21 Maggio 2015

Share:

Mondello, il kitesurf a kilometro zero

di: Antonio Gaudini

Uno spot, un rider

Sergio Di Bernardi, “U principale” di Mondello

Il litorale della città palermitana oltre a essere uno dei più suggestivi d’Italia per la sua sabbia bianca e i colori tropicali dell’acqua presenta condizioni ottimali per la pratica degli sport acquatici, compreso il  kitesurf. Ce lo racconta un rider esperto di questo tratto di costa tanto da meritare il soprannome di “U principale”: Sergio Di Bernardi.

Spesso quando si parla di luoghi ideali per praticare il kitesurf spuntano fuori immancabilmente nomi esotici di spot disseminati per il mondo, dal Brasile al Sudafrica, dalle Canarie al Marocco, dai Caraibi alle isole incontaminate dell’oceano Indiano. Noi italiani tuttavia, per quanto curiosi di visitare queste località oltreconfine, siamo fortunati rispetto ad altri popoli europei a poter disporre in casa nostra di spiagge altrettanto suggestive e non meno ideali per la pratica delle discipline acquatiche. Una di queste è senza dubbio Mondello situata nell’omonimo golfo siciliano che bagna la città di Palermo e che rappresenta uno dei litorali più belli d’Italia.

Sabbia bianca, acque cristalline e ville Liberty

Non tutte le città di mare possono vantare una spiaggia così incantevole come quella di Mondello, non solo per la sabbia bianca finissima e i colori verde smeraldo dell’acqua, ma anche per il verde rigoglioso che la circonda, i promontori a picco sul mare come il Monte Pellegrino e il Monte Gallo e soprattutto per le numerose ville in stile Liberty che la incorniciano. Insomma praticare kitesurf in mezzo a tutto questo lascia ben poco da invidiare a qualche spiaggia caraibica.

Tutti al “Festival on the Beach”

La vocazione marinara di Mondello è testimoniata prima di tutto dalla presenza assidua degli stessi palermitani in spiaggia durante tutto l’anno grazie alle temperature miti e alla particolare posizione di questo spot che in pratica si trova dentro la città di Palermo. Poi Mondello presenta molte strutture ricettive, stabilimenti, porticcioli e numerosi club nautici. Tra questi ultimi il più conosciuto è sicuramente l’Albaria, circolo velico storico e uno dei più importanti d’Italia, sede di una squadra agonistica di windsurf tra le più attive in campo internazionale e promotore di uno degli eventi dedicati agli sport acquatici più originali e prestigiosi del mondo, il World Festival on the Beach. La manifestazione, quest’anno in programma dal 20 al 27 giugno, oltre a ospitare campionati internazionali delle classi di tavole a vela (Windsurf, Techno 293 e RS:X) coinvolge anche esibizioni di Kitesurf e rappresenta una grande festa dedicata al mare e alla vita in spiaggia, con tante attività sportive in acqua e a terra e un corollario di spettacoli, musica ed eventi culturali.

Estate o inverno in acqua c’è sempre lui: “U principale”

E proprio riguardo al Kitesurf, com’è Mondello come spot? Per descrivere questa spiaggia, le condizioni marine e le sue suggestioni pronte ad essere vissute dagli appassionati di ali e tavole che vogliono visitarla, ci siamo fatti aiutare da Sergio Di Bernardi, un kiter che frequenta questo litorale da tanti anni ed è un vero personaggio conosciuto e apprezzato da tutti e che anzi proprio per la sua presenza assidua in acqua con ogni mezzo è soprannominato “U Principale”, come dire il padrone di casa.

РSergio da quanto pratichi sport nautici e quando ̬ iniziata la tua passione per il kitesurf?

«Sono nato a Palermo quasi mezzo secolo fa (ho 49 anni) e sono un istruttore Fiv. Ho iniziato a praticare sport acquatici con il windsurf a partire dal 1984, una disciplina che poi nel 1988 ho cominciato a insegnare partecipando anche numerose a regate in campo internazionale e togliendomi molte soddisfazioni. Successivamente nel 2004 mi trovavo a lavorare sull’isola di Capo Verde in qualità di responsabile nautico e istruttore di windsurf e mi venne chiesto se volessi imparare il kitesurf dato che con me lavorava un ragazzetto appena maggiorenne di nome Mitu Monteiro, poi diventato uno dei più radicali e stilosi wave rider del mondo. Fu proprio lui a insegnarmelo e da quel momento diventò amore per sempre con questa disciplina».

– Nonostante l’esperienza capoverdiana, il tuo spot preferito è Mondello. Cosa ha di speciale?

«Sì certo, avendo insegnato windsurf per oltre 25 anni in questo splendido golfo, non può che essere Mondello il mio home spot. Si esce tutto l’anno, vento permettendo. In inverno con la perturbazione di Grecale che genera mare grosso e vento forte, e durante l’estate con il termico di Levante che rende questo posto, con i suoi colori, all’altezza degli spot caraibici più blasonati, anzi forse è anche meglio. Unico neo di questa bellissima spiaggia a mio avviso sono le cabine, perché in estate l’intero litorale viene invaso da queste capanne di legno che vengono affittate per l’intera stagione ai palermitani, deturpando la bellezza del Golfo. In ogni caso vicino Palermo ci sono altri spot splendidi dove uscire, come per esempio l’Isola delle Femmine, chiamata così perché la leggenda narra che un tempo questo isolotto fosse stato adibito a carcere femminile, poi c’è Ciammarita (vicino l’aeroporto), quindi lo Stagnone (Tp) conosciuto oramai da tutti e infine Puzziteddu, quest’ultimo il top per qualità delle onde con perturbazione di Maestrale, ma che lavora con quasi tutti i venti».

– Quali attrezzature utilizzi nelle tue uscite sotto casa?

«A Mondello in inverno si esce in genere con un’ala da 7 metri, mentre in estate con ali più grandi diciamo dalla 10 alle 14. Io ho usato per parecchi anni ali Naish, poi ho avuto possibilità di provare North e da allora non ho più mollato questo brand, anche se ammetto che qualche altro marchio mi attira, soprattutto per il wave. Quando poi il vento si fa desiderare utilizzo il Sup, una disciplina che pratico dal 2000. Così soprattutto in inverno nelle giornate di calma di vento vado alla ricerca di onde di qualità. Da questo punto di vista Mondello spesso mi regala giornate indimenticabili. Del resto ogni mezzo che mi permette di stare in acqua lo sfrutto perché non posso stare nemmeno un giorno dell’anno senza almeno sentire il profumo del mare».

– Puoi segnalare strutture locali dedicate al kite dove prendere lezioni o noleggiare l’attrezzatura?

«Per quanto riguarda le strutture dove poter uscire o noleggiare, basta rivolgersi all’Albaria Windsurfing Club, mentre per alloggiare ci sono tantissimi B&B gestiti da amici kiter e surfer che sarebbero lieti di ospitare amanti di questo sport».

– Pensi che Mondello potrebbe essere uno spot idoneo all’insegnamento del Kitesurf?

«La spiaggia di Mondello potrebbe essere uno spot perfetto per l’insegnamento della disciplina in estate, vista l’acqua bassa per centinaia di metri, ma a causa del flusso di bagnanti e delle cabine appunto non è assolutamente consigliato farlo in spiaggia; si potrebbe invece uscire in gommone raggiungendo il largo come si fa in tutti i laghi e allora diventerebbe il posto ideale, in quanto al largo, in estate, il vento è presente quasi sempre».

– Cosa succederebbe se Mondello fosse una spiaggia libera?

«Se Mondello fosse spiaggia libera, a causa di qualche kiter imbecille maniaco di protagonismo diventerebbe sicuramente un campo di guerra. Fortunatamente c’è il corridoio di lancio, anche se non sempre è rispettato».

 – Che tipo di kiter sei e come vedi l’evoluzione di questo sport nel prossimo futuro?

«Pratico il kitesurf per puro divertimento e non per dimostrare quello che so o non so fare. Quando sono in acqua, mi diverto un mondo, soprattutto in compagnia degli amici con cui ho cominciato. Penso che l’essenza della disciplina sia questo, ossia condividere emozioni e sensazioni con gli amici e a fine giornata andare tutti assieme a berci una birra. Sul futuro del kite non so dire, ci sono i soliti interessi di chi vuole specularci sopra. Comunque penso che alla fine dovrebbe anch’esso diventare sport olimpico, in quanto a spettacolarità non si discute».

 Cosa vuoi dire agli amici di Kitesurfing.it?

«Concludendo posso solamente dire che il kite è uno sport che ti prende e coinvolge a 360 gradi. Quindi, amici che state per cominciare, attenti! Non ci sarà più lavoro o famiglia che tenga, la vostra vita prenderà una sola direzione. Aloha!».

Articolo redatto da MAURO BUSALACCHI e
DAVID INGIOSI
Giornalista e Videoreporter
ufficiostampa@kitesurfing.it

Guarda altre News

Esplorando il Paradiso del Kitesurf: Lo Stagnone di…

Kitesurf Stagnone la miglior località d'Europa per imparare e praticare kitesurf

Ultima Chiamata per il Kiteboarding a Parigi 2024!

Dal 20 al 27 aprile, Hyères, in Francia, diventa il palcoscenico della Last Chance Regatta, l'ultimo evento di qualific

VIDEO: epico Jamie Overbeek!

Congratulazioni, Jaime Overbeek! Che evento straordinario!

THE WES SIDE: L’Epica Ascesa di Wesley Brito,…

Dai modesti sogni alle vette delle onde, "The Wes Side" ci trasporta nel viaggio ispiratore di Wesley Brito, il ragazzo

Mondello, il kitesurf a kilometro zero

di: Antonio Gaudini

Uno spot, un rider

Sergio Di Bernardi, “U principale” di Mondello

Il litorale della città palermitana oltre a essere uno dei più suggestivi d’Italia per la sua sabbia bianca e i colori tropicali dell’acqua presenta condizioni ottimali per la pratica degli sport acquatici, compreso il  kitesurf. Ce lo racconta un rider esperto di questo tratto di costa tanto da meritare il soprannome di “U principale”: Sergio Di Bernardi.

Spesso quando si parla di luoghi ideali per praticare il kitesurf spuntano fuori immancabilmente nomi esotici di spot disseminati per il mondo, dal Brasile al Sudafrica, dalle Canarie al Marocco, dai Caraibi alle isole incontaminate dell’oceano Indiano. Noi italiani tuttavia, per quanto curiosi di visitare queste località oltreconfine, siamo fortunati rispetto ad altri popoli europei a poter disporre in casa nostra di spiagge altrettanto suggestive e non meno ideali per la pratica delle discipline acquatiche. Una di queste è senza dubbio Mondello situata nell’omonimo golfo siciliano che bagna la città di Palermo e che rappresenta uno dei litorali più belli d’Italia.

Sabbia bianca, acque cristalline e ville Liberty

Non tutte le città di mare possono vantare una spiaggia così incantevole come quella di Mondello, non solo per la sabbia bianca finissima e i colori verde smeraldo dell’acqua, ma anche per il verde rigoglioso che la circonda, i promontori a picco sul mare come il Monte Pellegrino e il Monte Gallo e soprattutto per le numerose ville in stile Liberty che la incorniciano. Insomma praticare kitesurf in mezzo a tutto questo lascia ben poco da invidiare a qualche spiaggia caraibica.

Tutti al “Festival on the Beach”

La vocazione marinara di Mondello è testimoniata prima di tutto dalla presenza assidua degli stessi palermitani in spiaggia durante tutto l’anno grazie alle temperature miti e alla particolare posizione di questo spot che in pratica si trova dentro la città di Palermo. Poi Mondello presenta molte strutture ricettive, stabilimenti, porticcioli e numerosi club nautici. Tra questi ultimi il più conosciuto è sicuramente l’Albaria, circolo velico storico e uno dei più importanti d’Italia, sede di una squadra agonistica di windsurf tra le più attive in campo internazionale e promotore di uno degli eventi dedicati agli sport acquatici più originali e prestigiosi del mondo, il World Festival on the Beach. La manifestazione, quest’anno in programma dal 20 al 27 giugno, oltre a ospitare campionati internazionali delle classi di tavole a vela (Windsurf, Techno 293 e RS:X) coinvolge anche esibizioni di Kitesurf e rappresenta una grande festa dedicata al mare e alla vita in spiaggia, con tante attività sportive in acqua e a terra e un corollario di spettacoli, musica ed eventi culturali.

Estate o inverno in acqua c’è sempre lui: “U principale”

E proprio riguardo al Kitesurf, com’è Mondello come spot? Per descrivere questa spiaggia, le condizioni marine e le sue suggestioni pronte ad essere vissute dagli appassionati di ali e tavole che vogliono visitarla, ci siamo fatti aiutare da Sergio Di Bernardi, un kiter che frequenta questo litorale da tanti anni ed è un vero personaggio conosciuto e apprezzato da tutti e che anzi proprio per la sua presenza assidua in acqua con ogni mezzo è soprannominato “U Principale”, come dire il padrone di casa.

РSergio da quanto pratichi sport nautici e quando ̬ iniziata la tua passione per il kitesurf?

«Sono nato a Palermo quasi mezzo secolo fa (ho 49 anni) e sono un istruttore Fiv. Ho iniziato a praticare sport acquatici con il windsurf a partire dal 1984, una disciplina che poi nel 1988 ho cominciato a insegnare partecipando anche numerose a regate in campo internazionale e togliendomi molte soddisfazioni. Successivamente nel 2004 mi trovavo a lavorare sull’isola di Capo Verde in qualità di responsabile nautico e istruttore di windsurf e mi venne chiesto se volessi imparare il kitesurf dato che con me lavorava un ragazzetto appena maggiorenne di nome Mitu Monteiro, poi diventato uno dei più radicali e stilosi wave rider del mondo. Fu proprio lui a insegnarmelo e da quel momento diventò amore per sempre con questa disciplina».

– Nonostante l’esperienza capoverdiana, il tuo spot preferito è Mondello. Cosa ha di speciale?

«Sì certo, avendo insegnato windsurf per oltre 25 anni in questo splendido golfo, non può che essere Mondello il mio home spot. Si esce tutto l’anno, vento permettendo. In inverno con la perturbazione di Grecale che genera mare grosso e vento forte, e durante l’estate con il termico di Levante che rende questo posto, con i suoi colori, all’altezza degli spot caraibici più blasonati, anzi forse è anche meglio. Unico neo di questa bellissima spiaggia a mio avviso sono le cabine, perché in estate l’intero litorale viene invaso da queste capanne di legno che vengono affittate per l’intera stagione ai palermitani, deturpando la bellezza del Golfo. In ogni caso vicino Palermo ci sono altri spot splendidi dove uscire, come per esempio l’Isola delle Femmine, chiamata così perché la leggenda narra che un tempo questo isolotto fosse stato adibito a carcere femminile, poi c’è Ciammarita (vicino l’aeroporto), quindi lo Stagnone (Tp) conosciuto oramai da tutti e infine Puzziteddu, quest’ultimo il top per qualità delle onde con perturbazione di Maestrale, ma che lavora con quasi tutti i venti».

– Quali attrezzature utilizzi nelle tue uscite sotto casa?

«A Mondello in inverno si esce in genere con un’ala da 7 metri, mentre in estate con ali più grandi diciamo dalla 10 alle 14. Io ho usato per parecchi anni ali Naish, poi ho avuto possibilità di provare North e da allora non ho più mollato questo brand, anche se ammetto che qualche altro marchio mi attira, soprattutto per il wave. Quando poi il vento si fa desiderare utilizzo il Sup, una disciplina che pratico dal 2000. Così soprattutto in inverno nelle giornate di calma di vento vado alla ricerca di onde di qualità. Da questo punto di vista Mondello spesso mi regala giornate indimenticabili. Del resto ogni mezzo che mi permette di stare in acqua lo sfrutto perché non posso stare nemmeno un giorno dell’anno senza almeno sentire il profumo del mare».

– Puoi segnalare strutture locali dedicate al kite dove prendere lezioni o noleggiare l’attrezzatura?

«Per quanto riguarda le strutture dove poter uscire o noleggiare, basta rivolgersi all’Albaria Windsurfing Club, mentre per alloggiare ci sono tantissimi B&B gestiti da amici kiter e surfer che sarebbero lieti di ospitare amanti di questo sport».

– Pensi che Mondello potrebbe essere uno spot idoneo all’insegnamento del Kitesurf?

«La spiaggia di Mondello potrebbe essere uno spot perfetto per l’insegnamento della disciplina in estate, vista l’acqua bassa per centinaia di metri, ma a causa del flusso di bagnanti e delle cabine appunto non è assolutamente consigliato farlo in spiaggia; si potrebbe invece uscire in gommone raggiungendo il largo come si fa in tutti i laghi e allora diventerebbe il posto ideale, in quanto al largo, in estate, il vento è presente quasi sempre».

– Cosa succederebbe se Mondello fosse una spiaggia libera?

«Se Mondello fosse spiaggia libera, a causa di qualche kiter imbecille maniaco di protagonismo diventerebbe sicuramente un campo di guerra. Fortunatamente c’è il corridoio di lancio, anche se non sempre è rispettato».

 – Che tipo di kiter sei e come vedi l’evoluzione di questo sport nel prossimo futuro?

«Pratico il kitesurf per puro divertimento e non per dimostrare quello che so o non so fare. Quando sono in acqua, mi diverto un mondo, soprattutto in compagnia degli amici con cui ho cominciato. Penso che l’essenza della disciplina sia questo, ossia condividere emozioni e sensazioni con gli amici e a fine giornata andare tutti assieme a berci una birra. Sul futuro del kite non so dire, ci sono i soliti interessi di chi vuole specularci sopra. Comunque penso che alla fine dovrebbe anch’esso diventare sport olimpico, in quanto a spettacolarità non si discute».

 Cosa vuoi dire agli amici di Kitesurfing.it?

«Concludendo posso solamente dire che il kite è uno sport che ti prende e coinvolge a 360 gradi. Quindi, amici che state per cominciare, attenti! Non ci sarà più lavoro o famiglia che tenga, la vostra vita prenderà una sola direzione. Aloha!».

Articolo redatto da MAURO BUSALACCHI e
DAVID INGIOSI
Giornalista e Videoreporter
ufficiostampa@kitesurfing.it

Altre News


Share:

Ti potrebbe interessare anche


Stai cercando un KiteCamp?



E' Successo Oggi