8 Febbraio 2019

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KITECAMP WATAMU l’Experience di Marisa Tortorella

di: Kitesurfing Editorial Team

L’ESPERIENZA VIAGGIO DI UNA KITEGIRL

Dopo uno dei nostri kitecamp, la nostra amica Marisa Tortorella ci racconterà della sua esperienza di viaggio in Kenya- Watamu, una meta molto ambita da noi kiters, dall’incredibile fascino e bellezza.

Mi chiamo Marisa Tortorella (ho 50 anni) e pratico kitesurf da due, il mio home spot è ‘Pane e Pomodoro’ a Bari e che faccio parte dei “Kitesurf Locals Team Bari Pane e Pomodoro”. Oggi vi racconterò del mio ultimo kitetrip a Watamu, in Kenya

Viaggio/Transfert/attrezzatura
 

Il viaggio che ho intrapreso è stato abbastanza lungo,facendo parte di un kite trip organizzato, l’appuntamento con gli altri era per tutti a Roma.

Io sono di Bari, da lì ho preso un autobus per Roma Fiumicino dove avevo il volo (Ethiopian Airlines) con scalo ad Adis Abeba. Abbiamo preso poi un altro aereo da Adis Abeba a Mombasa ,non abbiamo pagato supplementi per il bagaglio XL , infatti ho viaggiato con la mia attrezzatura, portando una 10mt e una 7 mt.

Arrivati all’aeroporto ci aspettavano già per il transfert da Mombasa al nostro Resort il “Jaracanda Beach Resort” che sorge su una spiaggia bianca all’interno di un parco marino di circa 10 km fra Watamu e Malindi.

Arrivati al resort il paesaggio è stato spettacolare con le palme che muovevano le loro fronde vigorose, il mare dal colore verde smeraldo sullo sfondo di una sabbia bianchissima. Ero in paradiso.

Nonostante le 20 ore di viaggio, la stanchezza e i bagagli ancora da sistemare, non potevo non entrare in acqua per testare lo spot , quindi con alcuni ragazzi abbiamo deciso di trascinare le nostre kite bag fino alla kite beach, alla scuola di Francesco del Team di WATAMU KITEBOARDING che dista circa 600 mt dal nostro resort aiutati dai beach boys i quali per pochi euro ci hanno accompagnato, e cacciando solo un costume dalla valigia abbiamo montato e siamo entrati in acqua, acqua calda! Fantastica!

Partiamo e via! Abbiamo surfato per circa 2 ore prima di cedere ai bisogni del nostro corpo di riposarsi e mangiare qualcosa. Soddisfatta, avevo cominciato il mio kite camp!

I Kitecamp di KITESURFING.it TRAVEL

I Kite camp sono esperienze bellissime e indimenticabili! 

Quando non è organizzato dalla tua scuola, in genere non conosci gli altri partecipanti, quindi vieni aggiunto a questa chat dove ancora non conosci nessuno ma sai già , che quei nomi e quei volti avranno un ruolo importante nella vacanza e diventeranno tuoi amici.

Così è stato, Il gruppo era vario, oltre 25 paertecipanti dove le kiters erano 4, compresa me, che chissà perché , noi donne, facciamo fatica a formare gruppo tra noi, ma ero sicura che con il mio spirito ironico, avremmo formato una bella squadra.

Ho scoperto poi che quasi nessuno aveva fatto kite camp quindi non ne conoscevano le dinamiche.

Partendo dal mangiare insieme al ristorante al decidere insieme dove andare, quale spot raggiungere, quale di attrezzatura portare si è creato un grande legame fin da subito con tutti ,ascoltando le difficoltà l’uno e dell’altro e aiutandoci con consigli e incoraggiamenti nelle varie session in kite.


Lo Spot e la scuola
WATAMU KITEBOARDING 

La scuola kite è dotata di servizio di deposito attrezzatura con posto assegnato, una buona soluzione che ci ha evitato, (pagando solo 20 euro a settimana tariffa Kitecamp), di trasportare ogni giorno tutta l’attrezzatura tra resort e kite beach. 

Lo spot,è considerato uno dei più belli al mondo, sabbia bianca finissima, ideale per imparare in sicurezza e per perfezionare la propria tecnica di navigazione.

La stagione ideale va da metà dicembre a fine febbraio dove la direzione del vento è Nord/Nord Est con un’intensità media di 15-18 nodi che rinforza nel pomeriggio con il termico,ed arriva a 20 nodi e spesso regala ottimi calasole.

L’acqua è piatta e fuori dal reef, circa un miglio di distanza, c’è onda formata e liscia ma non adatta ad un vero e proprio wave riding, dove è consigliato surfare con almeno un altro rider in quanto essendo molto distante dalla spiaggia in caso di difficoltà può avvertire i soccorsi.

Da Aprile a fine luglio, c’è la stagione delle piogge, dove il vento latita cambiando successivamente verso Sud/Sud Est con intensità di oltre i 20 nodi di base tutti i giorni, con l’aria leggermente piùà fresca. Il periodo del vento inizia di solito a fine luglio fino a settembre, mentre da metà ottobre a metà dicembre potrebbe esserci la presenzadi vento tra gli 8 e i 14 nodi non costante e acqua piatta. Le vele consigliate per qual periodo vanno dalla 12 alla 16 metri 


Africa e le maree

Sveglia alle 7:00, guardo fuori e le palme si muovono già, va già abbastanza bene per montare , penso, ed aumenterà di sicuro, faccio colazione e mi avvio alla kite beach, non sono sola, con me Paolo e Luigi due kiters con cui ho legato da subito.

Giunti in spiaggia però, sorpresa! Non c’è il mare!!!!! Come non c’è il mare??? Il vento c’è e il mare no???????

Ci vuole poco che vengo attorniata da un gruppo di beach boys che parlano perfettamente italiano e ci spiegano che il fenomeno della bassa marea lì è particolarmente evidente, l’alta marea arriva ogni sei ore, quindi capisco che potrò surfare solo nel primo pomeriggio. 

Avevo sentito parlare del fenomeno delle maree, ma ero disposta a camminare per raggiungere l’acqua che a malapena si vedeva sulla linea dell’orizzonte, incamminandoci però ci siamo resi subito conto dell’impresa che era impossibile allora sempre accompagnati dai nostri inseparabili amici beach boys, ne abbiamo approfittato per fare una camminata tra i coralli, ci hanno permesso di tenere tra le mani uno splendido pesce palla, una stella marina di colore rosso sangue, e diverse specie di ricci di mare di cui una dai lunghi aculei velenosissimi.

Abbiamo fatto delle foto, ma nessuna tecnologia potrà mai rendere giustizia alla meraviglia che arriva agli occhi guardando questi paesaggi.

Rientrando ci siamo diretti alla kite beach per prepararci alla nostra sessione di kite.

Verso le 14:30 la marea è finalmente salita e noi eravamo già pronti con i nostri kite ad entrare in acqua.

La scuola offre incluso anche il servizio gonfiaggio e sgonfi aggio kite, una figata! 

In 10 minuti quindi,siamo già tutti in acqua, lycra e shorts, con le nostre protezioni 50+ sul viso, mani e gambe, il sole, infatti, non perdona e il vento non lo fa sentire mentre brucia la pelle, bisogna assolutamente proteggersi .

Io parto sempre con un obiettivo di progressione, determino che chiuderò un trick o una manovra, già carica ‘a palla’ di voglia di vento e adrenalina a go-go.

Cominciano le evoluzioni dei più esperti, il riscaldamento di quelli che non hanno potuto surfare da diverso tempo, i sorrisi incollati sul viso tra i paesaggi mozzafiato dell’africa kenyota.

Spot Sardegna 2

Un altro spot è nella zona detta Sardegna 2, per arrivarci, bisogna camminare durante la bassa marea con attrezzatura alla mano e kite già gonfio .


Una fine lingua di sabbia funge da contenitore di una piccola laguna,un bacino non molto esteso e profondo circa 40-50 cm, qui si può fare kite con acqua super flat e cristallina, ma non si può portare altro, perché poi arrivando l’alta marea ,tutto si copre di acqua.

Il cibo locale

L’Africa offre frutta e verdura e tanto pesce, tra le specialità locali riso cotto in acqua di cocco accompagnato da sughetto di polpo pescato fresco , pesce alla brace, con aragosta e gamberi, banani al forno. Io ho mangiato tanto mango, maracuja, papaya, banane pesce e verdure, quello di cui gli abitanti locali ,sonoormai stanchi, loro vorrebbero mangiare sempre polenta e fagioli! 

Altre attività

Tra le tante cose che i beach boys cercano di venderti ci sono i Safari, quello nella savana e il safari blu.

Il Safari nella savana richiedeva almeno due giorni e, anche se incuriosita dagli animali della savana, non era tra i miei obiettivi di viaggio ,perché avrei sottratto due giorni al kitesurf. 

Ho invece fatto il Safari blu perché occupava la mattina e si rientrava intorno alle 16:30 che era l’ora in cui quel giorno arrivava l’alta marea.

Il Safari blu mi ha portato tra i delfini, diversi branchi ci seguivano e c’erano anche dei cuccioli, poi abbiamo fatto snorkeling tra le meraviglie della barriera corallina e dei suoi pesci variopinti e per finire abbiamo visitato la zona delle mangrovie e apprezzato lo spettacolo di questi meravigliosi alberi che affondano le radici nel mare.

Il mal d’Africa

Questo kitecamp mi ha lasciato emozioni incredibili , parti con jeans invernali, calzini di lana, maglione e piumino lasciandoti alle spalle il frastuono della città, il lavoro d’ufficio, il traffico e il freddo e nello zainetto hai già pantaloncino, canotta, infradito ,che non vedi l’ora di tirare fuori.

Al rientro il viaggio è lungo ma sei soddisfatta dell’incredibile esperienza che hai vissuto.
La nostalgia comincia una settimana dopo quando la routine riprende ,tale e quale a quando eri partita, scarichi le foto e riguardi la pelle abbronzata , ti ritornano in mente tutte le emozioni del kite camp e ti risuonano ancora nella testa le voci dei beach boys con i loro canti e il loro:

“Pole Poleeeee! Hakuna Matataaaaaa!!”

letteralmente 

“Piano piano! Non c’è problema!!”

Un saluto a tutti da Marisa Tortorella, ci vediamo al prossimo Kitecamp in giro per iol mondo  https://www.facebook.com/marisa.tortorella.5

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KITECAMP WATAMU l’Experience di Marisa Tortorella

di: Kitesurfing Editorial Team

L’ESPERIENZA VIAGGIO DI UNA KITEGIRL

Dopo uno dei nostri kitecamp, la nostra amica Marisa Tortorella ci racconterà della sua esperienza di viaggio in Kenya- Watamu, una meta molto ambita da noi kiters, dall’incredibile fascino e bellezza.

Mi chiamo Marisa Tortorella (ho 50 anni) e pratico kitesurf da due, il mio home spot è ‘Pane e Pomodoro’ a Bari e che faccio parte dei “Kitesurf Locals Team Bari Pane e Pomodoro”. Oggi vi racconterò del mio ultimo kitetrip a Watamu, in Kenya

Viaggio/Transfert/attrezzatura
 

Il viaggio che ho intrapreso è stato abbastanza lungo,facendo parte di un kite trip organizzato, l’appuntamento con gli altri era per tutti a Roma.

Io sono di Bari, da lì ho preso un autobus per Roma Fiumicino dove avevo il volo (Ethiopian Airlines) con scalo ad Adis Abeba. Abbiamo preso poi un altro aereo da Adis Abeba a Mombasa ,non abbiamo pagato supplementi per il bagaglio XL , infatti ho viaggiato con la mia attrezzatura, portando una 10mt e una 7 mt.

Arrivati all’aeroporto ci aspettavano già per il transfert da Mombasa al nostro Resort il “Jaracanda Beach Resort” che sorge su una spiaggia bianca all’interno di un parco marino di circa 10 km fra Watamu e Malindi.

Arrivati al resort il paesaggio è stato spettacolare con le palme che muovevano le loro fronde vigorose, il mare dal colore verde smeraldo sullo sfondo di una sabbia bianchissima. Ero in paradiso.

Nonostante le 20 ore di viaggio, la stanchezza e i bagagli ancora da sistemare, non potevo non entrare in acqua per testare lo spot , quindi con alcuni ragazzi abbiamo deciso di trascinare le nostre kite bag fino alla kite beach, alla scuola di Francesco del Team di WATAMU KITEBOARDING che dista circa 600 mt dal nostro resort aiutati dai beach boys i quali per pochi euro ci hanno accompagnato, e cacciando solo un costume dalla valigia abbiamo montato e siamo entrati in acqua, acqua calda! Fantastica!

Partiamo e via! Abbiamo surfato per circa 2 ore prima di cedere ai bisogni del nostro corpo di riposarsi e mangiare qualcosa. Soddisfatta, avevo cominciato il mio kite camp!

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Quando non è organizzato dalla tua scuola, in genere non conosci gli altri partecipanti, quindi vieni aggiunto a questa chat dove ancora non conosci nessuno ma sai già , che quei nomi e quei volti avranno un ruolo importante nella vacanza e diventeranno tuoi amici.

Così è stato, Il gruppo era vario, oltre 25 paertecipanti dove le kiters erano 4, compresa me, che chissà perché , noi donne, facciamo fatica a formare gruppo tra noi, ma ero sicura che con il mio spirito ironico, avremmo formato una bella squadra.

Ho scoperto poi che quasi nessuno aveva fatto kite camp quindi non ne conoscevano le dinamiche.

Partendo dal mangiare insieme al ristorante al decidere insieme dove andare, quale spot raggiungere, quale di attrezzatura portare si è creato un grande legame fin da subito con tutti ,ascoltando le difficoltà l’uno e dell’altro e aiutandoci con consigli e incoraggiamenti nelle varie session in kite.


Lo Spot e la scuola
WATAMU KITEBOARDING 

La scuola kite è dotata di servizio di deposito attrezzatura con posto assegnato, una buona soluzione che ci ha evitato, (pagando solo 20 euro a settimana tariffa Kitecamp), di trasportare ogni giorno tutta l’attrezzatura tra resort e kite beach. 

Lo spot,è considerato uno dei più belli al mondo, sabbia bianca finissima, ideale per imparare in sicurezza e per perfezionare la propria tecnica di navigazione.

La stagione ideale va da metà dicembre a fine febbraio dove la direzione del vento è Nord/Nord Est con un’intensità media di 15-18 nodi che rinforza nel pomeriggio con il termico,ed arriva a 20 nodi e spesso regala ottimi calasole.

L’acqua è piatta e fuori dal reef, circa un miglio di distanza, c’è onda formata e liscia ma non adatta ad un vero e proprio wave riding, dove è consigliato surfare con almeno un altro rider in quanto essendo molto distante dalla spiaggia in caso di difficoltà può avvertire i soccorsi.

Da Aprile a fine luglio, c’è la stagione delle piogge, dove il vento latita cambiando successivamente verso Sud/Sud Est con intensità di oltre i 20 nodi di base tutti i giorni, con l’aria leggermente piùà fresca. Il periodo del vento inizia di solito a fine luglio fino a settembre, mentre da metà ottobre a metà dicembre potrebbe esserci la presenzadi vento tra gli 8 e i 14 nodi non costante e acqua piatta. Le vele consigliate per qual periodo vanno dalla 12 alla 16 metri 


Africa e le maree

Sveglia alle 7:00, guardo fuori e le palme si muovono già, va già abbastanza bene per montare , penso, ed aumenterà di sicuro, faccio colazione e mi avvio alla kite beach, non sono sola, con me Paolo e Luigi due kiters con cui ho legato da subito.

Giunti in spiaggia però, sorpresa! Non c’è il mare!!!!! Come non c’è il mare??? Il vento c’è e il mare no???????

Ci vuole poco che vengo attorniata da un gruppo di beach boys che parlano perfettamente italiano e ci spiegano che il fenomeno della bassa marea lì è particolarmente evidente, l’alta marea arriva ogni sei ore, quindi capisco che potrò surfare solo nel primo pomeriggio. 

Avevo sentito parlare del fenomeno delle maree, ma ero disposta a camminare per raggiungere l’acqua che a malapena si vedeva sulla linea dell’orizzonte, incamminandoci però ci siamo resi subito conto dell’impresa che era impossibile allora sempre accompagnati dai nostri inseparabili amici beach boys, ne abbiamo approfittato per fare una camminata tra i coralli, ci hanno permesso di tenere tra le mani uno splendido pesce palla, una stella marina di colore rosso sangue, e diverse specie di ricci di mare di cui una dai lunghi aculei velenosissimi.

Abbiamo fatto delle foto, ma nessuna tecnologia potrà mai rendere giustizia alla meraviglia che arriva agli occhi guardando questi paesaggi.

Rientrando ci siamo diretti alla kite beach per prepararci alla nostra sessione di kite.

Verso le 14:30 la marea è finalmente salita e noi eravamo già pronti con i nostri kite ad entrare in acqua.

La scuola offre incluso anche il servizio gonfiaggio e sgonfi aggio kite, una figata! 

In 10 minuti quindi,siamo già tutti in acqua, lycra e shorts, con le nostre protezioni 50+ sul viso, mani e gambe, il sole, infatti, non perdona e il vento non lo fa sentire mentre brucia la pelle, bisogna assolutamente proteggersi .

Io parto sempre con un obiettivo di progressione, determino che chiuderò un trick o una manovra, già carica ‘a palla’ di voglia di vento e adrenalina a go-go.

Cominciano le evoluzioni dei più esperti, il riscaldamento di quelli che non hanno potuto surfare da diverso tempo, i sorrisi incollati sul viso tra i paesaggi mozzafiato dell’africa kenyota.

Spot Sardegna 2

Un altro spot è nella zona detta Sardegna 2, per arrivarci, bisogna camminare durante la bassa marea con attrezzatura alla mano e kite già gonfio .


Una fine lingua di sabbia funge da contenitore di una piccola laguna,un bacino non molto esteso e profondo circa 40-50 cm, qui si può fare kite con acqua super flat e cristallina, ma non si può portare altro, perché poi arrivando l’alta marea ,tutto si copre di acqua.

Il cibo locale

L’Africa offre frutta e verdura e tanto pesce, tra le specialità locali riso cotto in acqua di cocco accompagnato da sughetto di polpo pescato fresco , pesce alla brace, con aragosta e gamberi, banani al forno. Io ho mangiato tanto mango, maracuja, papaya, banane pesce e verdure, quello di cui gli abitanti locali ,sonoormai stanchi, loro vorrebbero mangiare sempre polenta e fagioli! 

Altre attività

Tra le tante cose che i beach boys cercano di venderti ci sono i Safari, quello nella savana e il safari blu.

Il Safari nella savana richiedeva almeno due giorni e, anche se incuriosita dagli animali della savana, non era tra i miei obiettivi di viaggio ,perché avrei sottratto due giorni al kitesurf. 

Ho invece fatto il Safari blu perché occupava la mattina e si rientrava intorno alle 16:30 che era l’ora in cui quel giorno arrivava l’alta marea.

Il Safari blu mi ha portato tra i delfini, diversi branchi ci seguivano e c’erano anche dei cuccioli, poi abbiamo fatto snorkeling tra le meraviglie della barriera corallina e dei suoi pesci variopinti e per finire abbiamo visitato la zona delle mangrovie e apprezzato lo spettacolo di questi meravigliosi alberi che affondano le radici nel mare.

Il mal d’Africa

Questo kitecamp mi ha lasciato emozioni incredibili , parti con jeans invernali, calzini di lana, maglione e piumino lasciandoti alle spalle il frastuono della città, il lavoro d’ufficio, il traffico e il freddo e nello zainetto hai già pantaloncino, canotta, infradito ,che non vedi l’ora di tirare fuori.

Al rientro il viaggio è lungo ma sei soddisfatta dell’incredibile esperienza che hai vissuto.
La nostalgia comincia una settimana dopo quando la routine riprende ,tale e quale a quando eri partita, scarichi le foto e riguardi la pelle abbronzata , ti ritornano in mente tutte le emozioni del kite camp e ti risuonano ancora nella testa le voci dei beach boys con i loro canti e il loro:

“Pole Poleeeee! Hakuna Matataaaaaa!!”

letteralmente 

“Piano piano! Non c’è problema!!”

Un saluto a tutti da Marisa Tortorella, ci vediamo al prossimo Kitecamp in giro per iol mondo  https://www.facebook.com/marisa.tortorella.5

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