:
-ala dotata delle prolunghe da sei metri
-Tavole: Flyboards Flydoor L 2009 (164X46,5), SS Glide 2009 (149X46,5) , Flyradical L (139X43), Surfboard Jimmy Lewis 6,2
– peso rider, 70 Kg.;
– vento, 5/15 nodi side, side on, costante, rafficato;
– mure, starboard, portack;
– mare, calmo, chop medio sotto costa molto alto al largo, onda 1 Mt..
Testo scritto ed effettuato da Carlo Stefanini
Ciao a tutti. E così dopo oltre due anni il Flysurfer Speed 2 è stato sostituito dal nuovo modello, lo Speed 3. Sono ormai mesi che nei vari forums si parla di questo prodotto e la ragione di tale interesse è semplice: lo Speed 2, in particolare il 19 nelle versioni Silberpfeil e De Luxe Edition ha realmente ridefinito i limiti della pratica del kiteboarding nel vento leggero portandoli a livelli ritenuti prima impensabili. L’enorme successo di queste ali ha fatto sì che la casa tedesca, senza bruciare le tappe, abbia impostato un serio programma di upgrade teso al miglioramento di alcune caratteristiche quali la reattività e la capacità di reggere maggiormente la soprainvelatura. In tale ambito l?ala freestyle della Flysurfer, lo Psycho 4 ha anticipato alcune caratteristiche che oggi ritroviamo nello Speed 3. Il timore dei praticanti sparsi in tutto il mondo, me compreso, era: come è possibile migliorare le capacità nei limiti superiori senza peggiorare in modo significativo il low end. In effetti se ci pensate bene si tratta di due qualità inversamente proporzionali, ci sono ali che detto in termini grossolani sventano moltissimo ma che nei limiti inferiori lavorano male e viceversa. Vedremo nel test se rispetto allo Speed 2 19 il low end è peggiorato. Ma esaminiamo meglio l?ala. Innanzi tutto partiamo dalla borsa. Il colore è nero con le scritte color bronzo. La versione De Luxe non vuole passare inosservata neanche con l?ala a riposo. La barra condivisa con la brand pump Core è la Infinity. Al momento l?untwist delle linee risulta quanto di più efficace sperimentato in un decennio. Dopo una rotazione basta tirare a sé il boma e?voilà, il gioco è fatto. Anche l?accessibilità del chicken loop per chi come me non possiede braccia lunghissime è piuttosto agevole. Lo Speed 3 a differenza del fratellino freestyle Psycho 4 ha la quinta linea cieca. Tirando lo sgancio la barra scorre lungo una terza front line, non connessa alla canopy, depotenziando totalmente l?ala. Nello Psycho 4 invece questa linea raggiunge l?ala al centro. Assolutamente obbligatorio montare sul 19 le estensioni da sei metri che in aggiunta ai ventuno metri di linee ordinarie portano il totale a ventisette. In condizioni ULW (ultra light wind) queste estensioni fanno realmente la differenza senza penalizzare in misura significativa la manovrabilità. Passiamo ad esaminare l?ala. In una sola parola splendida. La brand tedesca ha conferito alla De Luxe Edition una accattivante colorazione fatta di bronzo, nero e bianco con il bellissimo logo Flysurfer bene in evidenza. E un ala vanitosa? e non fa nulla per nasconderlo. Personalmente ritengo sia la più bella in circolazione. L Aspect Ratio, rispetto allo Speed 2 è più elevato e di conseguenza l allungamento maggiore. La chiusura sul bordo superiore per la fuoriuscita dell aria è ora stata sostituita da due bocchette di velcro poste simmetricamente al centro sul bordo di uscita. Quindi non esiste più il pericolo che la sabbia molto fine e l?ossido rovini la chiusura od il cursore come nello Speed 2. Le briglie sono più corte e con linee di diametro maggiore anche per evitare fenomeni di twist. In effetti la preparazione dell’ala per il lancio è molto più rapida che nello Speed 2 19. Ricordo che la versione DLX si caratterizza per un tessuto leggerissimo, il meglio che offre il mercato, questo accresce notevolmente le capacità di sopravvivenza nel vento debole. In effetti ad occhio e croce il 19 DLX pesa come un pump 12, non solo, occupa lo stesso spazio quando è piegato! Prima di passare al test preciso che lo Speed 3 è un cassoni a celle chiuse capace di ripartire (normalmente od in reverse) dall?acqua anche con poca aria. L?importante è studiare attentamente il manuale di uso e manutenzione. Condizioni dei vari test:
-ala dotata delle prolunghe da sei metri
-Tavole: Flyboards Flydoor L 2009 (164X46,5), SS Glide 2009 (149X46,5) , Flyradical L (139X43), Surfboard Jimmy Lewis 6,2
– peso rider, 70 Kg.;
– vento, 5/15 nodi side, side on, costante, rafficato;
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