Dove fare kitesurf sul Lago di Garda: 7…
Il kitesurf sul Lago di Garda è un mix esplosivo di vento costante, paesaggi alpini e centri specializzati. S
23 Aprile 2025
11 Maggio 2023
L’ordinanza balneare elimina il kite surf dalle spiagge di Roma: Si ritorna a 20 anni fa.
Su un litorale di 18000 metri di costa l’amministrazione comunale non riesce a trovare 100 metri di spiaggia per uno sport ormai OLIMPICO.
Come molti sanno nella zona di Castel Porziano l’Associazione Kitesurf Italiana si è battuta per anni ed anni per far intendere alle istituzioni la possibilità di avere una spiaggia dedicata al kitesurf, sia per l’incolumità dei bagnanti ma sopratutto per dare uno spazio ad uno sport ormai entrato ufficialmente alle olimpiadi. Uno stralcio di incontri passati qui https://www.guardiacostiera.gov.it/roma-fiumicino/Pages/SICUREZZA-E-KITESURF-SUL-LITORALE-ROMANO.aspx
Infatti sono centinaia gli appassionati di Kitesurf di tutte le età, che per la pratica dello sport, fanno riferimento alle spiagge della Capitale. Quest’anno l’ordinanza balneare firmata da Roberto Gualtieri e presentata dal minisindaco Mario Falconi, non ha riservato loro neppure una spiaggia.
La mancanza di un piccolo spazio, per la pratica del kitesurf è un danno per una disciplina olimpica, infatti i kiters si sono subito adoperati lanciando una petizione sulla piattaforma change.org. su questo link https://chng.it/F4PcmBLD
Roma già nel 2000 si vantava di avere a disposizione una spiaggia pubblica per la pratica del kitesurf nell’arco di questi 23 anni di storia capitolina, alcune volte la spiaggia era stata eliminata per dare spazio alla spiaggia dei cani, ma dopo un dura battaglia era stata ripristinata con ben due zona poco vicine una al terzo cancello ed una nel pressi del primo cancello, confinante con la Tenuta del Presidente
Nell’ordinanza balneare stilata da Gualtieri, viene specificato che nell’ambito delle spiagge, anche libere, stabilimenti balneari, è vietato esercitare l’attività di kitesurf
Nel 2022 il sindaco, pur prevedendo il divieto di fare kitesurf nelle modalità tutt’oggi stabilite, aveva previsto delle deroghe proprio per gli appassionati. All’articolo 11 della vecchia ordinanza balneare, venivano infatti indicate le zone, tra il II ed il III cancello e nel tratto di litorale noto come il “cancello zero”, dove era possibile praticare il kite surf. Questa possibilità è del tutto preclusa con la nuova ordinanza.
L’Associazione Kitesurf Italiana nella qualità del suo legale rappresentante, Antonio Gaudini ha presentato, come ogni stagione, via PEC (Protocollo Numero: CO/2023/0017823) , la possibilità di installate come ogni anno un corridoio di lancio per la stagione balneare in corso, sia al comune di Roma che alla Capitaneria di Porto di Fiumicino, non ricevendo risposta ha provato a contattare telefonicamente sia il X Municipio che il responsabile della Capitaneria Locale, per avere info a riguardo, purtroppo le conversazioni andavano sempre a rimbalzo da un’amministrazione all’altra senza mai riuscire a capire se le voci che echeggiavano fossero vere oppure no. Fino al punto che nonostante una richiesta ufficiale, senza ricevere risposta, si apprendeva che senza un reale motivo il kitesurf veniva vietato.
Le problematiche sembrano nascere dal fatto che la spiaggia di Castel Porziano dovrebbero essere di proprietà della tenuta del Presidente, dove con un protocollo di intesa viene ceduta e lasciata in gestione al X Municipio, sembrerebbe che questo “contratto” sia scaduto, e pertanto il X Municipio non può autorizzare nessun tipo di attività sul quel tratto di spiaggia.
Dopo aver chiesto la possibilità di poter aver un incontro con i responsabili, o di avere qualche contatto per poter far valere la possibilità di praticare comunque il kitesurf, fino ai giorni d’oggi, nessuno ci ha saputo indicare la strada da percorrere.
Naturalmente queste notizie sono ufficiose date al telefono da un impiegato dell’ufficio demanio di Ostia, “non ufficiali in quanto non dimostrabili” pertanto siamo ancora in attesa di riuscire a capire come sbrigliare questa assurda vicenda.
Le voci che il kitesurf doveva scomparire sul litorale si fanno sempre più certe, quando le ruspe abbattono gli spazi d’ombra presenti da sempre, unico luogo dove i surfisti nei momenti più caldi della giornata si riparavano da raggi del sole in attesa del vento.
“Incredulo e dir poco” queste sono le parole di Antonio Gaudini, Presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana “Stiamo cercando in tutti i modi di riaprire ciò che ci spetta di diritto, il kitesurf oltre ad essere uno sport olimpico, è anche uno sport di aggregazione, dopo aver chiuso tutti noi all’interno delle proprie abitazioni per la pandemia, invece di andare avanti e far crescere questo sport la cosa più facile e vietarlo. Discriminazione per essere uno sport minore? Penso proprio di si, perchè come si fa a non trovare 100 metri di spiaggia su DICIOTTO MILA a disposizione?
L’ordinanza balneare elimina il kite surf dalle spiagge di Roma: Si ritorna a 20 anni fa.
Su un litorale di 18000 metri di costa l’amministrazione comunale non riesce a trovare 100 metri di spiaggia per uno sport ormai OLIMPICO.
Come molti sanno nella zona di Castel Porziano l’Associazione Kitesurf Italiana si è battuta per anni ed anni per far intendere alle istituzioni la possibilità di avere una spiaggia dedicata al kitesurf, sia per l’incolumità dei bagnanti ma sopratutto per dare uno spazio ad uno sport ormai entrato ufficialmente alle olimpiadi. Uno stralcio di incontri passati qui https://www.guardiacostiera.gov.it/roma-fiumicino/Pages/SICUREZZA-E-KITESURF-SUL-LITORALE-ROMANO.aspx
Infatti sono centinaia gli appassionati di Kitesurf di tutte le età, che per la pratica dello sport, fanno riferimento alle spiagge della Capitale. Quest’anno l’ordinanza balneare firmata da Roberto Gualtieri e presentata dal minisindaco Mario Falconi, non ha riservato loro neppure una spiaggia.
La mancanza di un piccolo spazio, per la pratica del kitesurf è un danno per una disciplina olimpica, infatti i kiters si sono subito adoperati lanciando una petizione sulla piattaforma change.org. su questo link https://chng.it/F4PcmBLD
Roma già nel 2000 si vantava di avere a disposizione una spiaggia pubblica per la pratica del kitesurf nell’arco di questi 23 anni di storia capitolina, alcune volte la spiaggia era stata eliminata per dare spazio alla spiaggia dei cani, ma dopo un dura battaglia era stata ripristinata con ben due zona poco vicine una al terzo cancello ed una nel pressi del primo cancello, confinante con la Tenuta del Presidente
Nell’ordinanza balneare stilata da Gualtieri, viene specificato che nell’ambito delle spiagge, anche libere, stabilimenti balneari, è vietato esercitare l’attività di kitesurf
Nel 2022 il sindaco, pur prevedendo il divieto di fare kitesurf nelle modalità tutt’oggi stabilite, aveva previsto delle deroghe proprio per gli appassionati. All’articolo 11 della vecchia ordinanza balneare, venivano infatti indicate le zone, tra il II ed il III cancello e nel tratto di litorale noto come il “cancello zero”, dove era possibile praticare il kite surf. Questa possibilità è del tutto preclusa con la nuova ordinanza.
L’Associazione Kitesurf Italiana nella qualità del suo legale rappresentante, Antonio Gaudini ha presentato, come ogni stagione, via PEC (Protocollo Numero: CO/2023/0017823) , la possibilità di installate come ogni anno un corridoio di lancio per la stagione balneare in corso, sia al comune di Roma che alla Capitaneria di Porto di Fiumicino, non ricevendo risposta ha provato a contattare telefonicamente sia il X Municipio che il responsabile della Capitaneria Locale, per avere info a riguardo, purtroppo le conversazioni andavano sempre a rimbalzo da un’amministrazione all’altra senza mai riuscire a capire se le voci che echeggiavano fossero vere oppure no. Fino al punto che nonostante una richiesta ufficiale, senza ricevere risposta, si apprendeva che senza un reale motivo il kitesurf veniva vietato.
Le problematiche sembrano nascere dal fatto che la spiaggia di Castel Porziano dovrebbero essere di proprietà della tenuta del Presidente, dove con un protocollo di intesa viene ceduta e lasciata in gestione al X Municipio, sembrerebbe che questo “contratto” sia scaduto, e pertanto il X Municipio non può autorizzare nessun tipo di attività sul quel tratto di spiaggia.
Dopo aver chiesto la possibilità di poter aver un incontro con i responsabili, o di avere qualche contatto per poter far valere la possibilità di praticare comunque il kitesurf, fino ai giorni d’oggi, nessuno ci ha saputo indicare la strada da percorrere.
Naturalmente queste notizie sono ufficiose date al telefono da un impiegato dell’ufficio demanio di Ostia, “non ufficiali in quanto non dimostrabili” pertanto siamo ancora in attesa di riuscire a capire come sbrigliare questa assurda vicenda.
Le voci che il kitesurf doveva scomparire sul litorale si fanno sempre più certe, quando le ruspe abbattono gli spazi d’ombra presenti da sempre, unico luogo dove i surfisti nei momenti più caldi della giornata si riparavano da raggi del sole in attesa del vento.
“Incredulo e dir poco” queste sono le parole di Antonio Gaudini, Presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana “Stiamo cercando in tutti i modi di riaprire ciò che ci spetta di diritto, il kitesurf oltre ad essere uno sport olimpico, è anche uno sport di aggregazione, dopo aver chiuso tutti noi all’interno delle proprie abitazioni per la pandemia, invece di andare avanti e far crescere questo sport la cosa più facile e vietarlo. Discriminazione per essere uno sport minore? Penso proprio di si, perchè come si fa a non trovare 100 metri di spiaggia su DICIOTTO MILA a disposizione?
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