9 Dicembre 2016

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Italiano Wave 2016: Tony Cili conferma il titolo

di: Antonio Gaudini

Lo scorso 7 dicembre si è disputata a Chia, nel Sud della Sardegna, la tappa finale del Campionato Nazionale Kiteboard Wave 2016. Luca Marcis si aggiudica l’evento, mentre Tony Cili si conferma campione italiano della disciplina.

Nelle competizioni di kitesurf wave quello che conta sono le condizioni meteo: servono onde di qualità e vento per surfarle. Quindi poche storie, occorre aspettare la finestra meteorologica migliore, un’attesa che può essere frustrante e far saltare i nervi agli atleti. Fa parte del gioco, ma quando poi Eolo e Nettuno riescono ad allinearsi, le gare diventano pura magia. Così è stato quest’anno per la finale del Campionato Nazionale Kiteboard Wave 2016. Dopo una serie di lunghe perturbazioni che non garantivano lo scenario necessario per il contest organizzato il 4 dicembre, alla fine il semaforo verde si è acceso per lo spot di Chia, nel Sud della Sardegna, dove i 20 migliori italiani atleti si sono radunati mercoledì 7 dicembre sulla favolosa spiaggia di Su Giudeu-Pontile.

19 heat per decidere il migliore

Dopo le operazioni di registrazione, alle ore 12,15 gli organizzatori della gara hanno chiamato lo skipper meeting, quindi si sono susseguite 19 batterie di atleti: un primo round di qualificazione e un secondo di ripescaggio che hanno dato modo ai rider di dimostrare il proprio talento con vento oltre i 24 nodi e onda formata ma irregolare che in alcuni set superava i 2 metri.

Nel terzo round succede il primo colpo di scena: a causa di un’infrazione sull’onda nei confronti del laziale Romano Raspini, il siciliano Francesco Cappuzzo, leader del ranking nazionale, si vede annullare dalla giuria un punteggio fondamentale per passare al turno successivo. Nel quarto round un altro bello scontro vede il veterano Baiocchi, seconda testa di serie del tabellone, soccombere sotto gli attacchi dei giovani Sandro Pisu e Davide Porcu che gli sbarrano la strada alle semifinali.

Va avanti chi sceglie l’onda giusta

Restano i migliori 6 atleti a sfidarsi in tre batterie per aggiudicarsi un posto per la finalissima: la scelta dell’onda è fondamentale, ogni tanto i set entrano grandi e surfare quella giusta significa portare a casa un punteggio più alto. Ad entrare in finale sono Pisu, protagonista di una heat spettacolare con una surfata molto incisiva, Luca Marcis che dimostra una lettura dell’onda perfetta e il crotonese Tony Cili che nonostante abbia la surfata in back side porta la sua tavola sempre sul picco dell’onda con maestria. Escono così dalla finale due “vecchi” capi dell’onda, il cagliaritano Davide Calatri e il siciliano Stefano Maffezzoni.

Finale: 9 minuti di fuoco

Parte quindi la finale: sono 9 minuti di fuoco, le migliori due onde sono quelle che contano ai fini dello score finale, la scelta del giusto timing e la strategia per non aver troppo vicino l’avversario fanno la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Marcis rompe gli indugi e prende subito un’onda dal picco esterno vicino alle rocce. La surfa a lungo mantendo la tavola sempre in zona critica, dimostrando una fluidità e una padronanza notevoli. Anche Pisu ci prova, scelta poco oculata per lui però che si trova su onde con poca potenza che non gli permettono di esprimere le sue abilità. Tony Cili gioca di strategia e opta per buone onde senza esagerare, gli entra un bel 360° e continua a surfare senza prendere inutili rischi: sa di giocarsi il titolo e mette a segno due ottimi score.

Luca Marcis è il re di Chia

Marcis alla fine mette a frutto la sua conoscenza dello spot: sceglie le onde da lontano, le surfa con una buona verticalità e fino in fondo, non sbaglia nulla e si aggiudica la meritata la vittoria di questa finale. Con lui sul podio Tony Ciliberto in seconda posizione e il giovane pulese Sandro Pisu in terza posizione. “E’ stata una giornata difficile con condizioni impegnative che cambiavano spesso – ha commentato Luca Marcis al termine della gara – come altrettanto difficile era la scelta dell’ala da usare perché il vento cambiava spesso ed era influenzato dal passaggio dei groppi di pioggia. Voglio fare i complimenti agli organizzatori che hanno studiato bene le carte meteo e hanno azzardato la chiamata di questa gara che si è svolta in ottime condizioni. Eddy Piana, Sergio Cantagalli e Mirco Babini hanno visto proprio bene!”.

Tony Cili bravo stratega, il titolo resta a lui

Termina così la tappa finale del Campionato Nazionale Kiteboard Wave 2016 che incorona il calabrese Tony Ciliberto campione italiano per la seconda volta, mentre il titolo di vice va a Sandro Pisu e in terza posizione si piazza l’inossidabile Marco Baiocchi.

L’evento era organizzato dall’associazione Chia Wind Club in collaborazione con la Classe Kiteboarding Italia, la Federazione Italiana Vela, il Comune di Domus de Maria e quello di San Vero Milis.

Photo Credit: Davide Loi

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Nelle competizioni di kitesurf wave quello che conta sono le condizioni meteo: servono onde di qualità e vento per surfarle. Quindi poche storie, occorre aspettare la finestra meteorologica migliore, un’attesa che può essere frustrante e far saltare i nervi agli atleti. Fa parte del gioco, ma quando poi Eolo e Nettuno riescono ad allinearsi, le gare diventano pura magia. Così è stato quest’anno per la finale del Campionato Nazionale Kiteboard Wave 2016. Dopo una serie di lunghe perturbazioni che non garantivano lo scenario necessario per il contest organizzato il 4 dicembre, alla fine il semaforo verde si è acceso per lo spot di Chia, nel Sud della Sardegna, dove i 20 migliori italiani atleti si sono radunati mercoledì 7 dicembre sulla favolosa spiaggia di Su Giudeu-Pontile.

19 heat per decidere il migliore

Dopo le operazioni di registrazione, alle ore 12,15 gli organizzatori della gara hanno chiamato lo skipper meeting, quindi si sono susseguite 19 batterie di atleti: un primo round di qualificazione e un secondo di ripescaggio che hanno dato modo ai rider di dimostrare il proprio talento con vento oltre i 24 nodi e onda formata ma irregolare che in alcuni set superava i 2 metri.

Nel terzo round succede il primo colpo di scena: a causa di un’infrazione sull’onda nei confronti del laziale Romano Raspini, il siciliano Francesco Cappuzzo, leader del ranking nazionale, si vede annullare dalla giuria un punteggio fondamentale per passare al turno successivo. Nel quarto round un altro bello scontro vede il veterano Baiocchi, seconda testa di serie del tabellone, soccombere sotto gli attacchi dei giovani Sandro Pisu e Davide Porcu che gli sbarrano la strada alle semifinali.

Va avanti chi sceglie l’onda giusta

Restano i migliori 6 atleti a sfidarsi in tre batterie per aggiudicarsi un posto per la finalissima: la scelta dell’onda è fondamentale, ogni tanto i set entrano grandi e surfare quella giusta significa portare a casa un punteggio più alto. Ad entrare in finale sono Pisu, protagonista di una heat spettacolare con una surfata molto incisiva, Luca Marcis che dimostra una lettura dell’onda perfetta e il crotonese Tony Cili che nonostante abbia la surfata in back side porta la sua tavola sempre sul picco dell’onda con maestria. Escono così dalla finale due “vecchi” capi dell’onda, il cagliaritano Davide Calatri e il siciliano Stefano Maffezzoni.

Finale: 9 minuti di fuoco

Parte quindi la finale: sono 9 minuti di fuoco, le migliori due onde sono quelle che contano ai fini dello score finale, la scelta del giusto timing e la strategia per non aver troppo vicino l’avversario fanno la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Marcis rompe gli indugi e prende subito un’onda dal picco esterno vicino alle rocce. La surfa a lungo mantendo la tavola sempre in zona critica, dimostrando una fluidità e una padronanza notevoli. Anche Pisu ci prova, scelta poco oculata per lui però che si trova su onde con poca potenza che non gli permettono di esprimere le sue abilità. Tony Cili gioca di strategia e opta per buone onde senza esagerare, gli entra un bel 360° e continua a surfare senza prendere inutili rischi: sa di giocarsi il titolo e mette a segno due ottimi score.

Luca Marcis è il re di Chia

Marcis alla fine mette a frutto la sua conoscenza dello spot: sceglie le onde da lontano, le surfa con una buona verticalità e fino in fondo, non sbaglia nulla e si aggiudica la meritata la vittoria di questa finale. Con lui sul podio Tony Ciliberto in seconda posizione e il giovane pulese Sandro Pisu in terza posizione. “E’ stata una giornata difficile con condizioni impegnative che cambiavano spesso – ha commentato Luca Marcis al termine della gara – come altrettanto difficile era la scelta dell’ala da usare perché il vento cambiava spesso ed era influenzato dal passaggio dei groppi di pioggia. Voglio fare i complimenti agli organizzatori che hanno studiato bene le carte meteo e hanno azzardato la chiamata di questa gara che si è svolta in ottime condizioni. Eddy Piana, Sergio Cantagalli e Mirco Babini hanno visto proprio bene!”.

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Photo Credit: Davide Loi

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