27 Luglio 2011

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Riccardo Nobile Campione Italiano Kitecross 2011

di: Redazione Kitesurfing

Campioni del Mondo, Campioni Europei e primo titolo di Campioni Italiani di Kitecross…inarrestabile Ozone mania EDGE revolution !

Grazie al Vela Club Marano anche quest’anno tanti appassionati kiters provenienti da tutta Italia si sono ritrovati a Riccione per disputare la competizione Kitecross , unica tappa nazionale per l’assegnazione del titolo di campione Italiano.

L’organizzazione leggendaria è riuscita ancora una volta a stupire per la disponibilità ed accoglienza riservata ai partecipanti… ed il vento ha fatto la sua parte, soffiando per tre giorni di seguito fino al tripudio dell’ultimo giorno con ben oltre 20 nodi…

Per la prima volta in Italia ufficialmente si è disputato il Kitecross, una nuova disciplina con la quale si pensa che il nostro sport verrà presentato alle Olimpiadi di Rio del 2016.

Io, con le mie Ozone Edge 15 e 13, ho superato ogni batteria dei tabelloni single e double fino ad essere proclamato vincitore e quindi Campione Italiano Kitecross 2011.

Il percorso di questa divertente regata può variare molto a discrezione dei giudici che, ad ogni competizione, potrebbero inserire ostacoli da saltare, variare il numero di boe, decidere la bolina da effettuare  e il tipo di partenza et c. …, la vera costante è il divertimento.

A Riccione, i giudici Fisw Babini, Raspini e Kraus hanno optato per uno slalom downwind con cancello di partenza al largo e tre boe da strambare in una corsa traverso/lasco con arrivo vicino alla spiaggia. Batterie da 4 kiters, di cui 2 passavano il turno, fino a determinare il vincitore del tabellone single.

Una formula che si è rivelata vincente perché ha permesso a chiunque di partecipare, con qualsiasi tipo di tavola o ala. Altro elemento di successo è stato la prossimità al pubblico, che ha potuto apprezzare le sfide nate ad ogni batteria. Lo splendido speaker Flavio Rondina e la musica hanno fatto il resto.

Tre giorni di regate: i primi due con vento leggero intorno ai 10-12 nodi hanno permesso di disputare tutte le batterie della single che vedevano in testa me con la Edge 15 e Calatri in seconda posizione. La domenica con un bel vento teso abbiamo disputato anche la double che ha dato una seconda possibilità a tutti di scalare il tabellone e sfidarmi per la testa della classifica. Le gare sono iniziate intorno alle 15.00 con una dozzina di nodi. Heat dopo heat, a sorpresa, ma con grande merito Porcu arrivava a scontrarsi con Calatri. Intanto il vento aumentava di intensità e, nella semifinale Calatri, soprinvelato con la sua 16 mq e tavola race, cadeva, cedendo così a Porcu la possibilità di lottare per la vittoria.

La mia 13 edge era la giusta arma per affrontare la finale della double, ai piedi una piccola tavola race a 2 pinne, contro Davide Porcu armato di 14 rebel e tavola twin tip. Due tattiche diverse a confronto: la tavola monodirezionale mi dava un vantaggio in andatura, ma, per contro, non poteva garantirmi una strambata sicura e veloce come col tt. Alla bandiera verde io ho tagliato la linea di partenza in piena planata con 1-2 secondi di ritardo sullo start, sottovento al mio avversario, ma con diversi metri di vantaggio. Effettuavo il primo bordo mure a dritta in testa e dopo la strambata della prima boa ero sempre primo. Ma il secondo bordo mure a sinistra era molto al lasco e Porcu col tt mi recuperava e passava sopravvento, strambando per primo e lasciandomi in boa alle prese col cambio di piedi. Nel penultimo bordo, un po’ più vicino ad un’andatura al traverso, ho accelerato al massimo per superare Davide, presentandomi alla boa con velocità eccesiva a scapito della sicurezza di strambata, ma dovevo assolutamente recuperare il distacco prima di effettuare l’ultimo bordo. In boa abbiamo effettuato due traiettorie che si sono intersecate, portandoci sulle nuove mura io interno sopravvento e lui esterno sottovento, in piena velocità… quando, probabilmente un ciop ha interrotto la corsa del mio avversario, facendogli perdere secondi preziosi, mentre io acceleravo tagliando per primo il traguardo.

Nei juniores ha trionfato Calbucci su Chiti e Bozzoni, tra le donne Brunacci su Bagnoli e Piscopo (Ozone)

Una bella esperienza quella del Kitecross, che ha tutta l’aria di essere una formula “easy” che miscelerà tanti riders pro e amatori nelle regate, accomunati dalla voglia di competere e misurarsi.

Nella stessa giornata di domenica il vento ha permesso di disputare anche le dingle Freestyle uomini/donne/junior. Maria (Piscopo) è tornata sul podio iniziando così la sfida per un campionato che si prospetta avvincente.

Ci vediamo in acqua…

Buon vento!

Riccardo Nobile

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Campioni del Mondo, Campioni Europei e primo titolo di Campioni Italiani di Kitecross…inarrestabile Ozone mania EDGE revolution !

Grazie al Vela Club Marano anche quest’anno tanti appassionati kiters provenienti da tutta Italia si sono ritrovati a Riccione per disputare la competizione Kitecross , unica tappa nazionale per l’assegnazione del titolo di campione Italiano.

L’organizzazione leggendaria è riuscita ancora una volta a stupire per la disponibilità ed accoglienza riservata ai partecipanti… ed il vento ha fatto la sua parte, soffiando per tre giorni di seguito fino al tripudio dell’ultimo giorno con ben oltre 20 nodi…

Per la prima volta in Italia ufficialmente si è disputato il Kitecross, una nuova disciplina con la quale si pensa che il nostro sport verrà presentato alle Olimpiadi di Rio del 2016.

Io, con le mie Ozone Edge 15 e 13, ho superato ogni batteria dei tabelloni single e double fino ad essere proclamato vincitore e quindi Campione Italiano Kitecross 2011.

Il percorso di questa divertente regata può variare molto a discrezione dei giudici che, ad ogni competizione, potrebbero inserire ostacoli da saltare, variare il numero di boe, decidere la bolina da effettuare  e il tipo di partenza et c. …, la vera costante è il divertimento.

A Riccione, i giudici Fisw Babini, Raspini e Kraus hanno optato per uno slalom downwind con cancello di partenza al largo e tre boe da strambare in una corsa traverso/lasco con arrivo vicino alla spiaggia. Batterie da 4 kiters, di cui 2 passavano il turno, fino a determinare il vincitore del tabellone single.

Una formula che si è rivelata vincente perché ha permesso a chiunque di partecipare, con qualsiasi tipo di tavola o ala. Altro elemento di successo è stato la prossimità al pubblico, che ha potuto apprezzare le sfide nate ad ogni batteria. Lo splendido speaker Flavio Rondina e la musica hanno fatto il resto.

Tre giorni di regate: i primi due con vento leggero intorno ai 10-12 nodi hanno permesso di disputare tutte le batterie della single che vedevano in testa me con la Edge 15 e Calatri in seconda posizione. La domenica con un bel vento teso abbiamo disputato anche la double che ha dato una seconda possibilità a tutti di scalare il tabellone e sfidarmi per la testa della classifica. Le gare sono iniziate intorno alle 15.00 con una dozzina di nodi. Heat dopo heat, a sorpresa, ma con grande merito Porcu arrivava a scontrarsi con Calatri. Intanto il vento aumentava di intensità e, nella semifinale Calatri, soprinvelato con la sua 16 mq e tavola race, cadeva, cedendo così a Porcu la possibilità di lottare per la vittoria.

La mia 13 edge era la giusta arma per affrontare la finale della double, ai piedi una piccola tavola race a 2 pinne, contro Davide Porcu armato di 14 rebel e tavola twin tip. Due tattiche diverse a confronto: la tavola monodirezionale mi dava un vantaggio in andatura, ma, per contro, non poteva garantirmi una strambata sicura e veloce come col tt. Alla bandiera verde io ho tagliato la linea di partenza in piena planata con 1-2 secondi di ritardo sullo start, sottovento al mio avversario, ma con diversi metri di vantaggio. Effettuavo il primo bordo mure a dritta in testa e dopo la strambata della prima boa ero sempre primo. Ma il secondo bordo mure a sinistra era molto al lasco e Porcu col tt mi recuperava e passava sopravvento, strambando per primo e lasciandomi in boa alle prese col cambio di piedi. Nel penultimo bordo, un po’ più vicino ad un’andatura al traverso, ho accelerato al massimo per superare Davide, presentandomi alla boa con velocità eccesiva a scapito della sicurezza di strambata, ma dovevo assolutamente recuperare il distacco prima di effettuare l’ultimo bordo. In boa abbiamo effettuato due traiettorie che si sono intersecate, portandoci sulle nuove mura io interno sopravvento e lui esterno sottovento, in piena velocità… quando, probabilmente un ciop ha interrotto la corsa del mio avversario, facendogli perdere secondi preziosi, mentre io acceleravo tagliando per primo il traguardo.

Nei juniores ha trionfato Calbucci su Chiti e Bozzoni, tra le donne Brunacci su Bagnoli e Piscopo (Ozone)

Una bella esperienza quella del Kitecross, che ha tutta l’aria di essere una formula “easy” che miscelerà tanti riders pro e amatori nelle regate, accomunati dalla voglia di competere e misurarsi.

Nella stessa giornata di domenica il vento ha permesso di disputare anche le dingle Freestyle uomini/donne/junior. Maria (Piscopo) è tornata sul podio iniziando così la sfida per un campionato che si prospetta avvincente.

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