19 Aprile 2017

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Concessioni si o concessioni no: Kitesurfing.it garante del kite

di: Kitesurfing Editorial Team

oncessioni si o concessioni no: i centri kite di Grosseto garanti del kitesurfing

Per la ricorrenza delle festività di Pasqua, Grosseto e le sue località hanno registrato il sold out. Marina di Grosseto, località turistica per chi ha palato fine e patria maremmana per il kiteboarding, è stata presa d’assalto come ogni anno e tuttavia non ci si può lamentare, il test dell’estate arricchito dal vento di ponente, è sembrato riuscito.

Eppure, nonostante le temperature abbiano permesso piacevolmente a tutti di poter praticare il mare, i kiters si sono dovuti accontentare delle spiagge libere anziché usufruire di strutture storiche, da sempre stimato non solo per l’avanguardia degli istruttori e per la posizione geografica ma e soprattutto, per i servizi offerti a tutti i suoi ospiti.

l motivo è dovuto all’adeguamento del regolamento demaniale. L’amministrazione comunale sta ridimensionando le zone d’ombra: nella fattispecie ha calcolato un parametro per cui, in base alla grandezza dello stabilimento, viene concessa una quota ombra minore a differenza degli anni precedenti.

Questa decisione ci lascia con l’amaro in bocca: immaginate i centri kitesurf, con uno spazio d’ombra molto ridotto rispetto agli anni passati.

Questo ridimensionamento invece non ha toccato gli stabilimenti balneari: a loro è stato concesso di allargarsi mentre i kiters, hanno limitazioni anche nel potersi rifocillare: alle strutture che fino ad ora hanno ospitato gli sportivi del vento, viene concesso l’utilizzo limitato di distributori automatici e si sa, dopo una session, fame e sete sono il primo pensiero mentre si abbassa il kite.

Sembra davvero una congiura nei confronti degli stabilimenti di Fiumara. A Castiglione della Pescaia e a Talamone invece, le scuole di kitesurf sono già in funzione e questa decisione, oltre a creare un danno nell’ambiente sociale del kiteboarding in generale, nonchè al turismo surfistico, impedisce a chi vuole affacciarsi nel nostro mondo, di assaporare le emozioni che solo la nostra disciplina sportiva può regalare. 

Presto on line un intervista dei referenti dei centri Kitesurf, per conoscere la vera realtà dei fatti. 

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Eppure, nonostante le temperature abbiano permesso piacevolmente a tutti di poter praticare il mare, i kiters si sono dovuti accontentare delle spiagge libere anziché usufruire di strutture storiche, da sempre stimato non solo per l’avanguardia degli istruttori e per la posizione geografica ma e soprattutto, per i servizi offerti a tutti i suoi ospiti.

l motivo è dovuto all’adeguamento del regolamento demaniale. L’amministrazione comunale sta ridimensionando le zone d’ombra: nella fattispecie ha calcolato un parametro per cui, in base alla grandezza dello stabilimento, viene concessa una quota ombra minore a differenza degli anni precedenti.

Questa decisione ci lascia con l’amaro in bocca: immaginate i centri kitesurf, con uno spazio d’ombra molto ridotto rispetto agli anni passati.

Questo ridimensionamento invece non ha toccato gli stabilimenti balneari: a loro è stato concesso di allargarsi mentre i kiters, hanno limitazioni anche nel potersi rifocillare: alle strutture che fino ad ora hanno ospitato gli sportivi del vento, viene concesso l’utilizzo limitato di distributori automatici e si sa, dopo una session, fame e sete sono il primo pensiero mentre si abbassa il kite.

Sembra davvero una congiura nei confronti degli stabilimenti di Fiumara. A Castiglione della Pescaia e a Talamone invece, le scuole di kitesurf sono già in funzione e questa decisione, oltre a creare un danno nell’ambiente sociale del kiteboarding in generale, nonchè al turismo surfistico, impedisce a chi vuole affacciarsi nel nostro mondo, di assaporare le emozioni che solo la nostra disciplina sportiva può regalare. 

Presto on line un intervista dei referenti dei centri Kitesurf, per conoscere la vera realtà dei fatti. 

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