2 Agosto 2023

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Kitesurf nello Stagnone di Marsala e la cura dell’ambiente

di: Editore
fenicotteri a marsala

Lo Stagnone di Marsala è una magnifica riserva naturale caratterizzata da acque particolarmente basse, mai superiori ai 2 m, e da un clima e vento gradevoli, che da anni attira l’attenzione di numerosi ospiti. Oltre ad essere sede dei bellissimi aquiloni dei kiters che si destreggiano in questa zona da molto tempo, rispettando la natura locale, è anche un punto focale per l’ingresso in Europa di moltissimi uccelli migratori che ritornano ogni anno dall’Africa. Esemplari di animali stupendi, come il volpoco, il chiurlo maggiore, il fenicottero e tanti altri, popolano le acque dello Stagnone, portando gioia a tutti gli amanti della natura, inclusi i kiters.

Tuttavia, questa situazione ha destato alcune preoccupazioni tra gli esperti e gli amanti della fauna locale, poiché l’idea di vedere le vele dei kiters solcare le acque dello Stagnone ha portato a considerare questa attività come una potenziale presenza invasiva che potrebbe disturbare la quiete dei volatili locali durante le loro rotte migratorie.

Questa preoccupazione è comprensibile all’interno della comunità dei kiters.

Un’opera di bonifica

È noto, infatti, che in passato dove ora sorge il centro kite c’erano delle piattaforme di cemento. Grazie al lavoro del centro, l’area è stata completamente bonificata e ripristinata al suo stato originario.

In passato, lo Stagnone di Marsala era una discarica a cielo aperto, come nel 2005, quando camion trasportavano il sale da Isola Lunga a San Teodoro, passando direttamente all’interno dello Stagnone e nella sua foce, contaminando l’acqua della laguna.

Il kitesurf contribuisce ad ossigenare lo Stagnone, rimuovendo i fattori inquinanti e restituendo alla zona la fauna e la flora originale in modo naturale.

Molto si parla della crescita dello sport del kitesurf allo Stagnone, ma bisogna tenere presente che quest’ultimo occupa solo il 7% dell’intera estensione della laguna, chiamata “Laguna dello Stagnone,” la più estesa della Sicilia, con oltre duemila ettari.

Pertanto, occorre prestare attenzione a notizie che ritengono il kitesurf una minaccia per la flora e la fauna locali, poiché questa attività occupa solo una piccola parte della laguna e non crea problemi per nessun tipo di uccello o forma di flora e fauna locale. Inoltre, i vari centri kite utilizzano esclusivamente materiali sostenibili, sensibilizzando anche i principianti sull’uso corretto dei materiali.

Il kitesurf è uno sport ecosostenibile riconosciuto in tutto il mondo, poiché non utilizza materiali dannosi per l’ambiente, come attrezzature a scoppio o attrezzature elettriche, e quindi non può compromettere la fauna locale.

Stagnone kitesurf

Inoltre, l’area dedicata al kitesurf nello Stagnone di Marsala è uno dei pochi territori in Italia dove è possibile praticare questo sport, poiché i terreni utilizzati sono legalmente e legittimamente autorizzati, essendo terreni privati. Di conseguenza, lo Stato e la governance non possono e non devono creare disagi, poiché non si tratta di demanio marittimo.

Già nel 2005-2006,” racconta il presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana Antonio Gaudini, “il centro kite ha bonificato e rimosso una ingente quantità di rifiuti, tra cui soprattutto barche affondate e pezzi di ferro di svariate dimensioni, che erano presenti nella laguna. Questa bonifica ha permesso ai kiters di praticare le loro attività in sicurezza e ha offerto un ambiente più salubre e sereno alla fauna locale. Inoltre, il kitesurf ha reso la città di Marsala un bacino di utenza turistica, generando entrate economiche significative per il Comune, che ha potuto sviluppare servizi a favore degli abitanti della città, cosa che prima non era possibile.”

La presenza di piattaforme di cemento prima dell’opera di bonifica

Il kitesurf ha a cuore la natura

Insomma, è sempre bello ascoltare la voce di chi ha a cuore la splendida Laguna dello Stagnone di Marsala, sia chi pratica il kitesurf sia chi ama la natura in generale e desidera preservarla.

Chi pratica il kitesurf non causa alcun problema alla fauna e alla flora locali, poiché il centro kite occupa solo una minima porzione del territorio, circa il 7%, che viene curata con molta attenzione sia per motivi di sicurezza per chi pratica lo sport, sia per amore e rispetto per l’ambiente.

I kiters sono solitamente i primi ad amare e a preoccuparsi per l’ambiente, poiché questo sport spinge proprio a vivere in simbiosi con la natura, e la nostra comunità è sempre aperta al dialogo, cercando la migliore soluzione per ogni situazione.

Kitesurf stagnone riserva naturale

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Tuttavia, questa situazione ha destato alcune preoccupazioni tra gli esperti e gli amanti della fauna locale, poiché l’idea di vedere le vele dei kiters solcare le acque dello Stagnone ha portato a considerare questa attività come una potenziale presenza invasiva che potrebbe disturbare la quiete dei volatili locali durante le loro rotte migratorie.

Questa preoccupazione è comprensibile all’interno della comunità dei kiters.

Un’opera di bonifica

È noto, infatti, che in passato dove ora sorge il centro kite c’erano delle piattaforme di cemento. Grazie al lavoro del centro, l’area è stata completamente bonificata e ripristinata al suo stato originario.

In passato, lo Stagnone di Marsala era una discarica a cielo aperto, come nel 2005, quando camion trasportavano il sale da Isola Lunga a San Teodoro, passando direttamente all’interno dello Stagnone e nella sua foce, contaminando l’acqua della laguna.

Il kitesurf contribuisce ad ossigenare lo Stagnone, rimuovendo i fattori inquinanti e restituendo alla zona la fauna e la flora originale in modo naturale.

Molto si parla della crescita dello sport del kitesurf allo Stagnone, ma bisogna tenere presente che quest’ultimo occupa solo il 7% dell’intera estensione della laguna, chiamata “Laguna dello Stagnone,” la più estesa della Sicilia, con oltre duemila ettari.

Pertanto, occorre prestare attenzione a notizie che ritengono il kitesurf una minaccia per la flora e la fauna locali, poiché questa attività occupa solo una piccola parte della laguna e non crea problemi per nessun tipo di uccello o forma di flora e fauna locale. Inoltre, i vari centri kite utilizzano esclusivamente materiali sostenibili, sensibilizzando anche i principianti sull’uso corretto dei materiali.

Il kitesurf è uno sport ecosostenibile riconosciuto in tutto il mondo, poiché non utilizza materiali dannosi per l’ambiente, come attrezzature a scoppio o attrezzature elettriche, e quindi non può compromettere la fauna locale.

Stagnone kitesurf

Inoltre, l’area dedicata al kitesurf nello Stagnone di Marsala è uno dei pochi territori in Italia dove è possibile praticare questo sport, poiché i terreni utilizzati sono legalmente e legittimamente autorizzati, essendo terreni privati. Di conseguenza, lo Stato e la governance non possono e non devono creare disagi, poiché non si tratta di demanio marittimo.

Già nel 2005-2006,” racconta il presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana Antonio Gaudini, “il centro kite ha bonificato e rimosso una ingente quantità di rifiuti, tra cui soprattutto barche affondate e pezzi di ferro di svariate dimensioni, che erano presenti nella laguna. Questa bonifica ha permesso ai kiters di praticare le loro attività in sicurezza e ha offerto un ambiente più salubre e sereno alla fauna locale. Inoltre, il kitesurf ha reso la città di Marsala un bacino di utenza turistica, generando entrate economiche significative per il Comune, che ha potuto sviluppare servizi a favore degli abitanti della città, cosa che prima non era possibile.”

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Insomma, è sempre bello ascoltare la voce di chi ha a cuore la splendida Laguna dello Stagnone di Marsala, sia chi pratica il kitesurf sia chi ama la natura in generale e desidera preservarla.

Chi pratica il kitesurf non causa alcun problema alla fauna e alla flora locali, poiché il centro kite occupa solo una minima porzione del territorio, circa il 7%, che viene curata con molta attenzione sia per motivi di sicurezza per chi pratica lo sport, sia per amore e rispetto per l’ambiente.

I kiters sono solitamente i primi ad amare e a preoccuparsi per l’ambiente, poiché questo sport spinge proprio a vivere in simbiosi con la natura, e la nostra comunità è sempre aperta al dialogo, cercando la migliore soluzione per ogni situazione.

Kitesurf stagnone riserva naturale

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