5 Agosto 2012

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Ultimate Kiteboarding Conquista la tappa Freestyle di Talamone

di: Redazione Kitesurfing

Gianmaria Coccoluto Atleta ULTIMATE KITEBOARDING e Francesca Bagnoli conquistano il primo posto sul podio di Talamone.

Penso che chi e’ stato presente abbia vissuto una delle più belle ed entusiasmanti gare di freestyle mai disputate finora in Italia.

Nella tappa di Talamone vedono Gianmaria Coccoluto, nuovo rider emergente e Francesca Bagnoli, talento indiscusso, conquistare la 2° tappa del Campionato Nazionale Freestyle scontrandosi con determinazione fino alla ultima hit, regalando emozioni che non si vivevamo nelle gare da moltissimo tempo. Nella categoria Juniores Cantini non delide conquistando il podio più alto

Ecco quello che è successo nel fine settimana a Talamone presso il centro International Kitesurf University di David Calzamatta:


Alle 13 30 del venerdi’ inizia il primo skipper meeting con gli Ufficiali di Gara FIV Giuseppe Stefanelli, Riccardo Nobile, Leonardo Adobati capitanati da Romano Raspini, i quali hanno  spiegato le regole ed indicato le varie procedure del campo di gara e di competizione.

La giornata di venerdì è passata senza il vento necessario per dare inizio alle run.

Una intensità interessante, tale da poter dare il via alle hit per i juniores, arriva la mattina del sabato e alla fine il campione in carica Jacopo Cantini atleta North Kiteboarding si conferma sul gradino piú alto del podio, seguito dal teamate Emanule Variale e da Alessandro Rosi del Team Slingshot giunto terzo.

A seguire si sono date battaglia le 5 riders della categoria donne: la giornata di sabato si conclude con una hit veramente interessante ed agguerrita tra Maria Piscopo e Francesca Bagnoli, in cui quest’ultima prevale, ma bisognera’ aspettare la giornata di domenica per poter disputare la finalissima tra le 2 stilosissime riders.

Nel frattempo il vento raggiunge una media di 13,5 nodi buoni per far partire anche il tabellone open: nella prima hit prevale Giorgio Nannavecchia motorizzato RRD su Giacomo Bigiolli motorizzato Best, ma per il successivo calo del vento si conclude la prima giornata.

Arrivata la domenica, nonostante i buoni avvisi dei vari siti meteo, il vento latita per l’intera mattina, fino a quando all’ora di pranzo il campo gara viene battuto da pioggia e grandine con fortissime raffiche di vento completamente off che spazzano via molti kite da terra verso il largo recuperati a qualche miglia dalla costa, per fortuna senza danni.

Finita la tempesta, quando le speranze sono quasi terminate, ecco che si apre il cielo ed improvvisamente entrano raffiche di vento che raggiungono oltre 20 nodi completamente off.

Dopo un veloce skipper meeting e dopo aver misurato il vento nel campo di gara ecco che parte la finalissima donne, in cui Francesca Bagnoli con il suo 12 chiude manovre di tutto rispetto, mettendo a dura prova la campionessa siciliana Maria Piscopo motorizzata Ozone.

La categoria open inizia a scaldarsi ed ecco che parte il tabellone con Peter Geier ed Artur Catalani:  prevale l’atleta Naish su Artur motorizzato Advance. La hit successova vede Oberhofer affrontare il romano Matteo Lauro, sconfitto dal teamate Slingshot; a seguire la hit tra Giuseppe Esposito e il grintoso Suppan, in cui prevale il primo motorizzato Obsession Pro.

Il calabrese Luigi Marino vince sul teamate Francesco Minutello, entrambi dando spettacolo con manovre e stacchi aerei incredibili.

 
Il vento inizia ad essere sempre più violento, raggiungendo picchi oltre i 25 nodi, ma con cali anche a 15 nodi, condizioni difficilissime: nonostante le forti raffiche da terra, molti degli atleti hanno preferito utilizzare ali 12 metri per essere sempre pieni in manovra, scelta che a molti non ha permesso di esprimersi al meglio.

Il campione italiano uscente Giacomo Barberi, atleta North, prevalere sul romano Andrea Ragazzoni motorizzato Airush Razor.

Le hit diventano sempre più avvincenti: Gabriele Garofalo con l’Obsession Pro, nonostante manovre stellari, viene battuto dallo stiloso Emanuele Minutello del team Slingshot.

Nell’ultima hit degli ottavi di finale Gianmaria Coccoluto motorizzato Ultimate, prevalere sul prestante Nannavecchia.

Il vento non cessa di aumentare nelle semifinali e i riders Geier, Oberhofer, Esposito, Volpe, Marino, Barberi, Minutello e Coccoluto si danno battaglia raggiungendo un livello di spettacolarità tale che permette ai presenti di vivere emozioni adrenaliniche uniche.

In semifinale Gaier si scontra con Volpe: quest’ultimo passa il turno per la finale, che viene disputata con la rivelazione della stagione Gianmaria Coccoluto, che a sua volta batte il talentuoso Marino.

Da anni non si assiste ad una finale così combattuta: il veterano Erik Volpe motorizzato RPM Slingshot contro la sorpresa Gianmaria Coccoluto tra le mano il suo Photonic della Ultimate Kiteboarding.

Appena parte la hit, i due rider si affrontano con un 313 grab per Gian ed un 313 five per Erik: da li un susseguirsi di mobe, slim, blinde judge! entrambi i rider sembravano non mollare, per una finale ricca di emozioni ed applausi sia da parte degli atleti sconfitti sia da parte delle persone che nonostante il tempo erano rimaste a vivere una delle piú entusiasmanti finali di freestyle mai disputate in Italia.

I giudici nonostante le finalissime non danno i risultati finali. Giunto il momento del podio la tensione tra i rider finalisti arriva alle stelle.

Ed ecco che il podio donne che viene conquistato dalla Esposito al 3′ posto, Piscopo al 2′ e Bagnoli al 1′

Per gli uomini Marino, Slingshot al 4′  Geier al 3′ Naish; Volpe al 2′ Slingshot e la grande rilevazione con alle spalle appena una tappa nazionale, prima stagione in gara con un marchio totalmente nuovo GIANMARIA COCCOLUTO motorizzato Ultimate Kiteboarding si piazza al gradino piú alto.

ECCO IL RACCONTO DI FRANCESCA BAGNOLI

Sono appena tornata dalla seconda tappa freestyle che si è svolta a Talamone, stanca ma orgogliosa per il bel risultato raggiunto.
Sabato 21 ci accoglie con uno scirocchetto che fa disputare tutto il tabellone juniores e quasi tutto quello delle donne. Mi sono trovata in heat con Chiara e Greta e qui ho cercato di dare il meglio di me stessa. La heat che mentalmente mi ero preparata è riuscita alla perfezione anche se il vento era leggero. Perciò sono passata e mi sono trovata ad affrontare Maria che era uscita vincente dalla heat precedente alla mia. Qui ho fatto due errori subito all’inizio che mi hanno fatto perdere la lucidità e la calma perciò non sono riuscita a passare e mi sono trovata nuovamente ad affrontare Chiara. E’ stata una heat difficile ma alla fine i giudici mi hanno permesso di arrivare in finale. Mi scontro di nuovo con Maria ma questa volta sono molto determinata e riesco a fare alla perfezione le mie manovre. Aspetto il verdetto dei giudici a bordo spiaggia e scopro che sono passata, perciò devo disputare una seconda finale che purtroppo non è stato possibile fare subito perchè Maria ha avuto un problema con il suo kite. Il vento ci ha lasciati, e abbiamo dovuto rimandare il tutto al giorno dopo.
Domenica mattina siamo stati sorpresi da un bruttissimo tempo, con pioggia, grandine e un forte vento da terra che ha fatto volare kite in mare portandoli al largo, perciò mie speranze di concludere il tabellone donne erano svanite. Ma dopo la tempesta il cielo si apre e un vento completamente off comincia a soffiare. Le condizioni erano difficili perchè il vento era molto rafficato e la decisione sulla scelta della vela era molto complicata. Alla fine decido di alzare il mio 12 Vegas e esco subito per provarlo. Mi accorgo che sono molto soprainvelata, ma quando sto per rientrare a terra per cambiare vela, i giudici cominciano a sbracciarmi per dirmi di entrare immediatamente nel campo di gara perchè era il mio turno. Ho stretto i denti e ho cominciato dagli sganci più semplici fino ad arrivare anche ai passaggi di barra. Ero soddisfatta della mia heat, avevo dato il massimo. Il problema è stato tornare a terra… Il vento era molto forte e con il 12 non riuscivo neanche a bolinare.. Ma fortunatamente c’erano i ragazzi della scuola con il gommoncino che mi hanno dato una mano per rientrare. Il vento continuava a soffiare perciò è stato possibile concludere anche tutto il tabellone uomini. E’ stata una giornata spettacolare.
L’emozione più grande è stata alla premiazione mentre ero a sedere davanti al podio e c’era solamente il posto più alto libero!

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di: Redazione Kitesurfing

Gianmaria Coccoluto Atleta ULTIMATE KITEBOARDING e Francesca Bagnoli conquistano il primo posto sul podio di Talamone.

Penso che chi e’ stato presente abbia vissuto una delle più belle ed entusiasmanti gare di freestyle mai disputate finora in Italia.

Nella tappa di Talamone vedono Gianmaria Coccoluto, nuovo rider emergente e Francesca Bagnoli, talento indiscusso, conquistare la 2° tappa del Campionato Nazionale Freestyle scontrandosi con determinazione fino alla ultima hit, regalando emozioni che non si vivevamo nelle gare da moltissimo tempo. Nella categoria Juniores Cantini non delide conquistando il podio più alto

Ecco quello che è successo nel fine settimana a Talamone presso il centro International Kitesurf University di David Calzamatta:


Alle 13 30 del venerdi’ inizia il primo skipper meeting con gli Ufficiali di Gara FIV Giuseppe Stefanelli, Riccardo Nobile, Leonardo Adobati capitanati da Romano Raspini, i quali hanno  spiegato le regole ed indicato le varie procedure del campo di gara e di competizione.

La giornata di venerdì è passata senza il vento necessario per dare inizio alle run.

Una intensità interessante, tale da poter dare il via alle hit per i juniores, arriva la mattina del sabato e alla fine il campione in carica Jacopo Cantini atleta North Kiteboarding si conferma sul gradino piú alto del podio, seguito dal teamate Emanule Variale e da Alessandro Rosi del Team Slingshot giunto terzo.

A seguire si sono date battaglia le 5 riders della categoria donne: la giornata di sabato si conclude con una hit veramente interessante ed agguerrita tra Maria Piscopo e Francesca Bagnoli, in cui quest’ultima prevale, ma bisognera’ aspettare la giornata di domenica per poter disputare la finalissima tra le 2 stilosissime riders.

Nel frattempo il vento raggiunge una media di 13,5 nodi buoni per far partire anche il tabellone open: nella prima hit prevale Giorgio Nannavecchia motorizzato RRD su Giacomo Bigiolli motorizzato Best, ma per il successivo calo del vento si conclude la prima giornata.

Arrivata la domenica, nonostante i buoni avvisi dei vari siti meteo, il vento latita per l’intera mattina, fino a quando all’ora di pranzo il campo gara viene battuto da pioggia e grandine con fortissime raffiche di vento completamente off che spazzano via molti kite da terra verso il largo recuperati a qualche miglia dalla costa, per fortuna senza danni.

Finita la tempesta, quando le speranze sono quasi terminate, ecco che si apre il cielo ed improvvisamente entrano raffiche di vento che raggiungono oltre 20 nodi completamente off.

Dopo un veloce skipper meeting e dopo aver misurato il vento nel campo di gara ecco che parte la finalissima donne, in cui Francesca Bagnoli con il suo 12 chiude manovre di tutto rispetto, mettendo a dura prova la campionessa siciliana Maria Piscopo motorizzata Ozone.

La categoria open inizia a scaldarsi ed ecco che parte il tabellone con Peter Geier ed Artur Catalani:  prevale l’atleta Naish su Artur motorizzato Advance. La hit successova vede Oberhofer affrontare il romano Matteo Lauro, sconfitto dal teamate Slingshot; a seguire la hit tra Giuseppe Esposito e il grintoso Suppan, in cui prevale il primo motorizzato Obsession Pro.

Il calabrese Luigi Marino vince sul teamate Francesco Minutello, entrambi dando spettacolo con manovre e stacchi aerei incredibili.

 
Il vento inizia ad essere sempre più violento, raggiungendo picchi oltre i 25 nodi, ma con cali anche a 15 nodi, condizioni difficilissime: nonostante le forti raffiche da terra, molti degli atleti hanno preferito utilizzare ali 12 metri per essere sempre pieni in manovra, scelta che a molti non ha permesso di esprimersi al meglio.

Il campione italiano uscente Giacomo Barberi, atleta North, prevalere sul romano Andrea Ragazzoni motorizzato Airush Razor.

Le hit diventano sempre più avvincenti: Gabriele Garofalo con l’Obsession Pro, nonostante manovre stellari, viene battuto dallo stiloso Emanuele Minutello del team Slingshot.

Nell’ultima hit degli ottavi di finale Gianmaria Coccoluto motorizzato Ultimate, prevalere sul prestante Nannavecchia.

Il vento non cessa di aumentare nelle semifinali e i riders Geier, Oberhofer, Esposito, Volpe, Marino, Barberi, Minutello e Coccoluto si danno battaglia raggiungendo un livello di spettacolarità tale che permette ai presenti di vivere emozioni adrenaliniche uniche.

In semifinale Gaier si scontra con Volpe: quest’ultimo passa il turno per la finale, che viene disputata con la rivelazione della stagione Gianmaria Coccoluto, che a sua volta batte il talentuoso Marino.

Da anni non si assiste ad una finale così combattuta: il veterano Erik Volpe motorizzato RPM Slingshot contro la sorpresa Gianmaria Coccoluto tra le mano il suo Photonic della Ultimate Kiteboarding.

Appena parte la hit, i due rider si affrontano con un 313 grab per Gian ed un 313 five per Erik: da li un susseguirsi di mobe, slim, blinde judge! entrambi i rider sembravano non mollare, per una finale ricca di emozioni ed applausi sia da parte degli atleti sconfitti sia da parte delle persone che nonostante il tempo erano rimaste a vivere una delle piú entusiasmanti finali di freestyle mai disputate in Italia.

I giudici nonostante le finalissime non danno i risultati finali. Giunto il momento del podio la tensione tra i rider finalisti arriva alle stelle.

Ed ecco che il podio donne che viene conquistato dalla Esposito al 3′ posto, Piscopo al 2′ e Bagnoli al 1′

Per gli uomini Marino, Slingshot al 4′  Geier al 3′ Naish; Volpe al 2′ Slingshot e la grande rilevazione con alle spalle appena una tappa nazionale, prima stagione in gara con un marchio totalmente nuovo GIANMARIA COCCOLUTO motorizzato Ultimate Kiteboarding si piazza al gradino piú alto.

ECCO IL RACCONTO DI FRANCESCA BAGNOLI

Sono appena tornata dalla seconda tappa freestyle che si è svolta a Talamone, stanca ma orgogliosa per il bel risultato raggiunto.
Sabato 21 ci accoglie con uno scirocchetto che fa disputare tutto il tabellone juniores e quasi tutto quello delle donne. Mi sono trovata in heat con Chiara e Greta e qui ho cercato di dare il meglio di me stessa. La heat che mentalmente mi ero preparata è riuscita alla perfezione anche se il vento era leggero. Perciò sono passata e mi sono trovata ad affrontare Maria che era uscita vincente dalla heat precedente alla mia. Qui ho fatto due errori subito all’inizio che mi hanno fatto perdere la lucidità e la calma perciò non sono riuscita a passare e mi sono trovata nuovamente ad affrontare Chiara. E’ stata una heat difficile ma alla fine i giudici mi hanno permesso di arrivare in finale. Mi scontro di nuovo con Maria ma questa volta sono molto determinata e riesco a fare alla perfezione le mie manovre. Aspetto il verdetto dei giudici a bordo spiaggia e scopro che sono passata, perciò devo disputare una seconda finale che purtroppo non è stato possibile fare subito perchè Maria ha avuto un problema con il suo kite. Il vento ci ha lasciati, e abbiamo dovuto rimandare il tutto al giorno dopo.
Domenica mattina siamo stati sorpresi da un bruttissimo tempo, con pioggia, grandine e un forte vento da terra che ha fatto volare kite in mare portandoli al largo, perciò mie speranze di concludere il tabellone donne erano svanite. Ma dopo la tempesta il cielo si apre e un vento completamente off comincia a soffiare. Le condizioni erano difficili perchè il vento era molto rafficato e la decisione sulla scelta della vela era molto complicata. Alla fine decido di alzare il mio 12 Vegas e esco subito per provarlo. Mi accorgo che sono molto soprainvelata, ma quando sto per rientrare a terra per cambiare vela, i giudici cominciano a sbracciarmi per dirmi di entrare immediatamente nel campo di gara perchè era il mio turno. Ho stretto i denti e ho cominciato dagli sganci più semplici fino ad arrivare anche ai passaggi di barra. Ero soddisfatta della mia heat, avevo dato il massimo. Il problema è stato tornare a terra… Il vento era molto forte e con il 12 non riuscivo neanche a bolinare.. Ma fortunatamente c’erano i ragazzi della scuola con il gommoncino che mi hanno dato una mano per rientrare. Il vento continuava a soffiare perciò è stato possibile concludere anche tutto il tabellone uomini. E’ stata una giornata spettacolare.
L’emozione più grande è stata alla premiazione mentre ero a sedere davanti al podio e c’era solamente il posto più alto libero!

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