19 Novembre 2010

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Il futuro del surf in piscina parola di Kelly Slater

di: Redazione Kitesurfing

Il futuro del surf…….in piscina

Le piscine in grado di creare onde artificiali, le wave pools, sono il futuro del surf. Non l’abbiamo detto noi ma Kelly Slater… e se lo dice lui che di solito trasforma in oro tutto quel che tocca c’è da rifletterci sopra.


Quel geniaccio visionario di Slater, intervistato da Surfing Magazine, ha esposto le sue convinzioni affermando che le surf pools permetteranno di risparmiare tempo e surfare di più.

La sua opinione di basa su dati scientifici e lo ha dimostrato con un esempio eloquente: “In un surf trip alle Mentawai – ha detto – in un’ora di surf riesci a prendere 6 o 7 onde. In un’ora quindi puoi surfare al massimo un minuto (considerando ottimisticamente 10 secondi per ogni surfata). In un giorno quindi cinque minuti di surf, o circa 50 minuti di surf in 10 giorni di boat trip. Potendo farlo, quindi, chi non andrebbe a surfare vicino a casa per un’ora al giorno per cinque minuti di buone onde, ogni volta che si vuole?” ha concluso Slater.
Questo è il motivo per cui Slater sostiene che una piscina ben fatta rappresenta il futuro, nonostante i surfisti continuino a cercare l’esperienza naturale del surf nell’acqua del mare.

Le piscine nei water sport non sono niente di nuovo. Ce ne sono state di successo nel windsurf (con i campionati indoor) e ci sono e sono stati grossi progetti anche di piscine per il surf, alcuni anche finiti male, come un precedente progetto a Londra bloccato per il fallimento degli investitori. Ora un nuovo progetto londinese sarebbe attualmente in studio.

C’è di più! Sembra che lo stesso Slater abbia un progetto in mente, legato al mondo delle onde artificiali, progetto già ribattezzato come Kelly Slater Artificial Wave Company Project, il quale avrebbe il potenziale di cambiare il surf.

Secondo questo progetto, Slater insieme al capo di Quiksilver Bob McKnight e all’Università del Sud della California avrebbero sviluppato una tecnologia che produce un’onda artificiale perfetta e circolare. La piscina disegnata per l’occasione sarebbe larga 165 metri. Un progetto di questo tipo permetterebbe al surf di acquisire il potenziale per entrare nei Giochi Olimpici e anche di sfociare in un tour professionistico disputato su onde artificiali.

L’idea è molto simile a quella lanciata da Webber Wave Pools, secondo la quale le onde create artificialmente romperebbero girando intorno ad un’isola, così da avere almeno 5 onde surfabili contemporaneamente e praticamente senza fine.

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Questo è il motivo per cui Slater sostiene che una piscina ben fatta rappresenta il futuro, nonostante i surfisti continuino a cercare l’esperienza naturale del surf nell’acqua del mare.

Le piscine nei water sport non sono niente di nuovo. Ce ne sono state di successo nel windsurf (con i campionati indoor) e ci sono e sono stati grossi progetti anche di piscine per il surf, alcuni anche finiti male, come un precedente progetto a Londra bloccato per il fallimento degli investitori. Ora un nuovo progetto londinese sarebbe attualmente in studio.

C’è di più! Sembra che lo stesso Slater abbia un progetto in mente, legato al mondo delle onde artificiali, progetto già ribattezzato come Kelly Slater Artificial Wave Company Project, il quale avrebbe il potenziale di cambiare il surf.

Secondo questo progetto, Slater insieme al capo di Quiksilver Bob McKnight e all’Università del Sud della California avrebbero sviluppato una tecnologia che produce un’onda artificiale perfetta e circolare. La piscina disegnata per l’occasione sarebbe larga 165 metri. Un progetto di questo tipo permetterebbe al surf di acquisire il potenziale per entrare nei Giochi Olimpici e anche di sfociare in un tour professionistico disputato su onde artificiali.

L’idea è molto simile a quella lanciata da Webber Wave Pools, secondo la quale le onde create artificialmente romperebbero girando intorno ad un’isola, così da avere almeno 5 onde surfabili contemporaneamente e praticamente senza fine.

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